PROFESSIONISTI | 14/01/2014 | 08:56
Una rimpatriata e un brindisi beneaugurante alla stagione del team Androni Venezuela: una rimpatriata piena di emozioni, quella che ha avuto come protagonista Marco Bellini ieri ad Arona.
«Questa non è solo una squadra, è una vera famiglia ed è questo il segreto che si nasconde dietro tutti i successi e i grandi risultati ottenuti in questi anni».
Ma cosa fa oggi Marco Bellini?
«Mi occupo di vini e della mia azienda agricola, La Prevostura (
www.laprevostura.it). Sorge a Lessona, mei pressi di Biella».
Come mai dal ciclismo al vino?
«Questo è sempre stato il mio sogno: già nel 2001 avevo acquistato i terreni, poi nel 2005 abbiamo iniziato gli impianti e nel 2009 abbiamo prodotto la prima bottiglia. L’azienda ha cominciato subito a crescere e a fine 2010 ho dovuto fare una scelta di campo: l’azienda aveva bisogno di me e così ho lasciato il ciclismo. Oggi produciamo tre vini rossi - Lessona, Muntaco e Giuinot (giovanotto in dialetto biellese) - e lavoriamo soprattutto con l’estero».
Nostalgia per il mondo del ciclismo?
«No, non per l’ambiente. La nostalgia è per la mancanza del contatto continuo con questa squadra, con gli uomini che la compongono, con gli amici che ho qui. Li seguo sempre, conosco tutti i loro risultati e faccio il tifo per loro. E sono sempre pronto per un brindisi insieme...».
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