ARMSTRONG. «A me è negata la seconda chance»

DOPING | 04/12/2014 | 07:00
La rivista inglese Rouleur nel suo ultimo numero, in edicola in questi giorni in Inghilterra, ha dedicato un ampio e interessante servizio a Lance Armstrong. Il giornalista danese Morten Okbo ha trascorso con il texano tre giorni ad Aspen, parlando a fondo con lui tra ipocrisia, accusatori, recriminazioni e rimorsi e immortalandolo, grazie alla macchina fotografica di Jakob Kristian Sorensen, nella vita di tutti i giorni, ma anche mentre fa fare dietro moto a Tejay van Garderen o si allena in bici con lui. Oggi vi proponiamo la seconda puntata.

BIVIO. «Mi chiedete se ne sia valsa la pena di scegliere di doparsi? Beh, tutti abbiamo preso questa decisione. Una volta che abbiamo realizzato, quando siamo arrivati in Europa, che eravamo dotati di coltelli in una battaglia a colpi di pistole, siamo tutti andati a comprare delle pistole. La mia seconda scelta sarebbe stata tornare in America e lavorare in un negozio di bici, ma non ho mai preso in considerazione questa seconda opzione. Lo sport era così all’epoca, ora è inutile che tutti si scusino. Faceva comodo al movimento in generale, a tutta l’industria, ai media. La mia fondazione ha raccolto mezzo bilione di dollari, aiutando 3 milioni di persone. Poi sapete come è andata, per colpa mia c’è anche chi ha sofferto, ero molto aggressivo, lo ammetto, non era un aspetto di cui andare fieri, ma concentriamoci su quanto hanno guadagnato dal mio comportamento. Se chiedete: “tornando indietro prenderesti una decisione diversa?” e vi rispondono di sì, vi stanno mentendo. Io mi pento solo di aver negato così a lungo, avrei dovuto rispondere solo no comment alle primissime accuse, ma la situazione mi è sfuggita di mano fin dall’inizio. Il contesto era diventato molto più grande di una semplice corsa in bicicletta».

CHANCE. «Ero un lottatore. Okay. Prendete Tiger Woods, o Clinton, o Wayne Gretzky, o Michael Jordan. Pensate che queste persone nel dizionario siano indicate come sinonimo di “carine”? No. I grandi campioni sono vincenti, stop. La differenza sostanziale tra alcuni di loro e il sottoscritto è che loro hanno avuto la possibilità di tornare indietro e riscrivere la loro storia. Se a Clinton, dopo il caso Lewinski, fosse stato vietato per sempre di parlare in pubblico, di andare in giro per il mondo e aiutare le persone, cioè di fare tutte le cose che sta facendo ora, sarebbe rimasto marchiato dal suo errore. Sarebbe ancora considerato uno stronzo. Vale lo stesso discorso per Tiger. Insomma loro sono stati perdonati, hanno avuto una chance di tornare e raccontare una storia differente. Io non posso fare altrettanto. Sarò per sempre lo stronzo per eccellenza. E non chiedetemi come questo mi faccia stare, sarebbe una domanda del cazzo a cui darei una risposta scontata. Pensavo di essere intoccabile, ma tutti i processi e le mie dichiarazioni riproposte all’infinito mi hanno costretto a  tornare con i piedi ben piantati a terra».

2 - continua

già pubblicata
ARMSTRONG. «Io sono il diavolo? La colpa è di Tygart»

Giulia De Maio
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
L'Union Cycliste Internationale annuncia che la neozelandese Ally Wollaston e l'azzuro Elia Viviani rappresenteranno gli atleti su pista nella Commissione Atleti UCI. Poiché Ally Wollaston è stata l'unica candidata donna a presentare la sua candidatura prima della scadenza per la...


Il percorso del Tour de France è stato svelato e se da una parte c’è Tadej Pogacar che cercherà di conquistare la sua quinta Grande Boucle, sulle strade della corsa gialla i padroni di casa aspettano una sola persona: Paul...


Dopo aver ufficializzato l'innesto di quattro corridori italiani, uno spagnolo, un francese e un argentino, il Team Polti VisitMalta arricchisce il proprio roster 2026 con un atleta dalla nazionalità particolarmente significativa: quella maltese. Significativa è inoltre l'occasione in cui tale annuncio avviene:...


Vi piace sentirvi veloci? Tranquilli, non siete i soli a desiderarlo mentre pedalate. Oggi Wilier con la nuova Filante SLR ID2 vi porta in una nuova dimensione della velocità e lo fa con maestria e metodo. Il ciclista resta il cuore del...


Si è spento questa mattina, al termine di un mese nel quale ha lottato tra la vita e la morte sul letto dell'Ospedale San Bortolo di Vicenza, Kevin Bonaldo, l'atleta 25enne della Sc Padovani Polo Cherry Bank che era stato...


La VF Group Bardiani-CSF Faizanè ufficializza l’ingaggio di Matteo Turconi, classe 2007, proveniente dalla Bustese Olonia e fratello di Filippo Turconi. Il giovane varesino si è distinto nella categoria Juniores, conquistando cinque vittorie, tra cui una tappa al...


Il percorso del Tour de France 2026, annunciato ufficialmente ieri a Parigi, ha un obiettivo ben preciso: impedire che Pogacar vinca la corsa gialla con troppo anticipo. Sappiamo che il campione iridato è attualmente il corridore più forte del mondo...


Isaac Del Toro si è laureato campione messicano della cronometro. Il talentuoso 21enne della UAE Team Emirates – XRG ha ottenuto la vittoria completando i 16 chilometri da El Sauzal a  Valle de Guadalupe in 25 minuti e 25 secondi....


Ha pedalato ad alti livelli per anni, è stata dirigente di importanti formazioni ciclistiche femminili e di ciclismo continua ad occuparsi. Natascha Knaven, moglie dell’ex professionista Servais, madre di quattro cicliste e manager di una squadra giovanile, ha pubblicato sui...


La data fatidica del 1° agosto ha dato il via al ciclomercato in vista della prossima stagione e tanti sono gli accordi già annunciati. Ecco i movimenti di mercato che hanno avuto per protagoniste le formazioni che faranno parte del...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024