| 13/09/2004 | 00:00 “Venticinque anni fa quando una ragazza andava in bicicletta veniva guardata con stupore, indicata con il dito. Adesso le cose sono cambiate e mi piace pensare di aver contribuito, assieme alle altre grandi campionesse della mia generazione, come la Pezzo e la Bellutti, a questo rinnovamento culturale, che ha portato tante donne a fare questo bellissimo sport. E pensare che quando iniziavamo noi ci dicevano che faceva venire delle brutte gambe…”
Alessandra Cappellotto ha deciso di lasciare l’attività agonistica, ma sa di aver lasciato dietro di sé qualcosa d’importante. Non solo per i 42 successi ottenuti in carriera, il titolo mondiale vinto a San Sebastian ’97 (unica italiana di sempre) o per il terzo posto al Tour ’98 (“i miei ricordi più belli”), ma anche per la crescita dello sport che ha amato fin da piccola. “Ho iniziato a 8 anni, ho trascorso una vita in sella e adesso ho voglia di fare una vita normale. Credo di aver dato tanto al ciclismo e di essere stata ripagata in parti uguali. L’ho sempre amato e praticato volentieri, ma era il momento di dire basta”.
Detta così, sembra facile, ma smettere, per una campionessa del calibro della Cappellotto è stata una scelta sofferta. “Non ho terminato la stagione, perché non volevo rischiare di ritrovarmi questo inverno con la tentazione di ricominciare. In realtà l’esclusione di noi “vecchie” dall’Olimpiade per volere di una politica federale che manda avanti solo le più giovani mi ha costretto all’inattività ad agosto. Poi mi è capitato di perdere il telefonino e di rimanere isolata da tutti per un paio di giorni. Ho pensato molto e con la calma necessaria per prendere la decisione. Poi quando gli amici mi hanno cominciato a chiamare ho capito che l’avevo fatta grossa…”. Ci scherza Alessandra, perché non è il momento dei rimpianti. “No, a distanza di qualche giorno sono veramente contenta della decisione che ho preso. Le telefonate che ho ricevute sono solo una dimostrazione dell’affetto di chi mi ha seguito in questi anni. Una soddisfazione in più”.
Adesso il lavoro della Cappellotto sarà lontano dalle due ruote (“ma non escludo a priori di rientrare un giorno con qualche incarico”). Assieme a Laura Manfron, un’altra campionessa (ma di pattinaggio), gestisce infatti un centro benessere a Schio: “Anche il fatto di avere un’attività già ben avviata ha contribuito alla mia scelta. Diciamo pure che era il momento di mettere la testa a posto”. Ma la tentazione di fare come la francese Longo, ancora in sella con dieci anni di più, non è mai venuta? “A livello fisico penso che con l’allenamento si possa continuare a lungo. Però servono le motivazioni e davvero non so come la Longo o come, ad esempio, Schumacher che ha vinto tutto, possano ancora andare avanti. Io avrei avuto bisogno di grandi stimoli e la rinuncia forzata ad Atene non è stata il massimo”.
Le giovani eredi, soprattutto venete promettono bene? “La situazione a livello agonistico è un po’ peggiorata. Tuttavia in Veneto ci sono ragazze forti come la Guderzo o la Frisoni che fanno ben sperare. Certo noi “grandi vecchie” abbiamo segnato un’epoca d’oro. Fossimo state in un altro paese, meno maschilista saremmo state considerate in un’altra maniera. Ma va bene così: la nostra piccola rivoluzione in fondo l’abbiamo fatta, facendo parlare di questo sport, vivendolo nel modo migliore”.
Alessandro Tomaselli
(da Il corriere della Sera - Corriere Veneto del 9 settembre 2004)
Soderqvist è una dei tanti talenti che proviene dalla MTB. Svedese di Sunsdvall città di quasi 50 000 abitanti della provincia del Medelpad, 22 anni della Lidl Trek Future Racing, il nordico poi ha scelto di correre su strada perché...
A un passo dal podio, a pochi secondi dalla medaglia di bronzo. Quarto posto per Lorenzo Mark Finn, autore di una prova maiuscola nella cronometro under 23 ai mondiali di Kigali, in Ruanda. L'azzurro ha sfiorato l'impresa, prima posizione per...
Sono ore di preoccupazione e forte apprensione quelle che tutta la Sc Padovani Polo Cherry Bank sta vivendo dopo quanto accaduto ieri al termine della Piccola Sanremo di Sovizzo. Kevin Bonaldo ha superato la notte ma rimane sotto osservazione in coma farmacologico presso...
La Coppa Italia delle Regioni ha visto la 13^ prova chiudersi con il Giro della Romagna Pro che ha regalato spunti di interesse. Partiamo dalla classifica individuale dove Christian Scaroni (201, XDS Astana Team) consolida ulteriormente la sua leadership: con la vittoria...
Federica Venturelli ha portato la prima medaglia della spedizione azzurra del Mondiale in Rwanda. Un belissimo bronzo che l'azzurra ha conquistato nella prova a cronometro under 23 dominata dalla britannica Zoe Backstedt, la grande favorita della vigilia. Medaglia d'argento per la...
Ventun'anni dopodomani, britannica di Pontyclun un comune del distretto del Galles nella Contea di Rhondda, Zoe Backstedt è al suo terzo titolo iridato in questa stagione (sono otto in totale dopo quello di Ciclocross lo scorso anno tra le U23...
Mentre le colleghe passiste scalatrici si contendevano la maglia iridata a Kigali, Ilaria Sanguineti festeggiava il suo giorno più bello in compagnia di tante ruote veloci a San Bartolomeo al Mare, in provincia di Imperia. La portacolori della Lidl Trek...
Si rinnova anche quest'anno l'appuntamento a Sarezzo con il Trofeo Sergio Andrea Tavana alla memoria, corsa per Allievi organizzata dal Gruppo sportivo Aspiratori Otelli e in programma domenica mattina nel centro valtrumplino. La 48a edizione scatterà alle 10 a Ponte...
Prendete l’acqua pura dell’Alto Adige, aggiungete le erbe alpine di sopraffina qualità, fitoestratti e oli essenziali ed ecco a voi la base per preparare diversi prodotti dedicati alla cura del corpo di uno sportivo. Tutto questo lo fa BODsync, azienda che...
Pronostico apertissimo per la sfida iridata a cronometro degli Under 23 maschile che si svolgerà sulla distanza di 31, 2 chilometri (lo stesso percorso affrontato ieri dalle donne élite) Il via alle 13.50 con Etienne Tuyizere, del Rwanda, che sarà...
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.