COLPACK. Martinelli, buon avvio al Valle d'Aosta

DILETTANTI | 17/07/2014 | 09:18
Comincia con il passo giusto il Team Colpack il 51° Giro della Valle d’Aosta che si è aperto ieri sera con il cronoprologo di 5,1 chilometri da Planaval di Arvier a Valgrisenche.

Il campione italiano a cronometro Davide Martinelli (nella foto Rodella) ha concluso la sua prova al terzo posto difendendosi molto bene su un tracciato piuttosto impegnativo e non proprio adatto ai cronoman.


A vincere e ad indossare la prima maglia di leader della corsa è stato il colombiano Diego Ochoa del Team 4-72, con il tempo di 8’59”63. Secondo posto per l’americano Taylor Eisenhart della BMC Development a 1 un secondo e 10 centesimi. Martinelli ha chiuso terzo con un ritardo di 5 secondi e 53 ed è l’unico italiano nei primi dieci della classifica.


Per quanto riguarda gli altri atleti del Team Colpack: 12° posto per Iuri Filosi, 22° Edward Ravasi, 26° Giulio Ciccone e 35° Manuel Senni.

Il Team Colpack è anche secondo nella classifica a squadre proprio dietro la squadra del vincitore.

Domani il “Valle d’Aosta” prosegue con la prima tappa, da Valtouenenche a Cervinia, prima di varcare i confini di Francia e Svizzera per le ultime tre frazioni.

Buone notizie per la squadra di patron Beppe Colleoni arrivano anche dalla pista: in questi giorni Simone Consonni si sta mettendo in luce alla Sei Giorni delle Rose Internazionale, in corso di svolgimento a Fiorenzuola d’Arda (PC). La seconda giornata l’aveva chiusa al comando della classifica provvisoria dell’Omnium, mentre ieri sera ha dovuto accontentarsi del secondo posto provvisorio pur avendo lottato come un leone contro il forte australiano e pluricampione del mondo Glenn O’Shea.

Il romagnolo Michele Senni, invece, impegnato in un’altra manifestazione sulla pista di Forlì ha vinto sempre ieri sia la prova Omnium che l’Americana.

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COMMENTI
I Condor colombiani
17 luglio 2014 10:25 radiocorsa
Il futuro ciclismo internazionale parlerà sempre più colombiano? A giudicare dall’età dei corridori colombiani presenti a questo Giro Ciclistico della Val d’Aosta, sembra proprio di si. Due dei cinque atleti hanno poco più di 18 anni, Aguirre Calpa Hernana Ricardo 13 Dic 1995, Santofimio Veloza Yors Anderson 26 Dic 1995, mentre Osorio Juan Felipe, è sempre un 1995 ma di Gennaio.
Il vincitore del prologo Ochoa Diego classe 93 e Suaza Aranzo Bernardo il più … vecchio (28 Nov 1992) completano la squadra. Per loro, l’interesse degli appassionati non passerà inosservato.
P.S.
Un doveroso ringraziamento a tutti gli organizzatori per il grande impegno profuso nell’allestire una grande vetrina internazionale per la cat. U23.
F.C.I. sempre più latitante.

RadioCorsa,
17 luglio 2014 11:11 Fra74
Ciao, buondì, a me quello che colpisce degli atleti italiani, a parte il gruppo ZALF, è che non osano così tanto: faccio un esempio, ma Tu mi potrai smentire, ho visto, solo in TV, mia pecca, diverse corse dove i vari VELASCO, LIZDE, hanno "specorato" alla grande in certe corse/gare, fin dall'inizio o quasi...hanno osato e pure vinto, vedi VELASCO, ad esempio, altri atleti, si, vincono, ma con corse non prese all'attacco fin da subito, dall'inizio. Tu cosa ne pensi a riguardo?!?
Grazie...ah, poi, Ti avevo fatto una altra domanda sul post dell'EUROPEO, per sapere quanto "duro" fosse il percorso, forse, non l'ha visto! Mi puoi, cortesemente rispondere qui.
Ok,grazie.
Francesco Conti-Jesi (AN).

Fra74
17 luglio 2014 15:18 radiocorsa
Mi scuso per non aver risposto subito sulle caratteristiche del percorso Europeo, non sempre riesco a seguire il blog dopo aver postato qualche mia riflessione, comunque si può trovare tutto il materiale sul sito http://www.nyon2014.ch/
Per quanto riguarda la seconda richiesta: le considerazioni che valgono per una giornata di corsa, magari con diversi compagni di squadra, non possono essere le stesse per una manifestazione a tappe specialmente in un contesto internazionale e decisamente con un livello di partecipazione superiore alle nostre gare, teniamo presente che la gestione delle varie tappe con solo 5 elementi è davvero proibitiva e bisogna essere sempre sul pezzo. Un piccolo aneddoto, in un GDV Malori a fine tappa ebbe a lamentarsi della disattenzione del suo capitano per cui dovette menare per metà tappa per rimediare.

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