SIDI. È festa grande dal Medio Oriente al Portogallo
TECNICA | 25/02/2014 | 09:13 I colori Sidi Sport brillano dal medio oriente alle coste dell’oceano atlantico passando per la Francia e la Spagna. Come sempre il merito è degli straordinari campioni della scuderia Sidi che ancora una volta in sella alle loro bici si sono resi protagonisti di grandi imprese.
Al Tour of Oman è già stato tempo di vedere scintille tra i big del ciclismo mondiale. A spuntarla alla fine è stato il re del Tour de France Chris Froome. Anche se siamo solo a inizio stagione l’inglese del Team Sky nella 5a tappa ha spianato le colline dell’Oman come fossero le mitiche salite della Grande Boucle. Al terzo posto troviamo un altro dei grandi targati Sidi, il colombiano e suo ex compagno di squadra Rigoberto Uran, quest’anno passato al team Omega Pharma Quick-Step. Con entrambi sul podio ci sono le calzature Wire il top della collezione Sidi per il ciclismo su strada. Le strade dell’Oman inoltre hanno regalato la prima gioia stagionale anche a Peter Sagan, e alla sua Cannondale Pro Cycling, che ha messo tutti in fila allo sprint nella 4a tappa.
Sidi Wire che ritroviamo sul gradino più alto del podio anche in Portogallo alla Volta ao Algarve dove la vittoria è andata a Michal Kwiatkowski. Nella classifica finale della breve corsa a tappe portoghese il campione polacco del team Omega Pharma Quick-Step ha messo in fila due pezzi grossi come Alberto Contador, secondo, ma soprattutto il padrone di casa e campione del mondo Alberto Rui Costa. Rui Costa che come sempre porta l’iride di campione del mondo anche sulle sue Sidi Wire, le calzature che accompagnano tutti i corridori della corazzata Lampre-Merida. Kwiat ha costruito il suo successo vincendo la seconda tappa e replicando nella terza tappa, una crono di 13.6 km. Vittoria di Sidi anche nella prima frazione con Sacha Modolo (Lampre-Merida).
Non dimentichiamo poi la Ruta del Sol in Andalusia con Sidi protagonista grazie alla vittoria in volata nella tappa conclusiva dell’olandese Moreno Hofland (Belkin) e al secondo posto nella classifica finale dell’australiano del Team Sky Richie Porte. E infine la vittoria del colombiano Carlos Alberto Betancur (Ag2r La Mondiale) al Tour du Haut Var.
Settimana scorsa Giorgia Monguzzi ha raccontato sul sito un evento speciale che ha visto protagonista Lorenzo Fortunato e la sua maglia azzurra al Museo del Ghisallo. Nell'occasione, la nostra inviata ha intervistato lo scalatore bolognese della XDS Astana per approfondire...
Mirko Bozzola ha tagliato il traguardo di Cantù praticamente incredulo, un terzo posto che vale d’oro e soprattutto gli dà una carica incredibile. Ad aspettarlo dopo l’arrivo, insieme allo staff della S.C. Padovani ci sono Paolo ed Alessandro Guerciotti pieni...
Parla italiano la seconda tappa del Tour de Suisse, la Aarau - Schwarzsee di 177 km: a cogliere il successo è stato Vincenzo Albanese che ha regolato l’elvetico Fabio Christen della Q36.5 e il britannico Lewsi Askey della Groupama FDJ....
130 km di fuga, di cui oltre 60 in solitaria, oggi nella seconda tappa del Giro Next Gen Jonathan Vervenne ha fatto quella che può essere definita una piccola impresa. Il suo obiettivo era quello di vincere la cronometro individuale...
A partire dal 2026, il Critérium du Dauphiné assumerà un nuovo nome e diventerà Tour Auvergne-Rhône-Alpes, riflettendo il sostegno sempre crescente della Regione ospitante. La vibrante tavolozza di paesaggi della regione Auvergne-Rhône-Alpes ha portato la gara a un livello completamente...
Con il trionfo ottenuto nell’edizione 2025, Tadej Pogacar è diventato il 52° ciclista a scrivere il proprio nome nell'albo d'oro del Giro del Delfinato, il terzo capace di firmare il massimo risultato vestendo la maglia iridata dopo i francesi Louison...
Nella seconda tappa del Giro Next Gen, la Rho Fiera / Cantù di 146 chilometri, fa festa il belga Jonathan Vervenne. Il 22enne della Soudal Quick-Step Devo Team ha tagliato il traguado della cittadina brianzola con 30" di vantaggio su Aubin...
È sembrato quasi (ma è solo una suggestione, certo!) che, lassù tra i cieli, qualcuno seguisse il pedalare di Fabio, ne ascoltasse i battiti cardiaci, si preoccupasse per la sua fatica… E riempisse quindi d’aria i polmoni per soffiare via...
Al termine del Giro del Delfinato Jonas Vingegaard torna a casa con una medaglia d’argento al collo. Non era questo il risultato che voleva, ma al momento, il campione danese si sente soddisfatto. «Non è una cosa di cui essere particolarmente...
E ci frega di brutto, al primo squillo del telefono, noi che volevamo uscirgli di ruota sulla destra per batterlo allo sprint e rimembrare soavi dell'epopea sua e dei radiosi 80 anni da compiere il 17 giugno, Eddy Merckx. «Complimenti...
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.