POLEMICA. Capodacqua: contro il doping, ogni metodo vale

GIRO D'ITALIA | 14/05/2014 | 08:59
Replica, controreplica e ribattuta: il dibattito tra Cristiano Gatti ed Eugenio Capodacqua ha animato i primi giorni italiani di Giro d'Italia. All'ultimo articolo di Gatti, questa la replica finale del giornalista di Repubblica:

Caro Cristiano, sarò ancora più breve di te. Questa del metodo è l’osservazione più banale e ripetuta che ha accompagnato anni di doping selvaggio, assecondato e coperto da tanti media sventolando la bandiera del rispetto. “Hai ragione nei fatti, ma non è questo il modo”; non è il metodo giusto. Io dico che non si può combattere in punta di fioretto una guerra selvaggia ancora in corso fra mille furberie, che ha distrutto il patrimonio più importante del ciclismo, la credibilità. Oltre – particolare non secondario - la salute di tanti corridori. Perché – e lo sai – il ciclismo sta morendo. Poi anche per la legge italiana tanti indizi univoci valgono una prova, c’è gente che ha scontato anni di galera per processi indiziari. E nel caso specifico ce ne sono parecchi. Te li ho spiegati a voce. Dunque non mi dilungo. Il metodo non c’entra per nulla. Sulle amicizie, ognuno sceglie come vuole. L’importante è che non influenzino l’obbiettività di giudizio quando si vestono i panni del giornalista.

Eugenio Capodacqua
Copyright © TBW
COMMENTI
Illazioni.........
14 maggio 2014 14:38 achille
Tutte parole vere, tutte parole sagge, come quella di una domanda che mi sorge spontanea, tale a quelle, ed equiparate alle Sue accuse…..una banale replica per Farle capire cosa significa insinuare sempre a scapito di altri. Ma con i problemi di doping che ha vissuto questo mondo e che tuttora sembra perdurare nel mondo amatoriale, quella bella maglia iridata con quale tipo di aiuto è stata vinta? La storia come dice Lei è piena di processi indiziari dove persone hanno passato anni di galera, dove tutti si proclamano sempre innocenti …… da noi c’è un detto: ”predichi bene ma razzoli male”. Facile avere il potere di scrittura puntando il dito ed infangare il nome altrui………..

talebani
14 maggio 2014 17:11 siluro1946
Il ciclismo sta morendo, dice il dottor Capodacqua, il che è certamente vero, ma non si può neanche negare che è come tutto il resto in Italia. L'unica differenza che di ciclismo si occupano dei talebani professionisti dell'antidoping, il che fa la differenza, in negativo!

Vene varicose?!
14 maggio 2014 19:40 ruotone
Ma infatti quelle vene così evidenti sulle braccia inducono parecchi sospetti.
E poi, come si dice, gallo che canta ha fatto l'uovo. Due indizi sono una prova. E poi chi lo dice che non faccia tutto come alibi perfetto per doparsi in santa pace?

Scherzi a parte, qui siamo di fronte ad un caso umano che Repubblica da anni usa per dare addosso a Rcs, il principale concorrente.
E poi si perde altri giornalisti di valore assoluto per inseguire le visioni deliranti. Il doping c'è, è un problema dello sport, ma non è con questi sistemi che si ottiene qualcosa.
L'ipocrita dice che lo fa per la salute degli atleti. Ma quale salute, con l'accanimento mediatico e la maldicenza che spargi ai quattro venti?
E poi sappiamo tutti chi frequenti tu, perché con l'antidoping e relative notizie ci si fa una carriera.

Chiunque non è dalla parte di questa gente e cerca di leggere la complessità di questo sport vien gratuitamente tacciato di essere dell' "altra fazione", quella del doping.

Non vale forse neanche la pena di dare troppa retta a questa gentaglia.
La spiegazione di certe cose è solo psichiatrica. Vendetta mista a pura paranoia.

Vai a fare il tester delle granfondo e non spargere più veleno.
Che squallore. Il più pulito c'ha la rogna!

Titolo scorretto (post per la Redazione)
14 maggio 2014 20:03 Bartoli64
Titolo scorretto e assolutamente fuorviante rispetto al pensiero espresso da Eugenio Capodacqua, che NON ha affatto detto: “contro il doping ogni metodo vale”.

Capisco la necessità di difendere le posizioni del collega Gatti, ma non è questo il modo (scorretto davvero) di titolare la controrisposta di una collega.

Altra figuraccia? Boh, fate un pò voi...

Bartoli64

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Dal sito ufficiale Team Polti VisitMalta Tre domeniche, tre vittorie per il Team Polti VisitMalta. Dopo il titolo nazionale maltese in linea di Aidan Buttigieg e la volata inaugurale vincente di Peñalver in Cina, ieri lo stesso Buttigieg ha fatto il pienone di campionati maltesi conquistando...


Nel cuore della bassa Toscana, tra le colline sinuose della Maremma, i borghi in pietra e le strade bianche che hanno fatto la storia del ciclismo, prende vita uno degli eventi gravel più originali del panorama italiano: InGravel. Un appuntamento...


Come è possibile che un corridore con i numeri di Simon Pellaud, capace fino all’anno scorso d’infiammare con le sue fughe corse World Tour e non solo, sia finito in Cina? Cosa l’avrà spinto, lui che vive in Colombia,...


Raffica di numeri, statistiche e spunti di riflessione dalla nona tappa del Tour de France. 3: PIÙ ALLEGRO, MAI DUE SENZA TRETim Merlier alza le braccia per la 3a volta al Tour, dopo sue volate vittoriose a Pontivy 2021 (tappa...


Loro hanno passato una giornata in fuga pedalando a 50 di media, noi - e tutti i commentatori - ci siamo chiesti cosa ci fosse dietro la folle idea di Mathieu Van der Poel e Jonas Rickaert. Nel pomeriggio di...


La più grande ciclista italiana della storia aggiunge un’altra perla ad una carriera fenomenale: Elisa Longo Borghini ha conquistato, per il secondo anno di fila, la classifica generale del Giro d’Italia Women,  vestendo la Maglia Rosa finale sul palco di Imola...


Marlen Reusser si è presentata al Giro Women da grande favorita e affamata di vittoria. La stessa Elisa Longo Borghini ci aveva detto che proprio la svizzera sarebbe stata un’avversaria ostica, dopo tutto la fila di successi positivi non davano...


Eddy Merckx e l'anca senza pace. Anche se assomiglia ai titoli della saga di Indiana Jones, è la realtà che sta vivendo il Cannibale in queste ore. Secondo quanto anticipa il quotidiano Het Laatste Nieuws, infatti, l'ottantenne campione è stato...


A Parigi la maglia verde sarà indossata da un velocista? Naturalmente sarebbe auspicabile e l'Italia fa il tifo per Jonathan Milan, ma si può ipotizzare anche che a vestirla sia un uomo di classifica, in questo caso molto probabilmente Tadej...


Se c'è una tappa che può far esplodere il Tour, è quella di oggi. Non ci sono salite celebri nella Ennezat - Le Mont-Dore, ma di ingredienti per far saltare il banco non ne manca nemmeno uno. per seguire il...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024