Posso dirlo? Spettacolo imbarazzante. Peccato per Giovinazzo, per Bari, per la Puglia, per tutti gli sportivi sulle strade e davanti alla tivù. Speriamo che non accada più. Voto 2.
Nacer BOUHANNI. 8. Giro giro tondo casca il mondo… Lui non casca e vince. È uno dei pochi che riesce a rimanere in piedi su queste strade saponetta e trionfa in rimonta in una tappa del Giro o meglio, di un Grande Giro.
Giacomo NIZZOLO. 7. Perde aderenza in curva, perde metri su Bouhanni, ma alla fine strappa con i denti un piazzamento che lo avvicina al gradino più alto. Sarà per la prossima volta.
Elia VIVIANI. 8. «Hanno fatto bene a neutralizzare l’ultimo giro e a lasciare noi velocisti rischiare l’osso del collo in questo circuito. Noi tanto lo rischiamo sempre, con la pioggia e con il sole. I velocisti devono rischiare». Cosa aggiungere di più.
GIOVINAZZO. 8. La prima partenza italiana è da applausi. Grande calore – nonostante la pioggia – tanta passione e festa a tinte rosa. Giovinazzo è una piccola bomboniera incastonata nella Murgia barese: il porto, le mura quattrocentrsche, la cattedrale di Santa Maria Assunta (del XII Secolo), il Palazzo Ducale… Proprio un bel modo di ricominciare a pedalare sulle strade di casa nostra. Potremmo dire che Dublino e Giovinazzo sono legate da un filo rosa ben visibile agli occhi del mondo. Da nord a sud un unico grande e riconoscente grazie.
Silvio MARTINELLO. 9. «Mi sembra tutto, troppo eccessivo…». Lo stavo pensando. Lo stavo per scrivere. Lui l’ha detto in cronaca diretta mentre i corridori erano alle prese con quella pagliacciata messa in onda e gliene rendo merito. Va bene non rischiare l’osso del collo. Va bene chiedere agli organizzatori tutte le attenzioni del caso, ma vanno rispettate sia le corse che gli spettatori. Un tempo, neanche tanto tempo fa perché non sono ancora un vecchio bolso, i corridori stringevano patti di non belligeranza e simulavano gare vere correndo in modo finto. Loro sapevano, all’esterno se ne accorgeva solo chi era dell’ambiente. Oggi abbiamo assistito a capricci stucchevoli e plateali che potevano risparmiarsi. Non è il modo più nobile per farsi notare. E nemmeno il più elegante per sentirsi un po’ più fighi. Soprattutto non è il modo più signorile per onorare una delle corse più importanti del mondo.
KITTEL. 4. Ha la febbre. Forse no. Si può dire tutto e il contrario di tutto. Di corse ne ho viste parecchie, di Giri anche: è difficile credere che per qualche linea di febbre questi ragazzi capaci di cose al limite dell’umano, non abbiano la forza di percorrere 112 chilometri sotto la pioggia e verificare in serata le reali condizioni. Kittel ha sofferto di una forma di gastroenterite acuta e fulminante? Solo in questo caso non avrei nulla da ridire. In ogni caso, se la giri in un modo pensi male, se la giri in un altro pensi che del Giro interessi poco: e non so cosa sia peggio.
Villaggio di PARTENZA. 4. A livello estetico il geometra del Giro l’ha disegnato molto meglio. A prima vista l’impatto è buono. Molto buono. Poi scopri girandolo che gli appassionati, gli sportivi delle sedi di tappa possono solo stare lontano, molto lontano dai personaggi, ma soprattutto da loro: i corridori. Già ci pensano i corridori e le squadre a starsene rintanati nei loro bus (poi si lamentano se nessuno li riconosce, se l’immagine del nostro sport è ridotto ai minimi termini), se poi si mettono anche i geometri del Giro a issare barriere e limiti invalicabili il capolavoro è fatto. Bravi. Complimenti vivissimi. Al Tour fanno a gara a far entrare tutti, a rendere gli appassionati parte integrante della grande festa della più importante manifestazione ciclistica mondiale, e noi che siamo alla disperata ricerca di contatto umano, teniamo i nostri appassionati ai margini del villaggio del Giro. Esattamente il contrario di quello che fanno in Francia, ma noi – tanto geniali e wow – ovviamente non abbiamo da imparare niente da nessuno.
amici , vi chiedo : secondo Voi al tour i corridori si sarebbero comportati nello stesso modo ? Ricordiamoci che al tour si correrà sul pavè della Roubaix , sarà meno pericoloso ?
Villaggio di PARTENZA. 4.
13 maggio 2014 19:04sbrinzoblu
splendida analisi della distanza che chi governa il ciclismo ha messo tra i campioni e i tifosi, per questo non è più lo sport nazional popolare. bisogna aprire le porte e attrarre i tifosi, non respingerli dietro transenne di 3 metri! buttadentro, non buttafuori.
Martinello/ Stagi
13 maggio 2014 19:14Partanna
Voto 9
Mah!!!!
13 maggio 2014 19:21Bastiano
Mettere d'accordo i partecipanti ad una seigiorni oppure ad un circuito ad inviti è molto facile, farlo con 200 corridori che scoprono in gara che non ci sono le condizioni minime di sicurezza, mi sembra tutt'altra cosa!
Se in 3 km di corsa è successo quello che abbiamo visto, anche uno che di ciclismo non ne mastica, può facilmente comprendere che non facendo gara, si è evitato di distruggere il Giro alla prima tappa italiana.
Mi dispiace ma, questa volta sto con i ciclisti.
Ci vuole buon senso
13 maggio 2014 19:26Per89
é da un po' che non scrivo su questo forum per varie ragioni, ma oggi non riesco a stare zitto. Come si fa a dire che quello che è successo oggi era tutto eccessivo? come si fa a dire che i corridori hanno fatto i capricci? A me sembra che la decisione presa dall'organizzazione sia stata corretta hanno fatto 6km di gara vera ed è caduto metà gruppo, quindi stiamo parlando di che cosa... Purtroppo le strade del sud quando piove sono come sapone, se lo spettacolo sono le cadute oltre a disegnare i finali così tecnici buttiamoci un po' d'olio....
Suggerimento
13 maggio 2014 20:32FrancoPersico
Sig. Stagi, si prenda una sana e rilassante vacanza... si porti col lei il Sig. Cristiano Gatti. L'auto ce l'avete per partire e approdare ad altre mete. Buona serata.
Franco Persico (IM)
Bastiano
13 maggio 2014 20:56Line
sto con te …pensate se cadeva qualcuno di classifica !! chi ci perde il Giro SIGNORI miei
criticoni da poltrona
13 maggio 2014 21:19enricocasi
per tuuti quelli che stanno sedudi sulla poltrona, e che non sanno cosa significa finire per terra sull'asfalto, è facile criticare.
al tour
14 maggio 2014 01:06filos71
Al tour successe più o meno la stessa cosa, con Cancellara che faceva il vigile e Chavanel andava a vincere a Liege...
asfalto nuovo!!!
14 maggio 2014 10:36snorche
le strade se sono pericolose per una tappa del giro d'italia lo sono pure per le persone che le percorrono tutti i giorni con le loro auto, scooter, o biciclette...quindi vanno riasfaltate...per soli 8 km!!!
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