
Dopo la seconda giornata di riposo, il Giro d’Italia si è rimesso in marcia con la 10a tappa, 173 km pianeggianti da Modena a Salsomaggiore Terme. Il francese Nacer Bouhanni (FDJ) ha centrato nel prevedibile sprint finale il terzo successo di tappa, battendo ancora una volta Giacomo Nizzolo (Trek) e Michael Matthews (Orica-GreenEDGE), mentre Cadel Evans (BMC) ha conservato agevolmente la maglia rosa.
Fabio Duarte, 44°, è stato il migliore del Team Colombia sul traguardo di una tappa priva di grandi spunti, vissuta sulla lunga fuga di due atleti – Frapporti (Androni) e Fedi (Neri Sottoli) – controllata agevolmente dal gruppo e riassorbita nei 15 km conclusivi prima dell’immancabile sprint.
Forte emozione, invece, al ritrovo di partenza di Modena, dove il Team Colombia si è presentato per primo al foglio firma, con una coccarda bianca appuntata sul petto di ciascun atleta in segno di lutto per la tragedia consumatasi domenica a Fundacion (Colombia), dove 32 bambini hanno perso la vita nell’incendio di un pullman.
“Era importante per noi partecipare alla giornata di lutto nazionale, e per questo siamo grati ad RCS Sport di aver acconsentito a farci salire sul palco con la musica spenta per osservare un momento di raccoglimento – racconta il Campione Nazionale Colombiano Miguel Angel Rubiano – e ci ha fatto piacere che anche gli altri atleti colombiani abbiano voluto indossare questo piccolo simbolo in una giornata dolorosa per il nostro Paese come per le aree che abbiamo attraversato oggi, che proprio due anni fa venivano colpite da un devastante terremoto. I nostri cuori sono con le famiglie delle vittime di queste tragedie.”
Domani il Giro d’Italia affronterà una delle sue frazioni più lunghe, 249 km da Collecchio a Savona: con il Passo Cento Croci nella prima parte e la salita di Naso di Gatto nel finale, la tappa strizza l’occhio alle fughe da lontano.
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