LIBRI | 10/06/2014 | 08:41 È
un libro ingombrante, non per le sue quasi 480 pagine, ma per quello di
cui è intriso. Per quello che c’è scritto. Per il peso di una storia
che è per gran parte storiaccia. «La Generazione Epo e il doping di
Lance Armstrong» è un sequel di «Generazione Epo», libro uscito nel 2004 e
che valse a Renzo Bardelli, l’autore di questa ennesima fatica, molti
riconoscimenti e qualche grattacapo. Un libro scomodo, che gli valse il
primo premio di narrativa al XL Concorso letterario del Coni, ma che gli
produsse e gli procurò anche molte antipatie, per il rigore di ricerca,
per l’approfondimento tutt’altro che comodo nel melmoso e fetido mondo
del doping.
Questo lavoro è quello che in verità da appassionati di ciclismo non
avremmo mai voluto leggere ma che, invece, la storia anche recente del
nostro beneamato sport ha obbligato ancora una volta Bardelli a
cimentarsi in questo difficile esercizio di documentazione ed
elaborazione.
È un libro per certi versi crudo. Asciutto. Privo di retorica, ma carico
di dati e documenti. Un autentico compendio sulla storia del doping,
dalle origini ai giorni nostri. È un libro che parla di sostanze, ma è
anche di sostanza. È un libro concreto, aspro e molto amaro, con nomi e
cognomi, sostanze assunte e pene comminate. Il tutto in ordine
alfabetico.
È una sorta di libro dei libri che trattano il male dello sport: il
doping. È un libro che guarda l’altra faccia della medaglia, quella più
oscura, quella più falsa. Renzo Bardelli con metodo scientifico è andato
a recuperare e ha recuperato quanto in questi anni è stato scritto,
denunciato, detto. È un libro sulle bugie e sulla favola bella del
nostro sport che così bella non è. È un libro che merita di essere
letto, con attenzione e disincanto, ma aanche «con passione ideale»,
come scrive lo stesso autore.
È un libro che vi lascerà parecchio amaro in bocca, perché non è mai
bello leggere di un tradimento, ma come si augura Renzo Bardelli, possa
in ogni caso servire a una conoscenza storica e ad una dialettica
sociale che possa servire a cambiare negli anni a venire il modo di
pensare allo sport: non solo ricreativo e di base, ma anche a quello
professionistico. Non è un traguardo di poco conto e il cammino non è
nemmeno dei più semplici o brevi. Ma questo libro, con l’ausilio di una
vostra attenta e appassionata lettura, potrebbe essere il primo colpo di
pedale o passo verso un nuovo modo di pensare e intendere non solo lo
sport: ma la vita.
LA GENERAZIONE EPO E IL DOPING DI LANCE ARMSTRONG
Autore Renzo Bardelli
SCRIVERLO, ma se in Italia, e non solo, ci fossero più persone del calibro e della qualità del Sig. RENZO BARDELLI, sicuramente il CICLISMO potrebbe cambiare, davvero, in maniera seria...complimenti a Lui ed al Suo impegno....
Francesco Conti-Jesi (AN): cercherò di non farmelo scappare questo libro....
dici.....
10 giugno 2014 13:24prcorsomisto
ma non dice nulla.... solo roba riciclata...soldi buttati
PRCORSOMISTO
10 giugno 2014 16:27Fra74
non l'ho ancora acquistato, ma mi permetto di sostenere l'opera di RENZO BARDELLI, che pur non conoscendo come persona, mi ispira fiducia nel voler VEDERE questo AMBIENTE finalmente RIPULITO di certi personaggi...ma vedi, se poi NON SIAMO NOI a volerlo, ecco che, di certo, poco cambierà...io, nel mio piccolo, scrivendo, scrivendo, scrivendo, spero che a qualcuno possa dar "noia" ciclistica...
Francesco Conti-Jesi (AN).
P.S.: Se Ti aspettavi "notizie nuove", a mio avviso, dovresti aspettarTi i vari libri dei Sig.ri Ivan Basso, Danilo Di LUca, Filippo Pozzato, etc..etc..insomma, tutti quelli che sono rimasti coinvolti in certe situazioni, tipo frequentazioni di alcuni dottori, squalifiche comminate...ma CREDO che questo LIBRI usciranno fra dieci anni, forse, come speculazione commerciale...ora è il MOMENTO di RACCONTARE AI VARI TIFOSI TUTTO, non fra dieci o magari venti anni allorquando certi ciclisti saranno ritirati...
Faccio una domanda a prcorsomisto...
10 giugno 2014 17:04Bartoli64
… per chiedergli: se per te il libro di Bardelli sono solo soldi buttati, che soldi sono quelli spesi per un libro come questo?
Se pensi di conoscere la storia di Riccò (ma anche un po’ di quella italiana), prova a leggerne contenuti (vergognosi e falsi), peraltro così ben rappresentati nella sottostante recensione (altrettanto vergognosa e falsa).
Prova… se ci riesci…
Cordialmente.
Bartoli64
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