E’ scomparso ieri sera Dario Chianucci, da molti anni “anima” del Giro di Toscana. Aretino purosangue aveva ottantaquattro anni. Il ciclismo, in tutte le sue espressioni, era la sua grande passione. Una passione che interpretava ed esprimeva attraverso il suo carattere, il suo essere toscano, a tutto tondo, in modo diretto, esplicito, con grande “vis” – anche polemica – quando lo riteneva necessario. Era però subito pronto a sorridere, a tendere la mano, subito dopo magari una vibrante e calda (eufemismo) discussione. I suoi numerosi amici avevano un bel daffare, talvolta, ad arginare la sua dirompente forza d’urto. Era un po’ il leader di un affiatato gruppo del ciclismo aretino, del “ciclismo di Babilonia”, come sovente definiva la sua amata terra aretina. Non mollava mai la presa per arrivare allo scopo. Legato da fraterna amicizia alla famiglia Del Tongo, soprattutto con Stefano, è una persona, un personaggio che lascia un grande ricordo di dinamica attività, passione e umanità.
La cerimonia funebre sarà celebrata domani, sabato, alle ore 15 ad Arezzo presso la Chiesa di San Giuseppe Atigiano in via Mochi.
Alla famiglia e agli amici le condoglianze della redazione di tuttoBICI e Tuttobiciweb.
g.f.
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