SCATTO FISSO. Filippo Pozzato: non ho mai staccato

PROFESSIONISTI | 25/11/2014 | 07:00
Filippo Pozzato, l’eterno ragazzo del nostro ciclismo, sa di non aver più tempo da perdere perciò, anche lontano dalle gare, non si ferma un attimo. Dopo un’annata deludente, il 33enne vicentino della Lampre Merida sta trascorrendo un inverno intenso per arrivare all’inizio del 2015 tirato come non mai e pronto a ritrovare lo spazio che merita nel ciclismo internazionale. Corsa a piedi, un po’ di surf, calcio e motocross anche partecipando a eventi benefici in cui è sempre in prima linea dimostrando un gran cuore, e ovviamente bici da strada. Ieri, per la cronaca, ha pedalato 4 ore e mezza.

Rimpianti legati al 2014?
«Ho girato pagina, è inutile piangersi addosso. La stagione passata è stata disastrosa. All’inizio non sono andato come speravo, poi ho cambiato il modo di allenarmi, cercando una diversa intensità, ma alla fine ho raccolto poco o niente. Negli ultimi mesi stavo decisamente meglio ma sul finale sapete come è andata. Ponferrada? Il CT ha fatto le sue scelte, non perdiamo altro tempo a parlarne. Pensiamo al futuro».

Soffermiamoci un attimo sul presente prima. Come sta andando la preparazione?
«Quest’inverno non ho mai staccato completamente, mentre gli anni scorsi per 20 giorni o addirittura un mese non toccavo la bici. Mi sono dilettato con sport alternativi, restando in forma divertendomi. La bici però non l’ho mai abbandonata, voglio arrivare alle prime corse asciutto e non ritrovarmi come altri anni a dover perdere peso a stagione già iniziata».

Hai già stilato il programma per il 2015?
«Sì, due settimane fa ho incontrato Saronni e Copeland per fare il piano della situazione. Ai primi di dicembre si riunirà tutta la squadra a Boario Terme e definiremo gli ultimi dettagli ma le idee sono già chiare e condivise. Partirò con il Tour de San Luis in Argentina, poi disputerò Dubai, Qatar e Oman. L’obiettivo della prima parte della stagione è far bene nelle Classiche perciò ho chiesto alla squadra di farmi correre il più possibile nel periodo precedente, ci voglio arrivare con più giorni di gara nelle gambe possibili. Il resto della stagione sarà scandito tra Giro e Vuelta».

Cosa chiedi a te stesso?
«Voglio tornare dov’ero. Essere il Pozzato dei giorni migliori, non il lontano parente che avete visto quest’anno. Al Nord sono arrivato un pelo indietro di condizione, mi mancava qualcosina per stare davanti, e anche se sono arrivato con gente del calibro di Sagan e Degenkolb a 50” dai primi, le critiche verso di me sono sempre pesanti e unilaterali. Ormai sono abituato e accetto che sia così, sono il primo a pretendere di più da me stesso. So di valere e avere i numeri per tornare tra i migliori al Fiandre e alla Roubaix, sto lavorando per questo».

Giulia De Maio

SCATTO FISSO - già pubblicati

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COMMENTI
Pozzato
25 novembre 2014 10:19 Alfonso
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Bla bla bla bla bla bla Bla bla bla bla bla bla

Senza parole.
25 novembre 2014 11:09 Bastiano
Ma è possibile che questo eterno ragazzo, ha sempre delle scuse da tirare fuori? Da quanti anni non combina più nulla? Da un minimo di impegno solo al momento di rinnovare i contratti e poi, si parla di lui solo per cronaca rosa, ..................ma non quella legata al Giro d'Italia!

In bocca al lupo
25 novembre 2014 13:27 FrancoPersico
Sig. Pozzato, le auguro tutto il bene del mondo ed il successo che rincorre facendo anche sacrifici... personalmente ero un suo grande tifoso, venivo alle corse per vederla sfrecciare. Questo entusiasmo l'ho perso. Adesso mi appassiona e non poco il mio conregionale Niccolò Bonifazio. Null'altro da dire.

io sto con Pozzato
25 novembre 2014 13:45 bernacca
x bastiano: quali scuse ha trovato? io non le leggo, ha risposto a domande di un giornalista senza campare scuse! ha sbagliato, se ne è accorto e sta modificando i propri programmi sapendo che non può sbagliare. Lasciatelo in pace almeno in autunno e inverno, poi scatenatevi .. se ne avrete motivo :)


bernacca
25 novembre 2014 14:11 Bastiano
Ognuno tifa per il ciclista che preferisce ed io su questo non ho nulla da obiettare. Se invece mi metto a guardare gli ultimi anni di questo atleta e penso alla sua potenzialità, mi viene da chiedere come mai lo si intervista ancora?
A parte una piccola parentesi con Scinto, tra l'altro mal ripagata, si sono perse le tracce del suo essere professionista.
Io per natura sono contro il pensar male a tutti i costi ma, dai problemi con la frequentazione con Ferrari, le prestazioni sono scese notevolmente e dell'impegno non se ne è vista traccia!

pozzato oman dubai eccc
25 novembre 2014 17:43 ragno70
Che vada a correre a Laiguglia....dove tra l'altro a già vinto 3 volte anzichè andare in asia dove ci sono corse senza significato

pozzato oman dubai eccc
25 novembre 2014 17:45 ragno70
Che vada a correre a Laiguglia....dove tra l'altro a già vinto 3 volte anzichè andare in asia dove ci sono corse senza significato

Forza!
27 novembre 2014 11:26 ilNik
Tutti sul carro del vincitore o di chi promette di esserlo, poi quando quel vincitore tentenna, tutti a buttarlo giù.
Io sono invece dalla sua parte, Pozzato è un capitale italiano e lo sostengo. non è certamente dandogli addosso che lo invogliamo a dare di più. Tra il vincente e uno come lui la differenza la fa la convinzione, la cattiveria, la concentrazione, la fame.
Cos\'è tutto questo? Motivazione. Deve ritrovarla e ci darà tutte le soddisfazioni che lui per primo merita. Ma chi siamo noi per dire che non è un serio professionista? Ci viviamo assieme? L\'ho visto alla Rosina col suo gruppo di amici pranzare a insalata e acqua mentre gli altri brindavano. E\' forse da stigmatizzare perché è uscito con gli amici? Dobbiamo immaginare che poi sia andato a dormire alle tre di notte? solo perché non nasconde la sua \"voglia di vivere\" non vedo il motivo di crocifiggerlo. Le sue enormi potenzialità, se lui crederà in se stesso, usciranno nuovamente e tutti lo applaudiremo. Diamogli fiducia, la stessa che chiediamo noi nei momenti difficili. Forza, il Nord si avvicina!
Nicola

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