SCATTO FISSO. Paolini: Via Roma mi entusiasma

PROFESSIONISTI | 04/12/2014 | 08:29
Dopo il Tour de France Luca Paolini ha disputato qualche circuito in Belgio, poi tra gli impegni con la nazionale e quelli di fine stagione non si è allenato troppo, tanto da ritrovarsi a novembre con quasi due mesi di inattività. Gli anni passano e il tempo corre, il Gerva lo sa bene e sta cercando di recuperare il tempo perso, anche a causa del maltempo.

Come procede la preparazione?
«Questo è un periodo molto delicato. Sono stato 10 giorni a Gran Canaria con mia moglie (è andata in bici anche lei, ndr) per lavorare il meglio possibile al caldo, da lì sono volato direttamente a Calpe dove resterò con la squadra fino al 15. Sto cercando di recuperare i giorni di allenamento persi durante il mese di novembre a causa delle abbondanti piogge che hanno colpito il Nord Italia perché l’idea è di partire forte. Alla mattina iniziamo con esercizi a corpo libero seguiti da un istruttore, poi usciamo in bici divisi in tre gruppi: quelli delle classiche, quelli dei grandi giri e chi deve partire forte fin dal Tour Down Under. Io sono nel gruppo delle classiche con Kristoff e Guarnieri. Jacopo si sta inserendo bene nel gruppo, è un ragazzo brillante, non è un timido, insomma si è già integrato e spera di far bene in maglia Katusha».

Da dove inizierà il tuo 2015?
«Dovevo iniziare in Argentina ma sinceramente volevo andar giù come gli anni scorsi una decina di giorni prima della gara per finalizzare la preparazione al caldo. Quest’anno pare però, visto che partiremo solo 4 giorni prima del via della corsa, forse potrei evitare una lunga trasferta e tornare a Calpe con la squadra anche a gennaio per allenarmi 20 giorni: decideremo a brevissimo qual è la soluzione migliore. A febbraio, comunque, sicuramente sarò al Tour of Qatar e Oman, è previsto quindi un ulteriore ritiro della squadra prima della Tirreno-Adriatico, poi punteremo forte alla Sanremo e alle classiche del nord. Per quanto riguarda i grandi giri, Purito dovrebbe disputare il Tour, la squadra vorrebbe farmi corrrere il Giro in quanto italiano e per aiutare Trofimov, che è il nostro russo di classifica, e Kristoff che cercherà di far sua qualche tappa. Alexander disputerà poi la Vuelta in ottica mondiale, visto che il percorso sembra molto adatto a un atleta con le sue caratteristiche».

Che obiettivi ti sei posto?
«Non starò a guardarmi in giro, ma darò il massimo come sempre. Mi piacerebbe, come negli anni scorsi, essere di supporto alla squadra e, se possibile, togliermi qualche soddisfazione personale. Ho già in testa la Sanremo: il percorso classico a cui si è tornati mi è sempre piaciuto, via Roma è storica, gli altri anni la Sanremo mi sembrava meno Sanremo del solito, a pensare al traguardo classico mi tornano in mente le edizioni vinte da Paolo (Bettini, ndr) e in cui ho fatto bene io. Nel 2015 Kristoff, che ha dimostrato di superare bene Poggio e Cipressa e dire la sua in volata, può puntare a rivincerla. A me piacerebbe risalire sul podio. Spero solo che l’inverno, una volta tornati a casa, non sia troppo rigido: ho voglia di allenarmi e partire subito forte».

Giulia De Maio

SCATTO FISSO - già pubblicati

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