Ochoa, un venezuelano incanta il Team LPR

| 08/05/2006 | 00:00
Josè Ruyano aveva ragione: "Prendete Carlos, in Venezuela nessuno è forte come lui". Oggi, dopo cinque mesi di apprendistato ed un Giro di Romandia corso ad altissimi livelli, i tecnici del Team Lpr cominciano a crederci sul serio: "Il ciclismo europeo - dice - è molto diverso, ma nelle ultime gare ho capito che, quando la strada sale, posso stare con i migliori". Lui è Carlos Ochoa, 25enne ciclista venezuelano originario di Nirgua, a trecento chilometri da Caracas. Un venezuelano atipico, forte in salita, ma competitivo anche a cronometro: "In effetti - dice - non sono il classico scalatore sudamericano. Ho buone doti da passista e mi piace mettermi in luce anche su tracciati pianeggianti". Non sposato, ma padre di una bimba di tre anni, secondo di tre fratelli, Ochoa - in casa Lpr - è la rivelazione di questo primo scorcio di stagione: "Mi sono accorto subito - prosegue - che correre in Europa è molto diverso rispetto al Venezuela, perché qui il ritmo di gara è più alto e la componente tattica è molto più presente. Per questo, all'inizio, ho faticato un po'. Adesso, però, anche con l'aiuto dei tecnici, le cose vanno molto meglio, la condizione è buona e dunque, dopo tanta gavetta, credo sia giunto il momento di raccogliere i frutti di questi cinque mesi di durissimo lavoro. Al Romandia ho corso bene, ma onestamente, speravo di fare qualcosina in più". Il ciclismo italiano l'ha subito conquistato: "Alla Lpr ho trovato grande organizzazione - conclude - ma anche grande umanità. Lo staff tecnico e medico mi seguono con grande attenzione e, anche se a volte la famiglia mi manca, oggi sono sempre più convinto di aver fatto la scelta giusta. Questi primi mesi sono stati un po' la mia palestra, un periodo nel quale prendere confidenza con un mondo del tutto nuovo. Ma adesso mi sento più sicuro delle mie potenzialità e, dalle prossime gare, cercherò di far felici con i risultati tutte quelle persone che hanno creduto in me".
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