PROFESSIONISTI | 13/03/2014 | 10:50 Cinque punti di sutura al volto, traumi assortiti e la bici letteralmente ridotta in pezzi. È il bilancio dell'incidente di cui è rimasto vittima ieri Ignazio Moser, figlio di Francesco e portacolori del Team Bmc.
Erano circa le 15 e il giovane ciclista stava rientrando a casa a conclusione di 160 chilometri di allenamento quando è stato travolto da un grosso scooter nella piazza di Gardolo. Ignazio è stato catapultato in aria come un fantoccio. «Per fortuna indossavo il casco - dice -. Sono caduto di faccia, ma posso dire di essere stato molto fortunato».
I ciclisti non li vede nessuno neanche i passanti....motociclisti, automobilisti?Tutti corrono, tutti al cellulare, qundo esco in bicicletta spero sempre di ritornare a casa!!!! ci vogliono pene severissime!!!!
Pronta guarigione
13 marzo 2014 12:37Melampo
Tempo fa ho ritwittato un tweet di Richie Porte che proponeva una legge in cui preveda l'obbligo di tenere una distanza laterale minima di un metro in tutta la fase di sorpasso di un ciclista. In ogni caso, visto il numero esorbitante di persone che guidano con il cellulare all'orecchio e quant'altro, non sarebbero da applicare le leggi che già ci sono? Un augurio di pronta guarigione al giovane atleta.
13 marzo 2014 12:43elmetto
Spero in una veloce guarigione, ma è dilettante o Professionista?
Poveri ciclisti
13 marzo 2014 20:15ertymau
Uso la bici per sport e per andare al lavoro, E UN RISCHIO QUOTIDIANO !
siamo allo sbando , agli automobilisti e concesso tutto, anche di ammazzare e poi fuggire
Maurizio
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