Armstrong al Cio: via Dick Pound dalla Wada

| 19/06/2006 | 00:00
''Sono un olimpico medagliato; ho vinto sette volte il Tour de France. E ora scrivo per chiedervi aiuto''. Inizia cosi' la lunga lettera indirizzata al Comitato Olimpico Internazionale con cui Lance Armstrong chiede azioni disciplinari contro il capo dell'Agenzia Mondiale Antidoping (Wada), Dick Pound. Nel documento Armstrong accusa il dirigente di aver violato il regolamento del Cio, avendo condotto indagini private contro di lui in seguito a un'inchiesta pubblicata sul quotidiano francese 'L'Equipe'. L'istruttoria aveva portato la Wada e il French Laboratory ad accusare l'americano di doping, ma in maggio il campione texano e' stato prosciolto. ''Si tratta solo dell'ultimo episodio di una lunga serie di abusi in cui Pound si e' distinto per aver violato i diritti degli atleti'', scrive il texano. Lo stato di servizio e le indagini dirette dal funzionario con l'appoggio del suo ufficio, ancora secondo Armstrong, da anni mostrerebbero chiaramente ''una deliberata intenzionalita' nell'attaccare e intimidire chiunque si metta contro di lui''. L'ormai ex corridore, poi, se la prende con un sistema che tutelerebbe solo i funzionari, lasciando gli atleti in pasto al loro arbitrio. ''Chiunque ami lo sport non puo' accettare un sistema del genere - si legge nel documento - dove dominano due pesi e due misure''. Armstrong arriva cosi' a chiedere la sostituzione e la sospensione di Pound per abuso d'ufficio.''Le regole Olimpiche devono essere rinforzate, va bene. Ma questo deve valere per tutti: non solo per gli atleti ma anche per gli ufficiali sportivi e i funzionari antidoping''.
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