TEAM ALONSO. Compiuto il primo passo, resta l'incertezza
PROFESSIONISTI | 03/08/2014 | 10:41 Fernando
Alonso non è solo un pilota capace di riportare il fattore Uomo al
centro di una F.1 sempre più dominata da macchine e ingegneri. È anche
uno sportivo totale e un imprenditore di se stesso, impegnato a gestire
sponsor, affari e attività finanziarie. Perciò non c’è da meravigliarsi
se voglia fare della sua passione per il ciclismo un business per il
futuro. Il progetto della squadra Fernando Alonso Cycling Team bolle in
pentola da più di un anno ed entro due mesi si capirà se potrà avere
finalmente uno sbocco concreto.
IN LISTA. Un altro passo è stato fatto. Il primo agosto scadeva infatti
il termine entro cui presentare all’Unione ciclistica internazionale la
richiesta ufficiale per avere una licenza con cui correre dal 2015. E
Alonso, attraverso il manager Luis Garcia Abad, ha inviato la propria
«application form» alla Commissione licenze, mettendosi in lista con la
società di gestione che ha creato a Dubai, ormai diventato il suo «buen
retiro». Era un passaggio formale indispensabile e dimostra che il
ferrarista per il momento non ha abbandonato il piano. Però non basta ad
assicurare che l’idea si concretizzerà davvero.
PIANO B. Resta infatti il nodo delle garanzie, chieste dall’entourage
di Alonso e che l’Uci invece non può dare fino al primo novembre, quando la Commissione assegnerà le licenze World Tour e Professional. Aspetto
a cui è legato anche l’arrivo dei capitali (100 milioni di euro in 5
anni) promessi dal governo di Dubai. Inoltre, sembra sempre più
difficile che lo spagnolo possa realizzare il progetto iniziale, che
prevedeva la creazione di un team «ex novo». Ci sono ormai tempi molto
ristretti (il primo ottobre vanno depositati i contratti dei corridori)
ed è più probabile che alla fine sia costretto a rilevare una squadra
esistente, fra quelle in crisi o bisognose di investimenti. Tre le
possibilità: le olandesi Giant e Belkin oppure la Cannondale, che come
sponsor si trasferirebbe alla Garmin cedendo personale, mezzi e una
licenza in scadenza, da rinnovare. Le alternative non sono molte. A
questo punto della stagione, i grandi corridori sono già tutti accasati,
mentre per quelli di medio livello che portino in dote dei punti
bisogna sbrigarsi.
GIOVANI. Possibile che Alonso decida per il primo anno di entrare con
una squadra di giovani, da affidare alla guida tecnica dell’ex c.t.
azzurro Paolo Bettini, anche lui in attesa degli eventi. Potrebbe
lanciare comunque la sua filosofia, basata sulla crescita del ciclismo a
livello di marketing, promozione e ricerca, con l’ausilio di tecnici e
telemetria come in F.1. A meno che non vi sia una svolta clamorosa e
Alonso decida di rinunciare. Stavolta in modo molto più doloroso
dell’anno scorso, quando abbandonò il piano di salvataggio della
Euskaltel.
da La Gazzetta dello Sport del 3 agosto a firma Luigi Perna
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