PREMIO MANGIAROTTI. I giganti dello sport

PREMI | 27/11/2014 | 10:10
E’ un premio giovane, ma di significativo prestigio, questo riconoscimento dedicato al ricordo di un gigante e di un signore dello sport come Edoardo Mangiarotti, scomparso nel 2012 a 93 anni. Nel suo incredibile palmarès figurano 6 medaglie d’oro conquistate nella scherma nelle Olimpiadi comprese fra il 1936 e il 1960 e, tanto per gradire, 13 titoli mondiali, oltre a numerosissime medaglie ripartite fra argento e bronzo. E' stato un gentiluomo con molteplici attività fra le quali quella di giornalista, dirigente, innamorato dello sport e del significato più vero dello sport, di tutti gli sport.

E il premio a lui intitolato, fondato dalla moglie Camilla, dalla figlia Carola – anche lei schermitrice di vaglia – e dal figlio di Carola, Carlo Milazzi, con L’Associazione Medaglie d’Oro al Valore Atletico, Unione Veterani dello Sport, Panathlon International di Milano, Associazione Benemeriti del Comune e della Provincia di Milano, dall’Associazione Premio Emilio e Aldo de Martino e Gazzetta dello Sport, per l’edizione 2014, ha visto vincitore il giovane Gregorio Paltrinieri. Nuotatore ventenne di Carpi che si è imposto negli 800 e nei 1500 (con primato) degli Europei di nuoto. E’ già molto più di una promessa per il futuro del nuoto azzurro. E’ stato eletto dalla Giuria vincitore del premio Mangiarotti fra le 63 candidature pervenute in rappresentanza di 26 discipline sportive. La Menzione d’Onore è stata decretata per la schermitrice Martina Batini, per la danza e l’impegno in favore di disagiati alla catanese Giusy Maria Faro, ad Andrii Govorov (Ucraina-nuoto) e a Nicole Orlando, atleta polivalente.

La premiazione è avvenuta presso il Centro Congressi della Fondazione Cariplo, nella prestigiosa Sala Manzù, nel cuore di Milano. Anche in rappresentanza del presidente della Fondazione, l’avv. Giuseppe Guzzetti, il dott. Arnoldo Mosca Mondadori, consigliere, ha portato il saluto alla manifestazione patrocinata pure da CONI, Federazione Italiana Scherma, Regione Lombardia, Provincia e Comune di Milano per il quale c’è stato l’intervento dell’assessora allo sport Chiara Bisconti che ha ricordato, fra l’altro, d’essere stata allieva, a scuola,  di Carola Mangiarotti.

A cadenzare i vari momenti della premiazione, condotta con brio in tandem da Daniele Redaelli, veterano della Gazzetta dello Sport e da Carlo Milazzi, il figlio di Carola e nipote di Edoardo Mangiarotti, ci sono state esibizioni “live”. Si sono succeduti alla ribalta giovani schermidori e altri, un po’ meno giovani, quali i cattedratici di gastroenterologia Pier Alberto Testoni e Guido Costamagna, schermidori d’elevato livello in gioventù, seguita da un round di boxe, o noble art come si definiva di due giovani professionisti e, infine, due interpreti nei costumi della scenografica scherma giapponese.

Momento-clou la premiazione che è stata effettuata da Camilla, Carola e Carlo Milazzi. Molti personaggi di spicco che erano presenti e fra questo Matteo Tagliariol, altro oro olimpico a Pechino nella spada, il ginnasta Igor Cassina, oro alle Olimpiadi di Atene nel 2004, Michele Maffei, presidente Amova, già oro nella scherma a squadre a Monaco nel 1972 e poi dirigente CONI, Ottavio Cinquanta, esponente CIO, Carlo “Carletto” Monti, (classe 1920!), ottimo atleta e giornalista e Carla Inzoli De Martino. A rappresentare il ciclismo c’erano l’oro di Roma nel quartetto dell’inseguimento Marino Vigna con Mary Cressari, definita all’epoca la “Merckx in gonnella”.

Chiusura con il direttore della Gazzetta dello Sport, Andrea Monti, che ha ribadito i valori dello sport richiamati nell’intitolazione del Premio Internazionale Edoardo Mangiarotti – quando lo Sport è scuola di vita.

giuseppe figini
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