PROFESSIONISTI | 18/06/2014 | 13:45 “Il Giro d’Italia di quest’anno è stato molto difficile per il meteo e per le cadute. Speravo di ottenere qualcosa in più nell’ultima settimana, però sono tornato a casa consapevole di aver dato tutto, quindi non ho rimpianti”. Così Franco Pellizotti commenta ai microfoni della trasmissione di Elleradio “Ultimo Chilometro” la propria prestazione al Giro d’Italia 2014, che lo ha visto protagonista nella terza settimana con la fuga nella tappa di Val Martello, con Gavia e Stelvio da affrontare, e nella frazione regina con arrivo in salita sullo Zoncolan.
“Negli ultimi giorni stavo bene, ero fuori classifica e quindi ho cercato di vincere almeno una tappa: per me vincere sullo Zoncolan sarebbe stato bellissimo, purtroppo sono arrivato secondo ma non mi rammarico di nulla perché ho fatto quello che potevo. Una vittoria di tappa sarebbe stata importante per ringraziare Gianni Savio e tutta la Androni-Venezuela per la fiducia che mi hanno dato e che continuano a darmi”.
“Sono contento del fatto che gli sponsor siano soddisfatti - prosegue Pellizotti - ho sentito Mario Androni prima del rinnovo della sponsorizzazione ed era molto felice di come sia andato il nostro Giro. Diciamo che non possiamo lamentarci, però avremmo potuto trasformare i tanti piazzamenti in una vittoria. Adesso spero di potermi rifare al campionato italiano per riconquistare la maglia tricolore che ho ottenuto quando sono tornato alle corse dopo la squalifica”.
Non è stato un inverno facile per Pellizotti, in quanto sarebbe dovuto andare all’Astana di Vincenzo Nibali ma alla fine è rimasto all’Androni dopo che il team kazako non lo ha più preso tra le proprie fila. Pellizotti è comunque fiducioso del fatto che il siciliano possa fare bene in Francia: “Ho passato un inverno un po’ difficile, però Gianni Savio è riuscito a farmi restare in una famiglia che mi ha dato la possibilità di fare una bella stagione. Con Vincenzo ho un bellissimo rapporto: sulla carta forse Froome e Contador hanno qualcosa in più di lui, però Vincenzo sta crescendo giorno dopo giorno. Sappiamo poi che in tre settimane di corsa può succedere di tutto: anche al Delfinato Froome sembrava il più forte, poi è bastata una caduta per rovinare tutto. Conosciamo Vincenzo e sappiamo che corre più con il cuore che con la testa, quindi cercherà sicuramente di far saltare il banco”.
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