DE MARCHI. «Toccava a me rispondere, non ce l'ho fatta»

MONDIALI | 28/09/2014 | 16:45
Alessandro De Marchi ha la faccia più biia della sua Buka: «Peccato non essere riuscito a tenere Kwiatkowski quando è rientrato su di noi. A quel punto toccava a me seguirlo, la reponsabilità era mia. Le gambe però mi hanno tradito e non ce l'ho fatta. Mi spiace per me ma soprattutto mi piace per la squadra. In realtà partendo da lontano si spendono molte energie, confesso che pensavo ci prendessero prima...».
Certo, l'analisi del friulano è spietata, a quel punto toccava a lui cercare di resistere, ma lui ormai aveva speso quel che aveva. Il problema-  che vale per l'Italia come per tutti gli altrio avversari battuti - è che qualcuno avrebbe dovuto seguire Kwiatkowski, ma nessuno ci è riuscito.
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COMMENTI
Non è colpa di De Marchi
29 settembre 2014 11:25 runner
A mio avviso De Marchi ha fatto il suo dovere egregiamente. Non era facile seguire Kwiatowsky, dopo essere stato già in fuga da diversi chilometri. Erano altri che, all'ultimo giro, avrebbero dovuto scattare. Ma nessuno è stato all'altezza. E Cassani avrebbe dovuto gestire meglio Visconti, riservandolo per il finale.

De Marchi ha fatto il suo
29 settembre 2014 17:42 sceriffo
Concordo pienamente con il precedente commento, De Marchi ha fatto la sua parte in pieno, Visconti gestito malissimo e Nibali se non era in condizione non doveva partecipare al mondiale.Purtroppo non abbiamo corridori al momento in grado di fare la stoccata e proprio per questo avrei fatto correre Formolo che poteva tentare qualcosa.
Poi il problema vero è che il mondiale dovrebbe essere a fine Agosto, ora arrivano tutti senza benzina e cosi ci troviamo a rinunciare a un Matteo Trentin che poteva essere benissimo una punta della nostra formazione visto che i Moser,Argentin,Fondriest,Saronni,Bugno,Bartoli e Bettini non li abbiamo piu'

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