CASO PANTANI. Nibali: «Capisco la mamma, non i titoloni»

GIUSTIZIA | 03/08/2014 | 13:00
"Non credo che faccia bene al ciclismo tornare a parlare della morte di Pantani, e che non faccia bene nemmeno a Marco. I suoi tifosi vorrebbero solo ricordarselo per il campione che era, non per quella tragica notte". Intervistato dal sito di Vanityfair, Vincenzo Nibali commenta così la notizia che, dopo l'esposto denuncia per omicidio volontario presentato dalla famiglia dell'ex campione, è stata riaperta l'inchiesta sulla morte del Pirata avvenuta il 14 febbraio del 2004.
"Capisco la madre di Marco e la famiglia, che voglia la verità sulla morte del figlio - dice ancora Nibali -. Non sono però d'accordo nel sparare questa notizia nei titoli dei giornali. Qui non stiamo parlando del risultato di un'inchiesta, gli inquirenti non si sono ancora pronunciati e non c'è una sentenza. Non trovo giusto che a fare i processi siano i giornali".
"Ricordo che qualche anno fa - continua il vincitore del Tour di quest'anno - venne fuori la notizia che Fausto Coppi non era morto per aver contratto la malaria in seguito a una puntura di una zanzara ma era stato assassinato. Poi però si rivelò una bufala. Lo stesso sta succedendo in questi giorni per il caso di Yara: hanno messo il prima pagina l'assassino e oggi mi sembra che non sia così certo che sia lui il colpevole. Dico solo che bisogna andare cauti con certe affermazioni che non fanno bene al ciclismo: si torna 16 anni indietro, mi chiedo dove si voglia arrivare".
Nibali ha conosciuto direttamente Pantani?
"Non avrei potuto, quando è morto correvo già ma nei dilettanti - risponde il siciliano -. Lo vedevo in televisione, il giro che vinse nel '98 è un mito per noi ciclisti, è stato uno dei miei idoli da ragazzino, insieme a Bugno, Chiappucci e Cipollini. Certo, Marco era diverso dagli altri, il suo carisma era fortissimo, abbiamo vissuto tutti la 'pantanimanià: bandana, sella, occhiali, tutti volevamo essere come lui".
Che idea si era fatto sulla sua morte?
"Ero scioccato - sottolinea Nibali -. All'inizio però si sapeva che era morto solo in albergo, mi colpì la tristezza della situazione; solo dopo venne fuori che era stata un'overdose di stupefacenti a ucciderlo. Abbiamo avuto lo stesso direttore sportivo, Giuseppe Martinelli, e lui mi ha sempre detto che Marco era un ragazzo speciale, anche molto sensibile; credo che il fatto di non aver potuto correre quando gli trovarono i valori sballati, l'accusa di doping, l'avesse portato alla depressione. Da lì il pensiero comune nell'ambiente è che abbia avuto qualche amicizia sbagliata che l'ha portato fuori strada".
In molti, dopo la vittoria al Tour di quest'anno, hanno paragonato Nibali a Pantani: andrà a Cesenatico a trovare la famiglia del Pirata?
"I paragoni non hanno senso perché in dieci anni nel ciclismo cambia tutto - risponde -: bici, tecnologia, strade. Sarebbe come paragonare Gimondi con me. Comunque non ne ho ancora avuto il tempo, ma a Cesenatico andrò sicuramente". (ANSA)  

Copyright © TBW
COMMENTI
3 agosto 2014 14:14 siluro1946
Allora è vero, il ciclismo ed i ciclisti stanno cambiando, in meglio! Bravo!

EMERGE ANCORA L'INTELLIGENZA di NIBALI
4 agosto 2014 13:32 renzobarde
Le dichiarazioni di Nibali gli fanno onore ed ancora una volta confermano la sua intelligenza. Renzo Bardelli

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Arriva un altro appuntamento con il grande ciclismo giovanile per tutti gli appassionati sulle pagine di tuttobiciweb: domenica 5 maggio, infatti, trasmetterenmo in diretta streaming le fasi finali del 57° Circuito del Porto Trofeo Arvedi, organizzato come sempre da Club...


«Nel ciclismo non si possono fare discorsi di matematica» Lo ripete più di una volta Joxean Matxin quando parliamo del Giro d'Italia e del Tour de France di Tadej Pogacar quest'anno. Il direttore... dei direttori sportivi della UAE, come da...


La doppietta Giro d’Italia-Tour de France nello stesso anno è il Sacro Graal del ciclismo e in questo secolo non si è ancora vista. La inseguirà Tadej Pogacar, fuoriclasse sloveno che nel 1998 quando Marco Pantani centrò il successo nella...


Avrebbe potuto raccontarci come si fa a portare le borracce e, allo stesso tempo, conquistare la maglia rosa. Avrebbe potuto insegnarci come si fa a dire no-grazie a un ingaggio più generoso e preferire un ambiente più affettuoso. Avrebbe potuto...


Sabato scatta il Giro d’Italia, sarà una giornata speciale e quindi cosa c’è di meglio che concluderla con una bella… chiacchierata dedicata ad un personaggio speciale? L’occasione ce la offrono i “Cicloamatori Borgomanero” che organizzano per sabato 4 maggio alle...


Road to Equality" è un'associazione sportiva dilettantistica fondata dall'ex campionessa mondiale di ciclismo su strada, Alessandra Cappellotto, che promuove attraverso il ciclismo la dignità e l'emancipazione delle atlete, valorizzandole sia come sportive che come donne. L'associazione si ispira all'obiettivo numero...


HiPRO, brand del Gruppo Danone specializzato nella produzione di alimenti ad alto contenuto proteico, da sempre al fianco degli sportivi, si conferma sponsor della 107a edizione del Giro d’Italia 2024. Riconosciuto in tutto il mondo per il suo prestigio, l’evento...


La vigilia della partenza del Giro d’Italia al centro della puntata numero 10 di Velò, la rubrica settimanale di TVSEI interamente dedicata al mondo del ciclismo. L’inizio della Corsa Rosa, i favoriti e l’analisi delle frazioni nel dibattito consueto del...


Questa sera alle 20.30 sulle frequenze di Teletutto va in onda una nuova puntata di Ciclismo Oggi, lo storico appuntamento dedicato al ciclismo giovanile. Come già la settimana scorsa, anche la puntata di questa sera è dedicata ad un solo grande evento...


Una location esclusivo come la Valle dei Templi ad Agrigento, patrimonio dell'Unesco, ha fatto da palcoscenico alla 1a prova della Coppa Italia Giovanile. È stata una giornata spettacolare e a renderla tale sono stati i circa 200 giovani atleti e...


TBRADIO

-

00:00
00:00
VIDEO





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi