OSCAR. Elisa Balsamo, la pianista che va forte

TUTTOBICI | 05/11/2013 | 09:28
Dopo gli Esordienti, sul palco della Gran Guardia sarà la volta degli Allievi con la promettente Elisa Balsamo che si è aggiudicata l'Oscar tuttoBICI Gran Premio COGESER in palio per la miglior Allieva del 2013. Nata a Cuneo il 27 febbraio 1998, milita nello Sport Club Vigor e nella stagione appena conclusa si è laureata campionessa italiana sia su strada che in pista, nella specialità della velocità. Tra i suoi sette successi in linea del 2013 può vantare anche il titolo regionale piemontese e la prestigiosa Cesano-Ghisallo. Scopriamo questa ragazzina dalle mille risorse.

L'Oscar tuttoBICI sarà la ciliegina sulla torta della tua annata fantastica. «Dici bene, la conclusione perfetta a una stagione che ha superato le mie più rosee aspettative e di cui conserverò per sempre le forti emozioni vissute ai tricolori. Sono molto contenta di essere tra i premiati della Notte degli Oscar tuttoBICI perché si tratta di una serata prestigiosa, che verrà trasmessa in tv e avrà come protagonisti tanti grandi atleti».


A che età hai scoperto la bicicletta? «Da bambina perché i miei genitori sono entrambi molto appassionati, tanto che oggi sono anche i miei preparatori. Mamma Silvia non ha mai gareggiato ma usa tanto la bicicletta, mentre papà Sergio ha praticato ciclismo fino alla categoria dilettanti. Da giovanissima ho disputato solo qualche corsa perché ero attirata da altri sport, nuoto e sci in primis. Da esordiente ho scelto di concentrarmi sul ciclismo perché regala emozioni uniche, comporta molti sacrifici che vengono ripagati non solo dalle vittorie, ma anche dalle esperienze fantastiche che ti da modo di vivere, le persone con cui ti fa legare amicizia e i preziosi valori che insegna».


Oltre a pedalare che fai nella vita? «Frequento a Cuneo il 2° anno del Liceo Classico e il conservatorio, suono il piano. Se dovessi scegliere tra la musica e il ciclismo sarei davvero in difficoltà perché amo entrambe queste attività a cui dedico tutta me stessa. Sono due mondi diversi ma entrambi mi piacciano. Spero di conciliare entrambe le cose il più a lungo possibile e, nel dubbio, mi concentro sugli studi così che quando sarà il momento di trovare un lavoro possa avere più scelte davanti a me. Il mio grande sogno è viaggiare e conoscere nuove culture, sia che accada pedalando o tenendo concerti in giro per il mondo, spero di realizzarlo».

Hai un campione di riferimento? «Stimo molto Alex Zanardi, ammiro la sua forza. Penso che se a me fosse successo un incidente come il suo e mi fossi ritrovata con entrambe le gambe amputate non avrei avuto la forza di ricominciare che ha dimostrato lui».

Chi ti accompagnerà a Verona? «Nonno Davide, che è il mio più grande tifoso, la mamma e il presidente della mia squadra Claudio Mattio. Papà purtroppo ha un impegno di lavoro, ma sono certa farà di tutto per avere vicino una tv accesa su Raisport2». 

Giulia De Maio

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