La tradizionale Festa del Moscato di Scanzo del primo fine settimana di settembre che si svolge nel caratteristico borgo storico di Rosciate, frazione di Scanzorosciate, in provincia di Bergamo, ha avuto in questo 2014 un’importante connotazione sportiva, ciclistica soprattutto.
Infatti, nel quadro delle molteplici manifestazioni per celebrare il Moscato di Scanzo, vino passito DOCG che riflette perfettamente il detto “poco ma buono”, anzi ottimo, a motivo della limitata produzione, è stata dedicata la serata inaugurale allo sport. In quest’ambito ci sono stati in prima fila protagonisti del ciclismo di varie epoche, molto applauditi. Un vero e proprio “parterre de rois”. Trattandosi di vino l’apertura è, di diritto e doverosa, per Francesco Moser, una riconosciuta autorità in materia. E subito, accanto a lui, non poteva essere che l’amico-rivale Giuseppe Saronni e quindi un simbolo vero di Bergamo e dello sport, Felice Gimondi con Gianni Motta, Gianni Bugno, gli orobici Ivan Gotti, Giuseppe Guerini, Paolo Savoldelli, Paolo Lanfranchi ed Ermanno Brignoli, così, tanto per citare alcuni. Una gran bella compagnia non c’è che dire, che somma, a profusione, maglie iridate, rosa e gialle e tante, tantissime vittorie. Un gran daffare per lo speaker Alessandro Brambilla per ricordare così prestigiosi e copiosi palmarès.
L’iniziativa è stata voluta e coordinata dalla municipalità di Scanzorosciate con il sindaco Massimiliano Alborghetti, anche presidente dell’Associazione “la strada del moscato” e Slow Food Lombardia per fare conoscere pure altre squisite specialità, soprattutto di carattere caseario, “made in bergamasca”.
Dietro le quinte si è mosso con efficacia Giancarlo Rinaldi, bergamasco d.o.c. di Scanzo, conosciutissimo nel mondo del ciclismo per la gestione del servizio assistenza tecnica Shimano che coordina, per il Team Orobica e anche quale titolare di un’avviata carrozzeria a Pedrengo, molto frequentata da esponenti delle due ruote, a vario titolo.
Diversi brindisi con lo squisito moscato di Scanzo caratterizzato da un particolare colore rosso rubino con riflessi granati, delicato e con un leggero retrogusto di mandorla anche per le pallavoliste della Foppa Pedretti e per i nerazzurri dell’Atalanta presenti con Luca Cigarini, Giulio Migliaccio e Rolando Bianchi e vari dirigenti. Indici di gradimento altissimi da parte del numeroso pubblico testimoniati da continui applausi.
Bergamo, la bergamasca, è sì terra, fra l’altro, di grandi corridori ma è di notevole pregio, anche se quantitativamente limitata, anche il risvolto vinicolo.
giuseppe figini
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