Addio a Rino Ridolfi, massaggiatore "iridato"

LUTTO | 01/02/2014 | 17:26
Un altro protagonista di quel ciclismo che non c’è più e che mai ritornerà, ci ha lasciati. Rino Ridolfi, meldolese, avrebbe compiuto 78 anni domani 3 febbraio, è mancato nelle prime ore di sabato, presso l’Ospedale di Forlimpopoli. Era gravemente malato da tre mesi.

Un uomo cordiale, sorridente e pragmatico, uno che se l’incontravi, non lo dimenticavi più. Rino era questo. Aveva un passato nobilissimo, da interprete eccellente di quelle figure che sono determinanti da quasi un secolo in uno sport duro e dispendioso come il ciclismo. Prima di dedicarsi, dal ’77, all’impresa di pompe funebri di famiglia, era stato infatti uno dei massaggiatori tra i più evidenti e preziosi del panorama ciclistico internazionale. Non ne parlava molto, perché era discreto e si lanciava nei copiosi ricordi accumulati in quattro lustri di carriera, solo quando lo meritava il caso. Iniziò nell’arte che rese miliare Biagio Cavanna nella seconda parte degli anni cinquanta, giungendo alla notorietà, massaggiando le potenti gambe del “Treno di Forlì”, Ercole Baldini: un campione a quattro ante, iridato nel 1958 a Reims, sempiterno nei ricordi e nelle narrazioni di Rino. Divenuto perno nel ruolo all’interno del mondo professionistico, Ridolfi si legò successivamente ad un altro che poi seppe conquistare il campionato mondiale su due ruote spinte a motore umano: Vittorio Adorni, campione mondiale nel 1968 ad Imola. Il terzo a regalargli una grande soddisfazione professionale, fu il vicentino Marino Basso (uno che è passato alla storia unicamente per il ruolo di sprinter, ma che al cospetto dei corridori odierni, sarebbe da annoverare fra i completi….), giunto all’iride nel 1972 a Gap. L’anno seguente, fu Felice Gimondi, alfiere storico del ciclismo italiano e nei primi dieci del mondo ogni tempo, a regalare a Rino Ridolfi la palma d’una peculiare funzione, vincendo i campionati mondiali su strada di Barcellona.

Per giustezza val la pena ricordare che i citati sono solo una parte dei campioni, che hanno incrociato la loro carriera con quella di Ridolfi.
Il grande massaggiatore meldolese, si ritirò dall’attività alla fine della stagione 1976. Ignis, Faema e Bianchi, le principali squadre, con le quali è stato professionalmente legato.

Il nuovo mestiere pèrò, non poteva cancellare in Rino l’amore verso le due ruote. Ed infatti, per un lustro, organizzò una corsa di cui tanto si sente mancanza, come il GP Meldola per dilettanti, che dedicò al compianto suo amico Loredano Flamigni. Una manifestazione che seppe divenire riferimento nazionale per la sua durezza (si doveva scalare cinque volte Rocca delle Camminate) e che fu teatro, nel ’91, di una delle più grandi imprese dilettantistiche di Marco Pantani. Ridolfi fu poi protagonista del ritorno in auge del Velo Club Meldola e fu per anni nel comitato provinciale della FCI. Con lui se ne va davvero un pezzo del mosaico indimenticabile del ciclismo. Già, perché quello di oggi, purtroppo, parla un linguaggio che solo un eufemismo può definire decadente. I funerali di Ridolfi, si terranno domattina, alle 10 (proprio il giorno del suo compleanno), con partenza dalla camera mortuaria della Casa di Riposo di Meldola, per raggiungere la chiesa San Francesco, dove sarà svolta la funzione funebre.

Maurizio Ricci
Copyright © TBW
COMMENTI
CIAO RINO!!!!!!!
1 febbraio 2014 18:56 glennpeter
Ciao Rino, Riposa in Pace. Sentite Condoglianze alla famiglia Ridolfi!!!!!!!!

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Incidente mortale a Taranto. A perdere la vita Stefano Principale, 20 anni, allievo maresciallo della Marina Militare e ciclista della Pro.Gi.T Team. Era alla guida di una moto che si è scontrata con un'automobile: con lui, un altro allievo della Marina,...


Javier Guillen è stato indubbiamente la persona più richiesta e cercata dai media in occasione della presentazione della Vuelta Espana 2026. Reduce da quella che lui stessa ha definito l’edizione “più difficile di sempre per lui”, il direttore della...


Cento chilometri cronometro a squadre, ovvero una specialità magica, elettrizzante. Esaltava le doti dei passisti e soprattutto nei primi Anni ’90 il medagliere ciclistico azzurro. Ai Campionati del Mondo di Stoccarda 1991 vinsero l’oro Flavio Anastasia, Luca Colombo, Gianfranco Contri...


A un anno dall’entrata in vigore della riforma del Codice della Strada, il bilancio è drammatico: 222 ciclisti hanno perso la vita. Una riforma che, nelle intenzioni del legislatore, avrebbe dovuto garantire maggiore sicurezza a chi pedala e che invece si...


Mutuo rispetto, spirito di collaborazione e valorizzazione del mestiere di raccontare lo sport. Nelle stanze della presidenza del Consiglio regionale della Lombardia, ieri mattina il Gruppo Lombardo Giornalisti Sportivi è stato ricevuto dalla Sottosegretaria a Sport e Giovani,  Federica Picchi, per festeggiare...


Un conto aperto con la Grande Boucle da regolare a freddo? Diciamo semmai che Eric Boyer proprio non digeriva l’abbandono a cinque tappe dalla conclusione del Tour 1995. Così, l’oggi sessantunenne che allora gareggiava nella nostra Polti, ha chiuso il...


E’ passato un anno da quando Eddy Merckx è caduto durante una passeggiata in bici e in questo 2025, che lo ha visto festeggiare i suoi 80 anni, sono stati molti i momenti di difficoltà. Tra alti e bassi il...


Maggio 2002. Il Giro d’Italia cominciava nei Paesi Bassi, a Groeningen. Avevo chiesto il permesso di tenere un “diario del gregario”, permesso accordato, purché fosse pubblicato non sul quotidiano cartaceo ma sul sito Internet, meglio - pensai – così rimarrà...


All’ospedale di Empoli dove era ricoverato da alcuni giorni, è morto Lorenzo Parenti, 75 anni, compiuti lo scorso 11 settembre. Il ciclismo ma anche altri settori del circondario empolese (per quasi 40 anni è stato dipendente in ruoli importanti della...


A due mesi esatti dalla conquista del titolo di Campioni d’Italia U23 nella cronometro a squadre, ottenuto superando team Continental e formazioni WorldTour, il Team Technipes #inEmiliaRomagna guarda già con grande motivazione alla stagione 2026, nel segno della continuità tecnica,...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024