IL CICLISMO E LE ASSOCIAZIONI SENTIMENTALI

TUTTOBICI | 24/06/2014 | 08:45
Siccome Torino ha fatto na­scere e crescere lo sport ita­liano tutto, dalla prima società sportiva per la pratica della ginnastica alla prima federazione calcistica, dal traguardo della pri­ma gara ciclistica alla conduzione del remo persino mondiale, dal pat­tinaggio su ghiaccio allo sci al­pino, e siccome è stata la città cul­la, la città laboratorio di tante no­vità del vivere moderno (l’automobile come la radiotelevisione, il ci­nema come la moda, l’industria del cioccolato come i festival del ci­bo, l’editoria impegnata come il salone del libro), ecco che una cer­ta cosa che accade a Torino può e magari deve interessare tutta l’I­talia. E qui diciamo di una “cosa” sportiva.

La “cosa” è che a Torino esiste una forte associazione di ex ciclisti ago­nistici piemontesi, mentre l’associazione degli ex calciatori ri­guarda soltanto i granata, gli ex giocatori insomma del Toro, e coinvolge elementi di età e fama assai assortite. Se poi si tiene conto del fatto che l’uomo che fa da trait d’union, con la sua passione e il suo tempo libero e le sue iniziative, fra il ciclismo piemontese e i calciatori ex granata, dando vigore a entrambi i gruppi e legandoli uno con l’altro sin dove può, cioè An­gelo Marello (che sempre sia lo­dato), è tifoso conclamato del To­ro, e che questo suo tifo spesso e volentieri connota l’associazione dei ciclisti, si arriva a dire che il ciclismo piemontese è anche granata, e non si esagera. Il vecchio ci­clismo piemontese, può obiettare qualcuno, quello di Nino Defi­lip­pis buonanima, tutto Toro: sì, ma quello giovane non c’è…

La prima domanda è
: come mai i vecchi ciclisti piemontesi vivono una vita associativa intensissima, spesso in tandem (parola davvero pertinente) con i vecchi calciatori del Toro, mentre non esiste una as­sociazione degli ex calciatori ­ju­ventini? E questo nonostante che la Juventus abbia lo stadio di proprietà, dunque abbia la sua splendida casa adattissima a riunioni e ricevimenti, e abbia accanto alla casa un suo frequentatissimo mu­seo, adatto a convegni, rievocazioni eccetera? Da notare che Nino De­filippis è stato sino ai suoi ultimi giorni molto legato a Boniperti, simbolo massimo della Juventus, e che la figlia di Giampiero icona bianconera, Federica, è una cicloturista appassionatissima. D’al­tron­de anche Fausto Coppi, tifoso del Grande Torino, andava a caccia con Boniperti.

La seconda domanda è: co­me mai non esiste, con tut­to quel carico di tradizione bianconera gloriosa, una associazione di ex calciatori juventini? Mariella Scirea, che ad un certo punto poteva essere la madrina ideale, è stata duramente contestata dagli ultras più beceri perché ha avanzato l’idea di togliere il nome di suo marito alla curva dello stadio da dove partono i cori razzisti più idioti e schifosi. Gio­catori-simbolo come Furino, Mo­rini e lo stesso Altafini non sono integrati nel club bianconero, e adesso an­che Bettega si è aggiunto a loro. Nes­suna traccia di Causio, di Gen­tile, di Tardelli, per non di­re di Zoff ormai romano, e lo stesso Fer­rara, che pure è arrivato ad al­lenare la prima squadra, non “vi­ve” la società, dove di contro ope­ra Pessotto.

Alla seconda domanda non pensiamo assolutamente di dovere/po­te­re/sa­pere rispondere. Le cose bianconere non riguardano chi scri­ve queste righe. Quanto al perché di una associazione granata in un certo modo legata a una associazione ciclistica viene facile ravvisare una comunità di pensieri fra gente che vive una forte passione e che intanto gode e subisce sentimenti di umiltà proletaria, o co­munque di genere popolaresco. Ma esiste una superdomanda, la ma­dre se si vuole di tutte le do­mande relativamente a questo settore psicosportivo visitato da aure sentimentali: perché il ciclismo con i suoi praticanti fa gruppo anche nel dopo, il calcio no? An­ti­ci­piamo la risposta appoggiata al fatto che i calciatori sono randagi da un club all’altro, andando an­che fuori Italia, mentre i ciclisti più o meno non lasciano mai la ca­setta natale. Anticipiamo dicendo che molti calciatori granata sono del genere ramingo come quelli bianconeri, e poi una associazione nasce anche per radunare, almeno periodicamente intanto che sempre sentimentalmente, i bipedi sparsi qua e là e però connotati da una certa forte esperienza comune.

E adesso, se scriviamo che l’esempio torinese (ma possiamo pensare anche di altre città e regioni, più o meno trascinate “storicamente” da To­rino) dice una volta di più che il ciclismo ha maggiore valenza sentimentale del calcio, che il ciclismo investe, coinvolge, addirittura av­volge di più i suoi adepti con il senso di una passione comune prima che di un lavoro, o di un la­voro prima che di un mestiere, sia­mo dei biechi ciclomani pronti a tutto pur di spargere guano sul calcio?
Ecco, alla fine di tutto un bla-bla-bla insolito se si pensa ai temi che siano soliti trattare approfittando di tuttoBICI e dei suoi ampi locali di discussione rievocazione opinione eccetera, la vera domanda. E noi ci mettiamo, come una firma, il nostro sì.

di Gian Paolo Ormezzano, da tuttoBICI di giugno
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Arjen Livyns approderà al team XDS Astana nella stagione 2026: ha firmato un accordo annuale. Il ciclista 31enne è uno specialista delle Classiche del Nord, dove solitamente supporta il suo leader. Tra i migliori risultati individuali di Livyns nel 2025...


Sono ancora vive le immagini della Vuelta di Spagna e dei manifestanti pro Palestina e visto che lo sport unisce e non separa, lo Stato di Israele pensa di ospitare una partenza del Tour de France sulle sue strade. Dopo...


Un'altra vittima, un'altra tragedia della strada, un altro pirata in fuga. È accaduto ieri alla periferia di Bologna, attorno all'ora di pranzo: Ettore Pausini, 78 anni, stava rientrando verso casa in sella alla sua mountain bike quando è stato investito...


Ancora una volta tocca a voi, amici lettori: vi affidiamo il compito di scegliere il miglior tecnico italiano della stagione. Sappiamo bene che il ruolo del direttore sportivo si è evoluto, è cambiato, è stato se vogliamo anche stravolto negli...


Quella che Filippo Conca si appresta a vivere a partire da gennaio non sarà una stagione in cui potrà nascondersi. La brillante maglia tricolore da lui caparbiamente conquistata lo scorso giugno infatti, tanto in gruppo quanto fra i tifosi, non...


Già in agosto, quando il patron Philippe Wagner aveva tuonato tutto il suo malcontento per la mancanza di risultati, sul futuro della Wagner - Bazin WB si erano alzate nuvole nere e qualche dubbio. Poi, un paio di settimane fa,...


Il Selle Smp Master Cross è partito con il botto. Era da anni che in Italia una competizione di ciclocross non superava il muro dei 600 iscritti. Oggi è successo! A Casalecchio di Reno, a pochi chilometri da Bologna, è...


Per il primo giorno di scuola, un tempo, si preparava il grembiule. Bei tempi. Adesso per la nuova stagione ciclistica si provano le misure delle magliette, maglie da cronometro, pantaloncini, scarpe della prossima avventura. E si forniscono anche...


Purtroppo ancora una volta ciclismo e cronaca nera si fondono in una tragica notizia. Venerdì 31 ottobre una donna è stata uccisa a colpi di arma da fuoco nel quartiere Mollien di Calais. In serata, un'altra donna è stata trovata...


Tre giorni dopo la sospensione da parte dell’Unione Ciclistica Internazionale per doping, Oier Lazkano ha deciso di rompere il silenzio, rilasciando alcune dichiarazioni ad Eurosport. Lo spagnolo dice di essere innocente e che proverà la sua totale estraneità alla vicenda...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
OSCAR TUTTOBICI 2025. SCEGLIETE IL MIGLIOR TECNICO ITALIANO DELL'ANNO
Dieci candidati, tocca a voi assegnare il Gran Premio Fondazione Iseni y Nervi





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024