Cunego a Plan de Corones: salita davvero impressionante
| 27/04/2006 | 00:00 Damiano Cunego è andato oggi alla scoperta della salita di Plan de Corones, dove si concluderà la diciassettesima tappa del Giro. Ed è rimasto impressionato. Ma andiamo con ordine.
Cunego è partito in bici da Bolzano dopo aver assistito alla presentazione ufficiale della tappa, tenutasi allo Sheraton Hotel. Con lui i fidati gregari Marzio Bruseghin e Paolo Tiralongo ed il giovane scalatore Morris Possoni, che però non farà il Giro. I quattro hanno affrontato il Passo delle Erbe poi la pioggia li ha costretti a salire in ammiraglia. In macchina hanno poi salito il Furcia giungendo fino all’inizio del tratto sin sterrato di Plan de Corones. La neve (la stagione sciistica si è chiusa domenica) rende ancora impraticabile la strada, così gli uomini Lampre sono saliti a bordo di due gatti delle nevi raggiungendo il traguardo.
Con loro c’era anche Davide Cassani, impegnato nella realizzazione dei filmati che illustreranno per RaiSport il percorso del Giro.
«È una salita che mi ha davvero impressionato - spiega Damiano Cunego una volta rientrato a valle - e speriamo che non piova, altrimenti... Sarà importante anche la fortuna: chi mette piede a terra, è fregato. Comunque è una salita che mi si addice e che mi piace, anche se “il botto” più che noi corridori lo faranno gli organizzatori. Credo che questa e quella del Mortirolo saranno le due tappe che decideranno il giro d’Italia. Gli avversari? Sono parecchi ma c’è Basso su tutti. Io comunque conto di andare più forte che nel 2004 quando ho vinto e dalla mia ho anche una squadra veramente forte, che io ritengo almeno pari alla CSC».
Decisamente impressionato anche Marzio Bruiseghin: «Credo che Plan de Corones vada oltre il ciclismo. È una salita veramente molto molto dura».
Per affrontare la quale il meccanico della Lampre Enrico Pengo sarà costretto a montare il rapporto più piccolo a sua disposizione - il 34 x 29 - e aggiunge stupito «sperando che basti».
Da parte sua Beppe Martinelli aggiunge: «Secondo me su questa salita si decide il Giro d’Italia, anche perché rispetto al Colle delle Finestre, che pure era duro, non c’è possibilità di recupero, visto che più si sale più la salita diventa dura. Quanto al Giro, io penso che sia Basso il favorito numero uno. Previsioni? Mi piacerebbe concludere la cronometro di Pontedera con Damiano staccato di tre minuti e mezzo da Basso per poi attaccare sul nostro terreno preferito, la salita. Ma non aspettatevi una gara tranquilla: ci saranno imboscate, altroché se ci saranno...».
Infine il parere di Davide Cassani: «NJon è una salita, è... una pista da sci. Sarà importante non fare accelerazioni perché poi si pagano, si salverà chi riuscirà subito a trovare un buon ritmo e a mantenerlo. Se uno esagera, poi corre il rischio di scoppiare...».
Valerio Zeccato
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