A Simoni il Giro del Veneto, Illiano fermato per ematocrito alto

| 21/08/2004 | 00:00
Con una stoccata da autentico finisseur sferrata quando all'arrivo mancavano poco più di un chilometro e mezzo, e sfruttando a regola d'arte il gioco di squadra ordito da Leonardo Bertagnolli e Damiano Cunego, Gilberto Simoni si è aggiudicato oggi il Giro del Veneto. Alle sue spalle, staccato di una manciata di secondi, Matteo Tosatto, che ha regolato il gruppetto di testa che si era avvantaggiato con il trentino. Terzo Massimo Giunti. Protagonista sfortunato e' stato lo sloveno Dean Podgornik, della Tenax, in fuga per 180 chilometri, arrivato ad accumulare un margine di nove minuti, prima dimezzato a 80 chilometri dall'arrivo e quindi annullato. La formazione di Simoni ha egemonizzato soprattutto la fase finale della corsa, quando ha permesso al suo capitano di staccarsi a due chilometri dall'arrivo, dove e' giunto con un vantaggio di 8 secondi sul secondo arrivato, Matteo Tosatto della Fassa Bortolo. Percorso segnato dal maltempo, per tutti i 200 chilometri da percorrere tra Padova e Vicenza, passando da Breganze lungo la pedemontana vicentina, passando da Thiene per poi attraversare tutti i comuni sotto l'Altopiano di Asiago e ritorno ancora per Thiene e Breganze allungando lungo la dorsale berica per arrivare sul colli Euganei, salite impegnative. Da segnalare la caduta di Vladimir Belli che si e' ritirato dalla corsa. Una vittoria, quella del Giro del Veneto, a cui Simoni, trentino teneva particolarmente. «Sicuramente - risponde parlando con i giornalisti a fine gara - perche' il Giro del Veneto per me e' una corsa particolare, speciale, perche' i veneti mi hanno adottato ciclisticamente molto tempo fa quando correvo per la Supermercati Ficara». «A cinque chilometri dal traguardo - ha aggiunto Simoni - ho capito che facevano fatica a prendermi, allora ho aspettato il momento giusto e poi sono ripartito, dando il massimo. Non ci speravo, ma lo volevo con tutto il cuore». Ottimo gioco di squadra della Saeco, che segna forse l'arrivo della pace con Damiano Cunego. «Io credo che bisognera' far pace. Abbiamo corso bene, eravamo in tre, ci giocavamo questa carta di Cunego in volata, io ho voluto vincere senza far danni». Ed e' lo stesso vincitore del Giro d'Italia a manifestare ottimismo. «Io credo - ha detto alla fine Cunego - che comunque oggi abbiamo dimostrato un ottimo gioco di squadra. Dopo il Giro ci siamo chiariti subito, e molti hanno parlato su questa rivalita' che secondo me e' solo sul campo di battaglia, e basta. Gilberto oggi ha fatto una grandissima corsa, noi siamo stati vicini per tutta la gara oggi, poi lui ha avuto la meglio sul finale, allungando a due chilometri dall'arrivo. Ha colto una bellissima vittoria». Infine gli obiettivi futuri. «L'anno prossimo - ha affermato Simoni - voglio tentare sicuramente il Giro, ma soprattutto penso a Verona e anche a settembre voglio andare molto forte». Questa mattina sono stati anche effettuati 32 controlli ematici (Tenax, Selle Italia Colombia, Barloworld e Miche le squadre controllate, ndr), tutti OK meno Raffaele Illiano che è stato fermato . Questo l'ordine d'arrivo del Giro del Veneto 2004: 1. Gilberto SIMONI (Ita, Saeco) km 206 in 5h28’22", media 37,641 km/h; 2. Matteo Tosatto (Ita, Fassa Bortolo) a 13" 3. Massimo Giunti (Ita, Domina Vacanze);4. Cunego (Ita); 5. Pellizotti (Ita); 6. Nocentini (Ita); 7. Mazzanti (Ita); 8. Tiralongo (Ita); 9. Bertagnolli (Ita); 10. Noè (Ita);11. Caucchioli (Ita) a 45"; 12. Facci (Ita); 13. Simeoni (Ita); 14. Golcer (Slo); 15. R. Marzoli (Ita) a 58"; 16. Moletta (Ita); 17. Bellotti (Ita); 18. Davis (Aus); 19. Lanfranchi (Ita); 20. Cox (Saf); 21. Sella (Ita); 22. Pietropolli (Ita); 23. Gili (Ita); 24. Muto (Ita); 25. Kannemeyer (Saf); 26. Pugaci (Mol); 27. Miholievic (Cro); 28. Sgambelluri (Ita); 29. Iannetti (Ita); 30. Kobzarenko (Ucr); 31. Tonetti (Ita); 32. Jones (Zim); 33. A. Masciarelli (Ita); 34. Tonkov (Rus); 35. Niemec (Pol) a 4’59". Partiti 108, arrivati 71, ritirati 37.
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