FCI | 30/01/2014 | 19:04 Il CT Davide Cassani, parteciperà al Corso di Formazione per Tecnico Istruttore Categorie Giovanili T1 organizzato a Imola (BO). Sabato 1 e domenica 2 febbraio ed il week-end successivo, presso l’Hotel “Il Maglio” di Imola, Davide Cassani prenderà parte alle sessioni di lavoro programmate per l’abilitazione di Direttore Sportivo di 1° Livello. Inizia così il percorso di formazione e di aggiornamento, per il neo CT che si dice entusiasta di tornare a …scuola e che, obbligatoriamente e attraverso una programmazione, dovrà poi acquisire l’abilitazione a Direttore Sportivo di 2° e di 3° livello.
Nello specifico, il Centro Studi per il rilascio dell’abilitazione T1 ha programmato 36 ore di formazione, teorica e pratica, distribuite in tre week-end con una sessione di esami conclusivi. Un format condiviso con tutte le arterie federali presenti sul territorio nazionale per agevolare i partecipanti.
Il CT Cassani parteciperà alle prime due sessioni di lavoro curate dai docenti Diego Bragato, Maurizio Milanesi e Francesca Andina , oltre a Luigi Lucchesi (istruttore settore sicurezza), Federica Mazza (psicologa), Patrizia Pietra (istruttore giudici di gara) che approfondiranno vari argomenti: le nuove normative di riferimento ed il regolamento tecnico, il ruolo del Direttore Sportivo nella categoria, la sicurezza in corsa, l’attività generale nei giovanissimi.
A nessuno o solo a qualche privilegiato viene assegnato un lavoro senza che ne abbia i titoli. Per qualunque persona occorrerebbero almeno 2 anni per arrivare ad avere tutte le abilitazioni per diventare CT ma forse per ricoprire questo ruolo occorrono solo le amicizie e non certo la preparazione e/o i titoli . Credo che Cassani fra la RAI, l'Almanacco , la Scuola di ciclismo per cicloturisti, e i tanti altri 1000 impegni che prende non sia proprio la persona più giusta....... ma va bene al Palazzo
in riferimento al primo commento: Mancanza di titoli?...
31 gennaio 2014 11:11Walterone
… ma gli oltre 40anni di ciclismo vissuti ad alto livello e suddivisi tra gare, grandi giri, campionati, maglie azzurre, esperienze a 360° in “all the world”, profonda conoscenza del ciclismo (dalle radici al moderno), back stage, etica, educazione, relazione e quant’altro in che banco di scuola “te li danno”? Quanto sudore, impegno ed abnegazione servono per essere un “privilegiato”?
C’è bisogno di un timbro su di un foglio A4 per certificare indiscusse competenze professionali e valore? – un salutone a tutti, Walter Brambilla
walterone hai ragione ma...
31 gennaio 2014 13:06viga
hai ragione walterone sulle indiscusse competenze di cassani ...nessuno le mette in dubbio ma al giorno d'oggi troppa gente si spaccia per direttori sportivi, fisioterapisti, psicologi sportivi, giornalisti... e chi piu' ne a ne metta....e' vero le competenze sono importanti ma anche i requisiti sono fondamentali, da li si parte, e io penso che CASSANI questo corso lo fa' solo per dimostrare questo e dimostra con umilta' di essere un grande....poi dovresti essere tu il primo ad essere fiero di cio' adesso ci sono giornalisti in giro senza essere laureati ma solo raccomandati e penso se leggi certe testate ciclistiche puoi desumere di quanti e quanteeee ce ne sono cordialmente ciaoo
31 gennaio 2014 13:31enrico
il regolamento lo impone a prescindere di quanto tu sia bravo, e Davide lo è, mi chiedo invece perchè il consiglio Federale non modifica questa regola per quanto riguarda il ct? visto che è una questione Politica e decide solamente il Presidente. Forza Davide
enricooo
31 gennaio 2014 13:58viga
enrico mi pare non sia obbligatorio se sei ex prof...cordialmente
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