PROFESSIONISTI | 17/10/2013 | 08:18 La tua carta d’identità. «Nato a Desenzano del Garda il 10 settembre 1988, residente a Manerba del Garda, sempre in provincia di Brescia, di professione ciclista». Di che tipo? «Velocista, almeno una volta riuscivo a vincere allo sprint. Ora ci provo. Quest’anno ho potuto disputare solo gare impegnative, non adatte alle mie caratteristiche». Vivi in famiglia? «Sì, con mamma Mariangela, papà Giorgio e mia sorella minore Michela». Interessi extraciclistici? «Quando sono a casa mi piace stare in compagnia degli amici e, visto che ho la fortuna di abitare vicino al lago, ci vado spessissimo, rigorosamente in Vespa». In sella da? «Da quando ero allievo 1° anno. Mio padre ha corso in bici fino alla categoria dilettanti e mi ha trasmesso la sua passione per le due ruote. La mia prima corsa non la ricordo proprio, la prima bici invece sì. Ereditata da papà, vecchiotta». Le tue caratteristiche? «Sono un corridore molto determinato, ma allo stesso modo se non raggiungo gli obiettivi che mi prefisso mi abbatto facilmente. I miei numeri: 171 cm per 78 kg». Chi ti supporta per quanto riguarda il tuo lavoro? «Su tutti la mia famiglia e gli amici. Per dove sono arrivato devo molto anche alle squadre in cui sono cresciuto, in particolare alla Delio Gallina e al team Casati Named». Se non avessi fatto il ciclista? «Sarei andato a fare il piastrellista con papà». Cosa hai studiato? «Elettronica all’ITIS. Non perché fossi particolarmente appassionato di computer, non sono mai andato tanto d’accordo con gli studi». Mito ciclistico? «Beh, Marco Pantani è il campione di tutti, il più grande, con una storia che non può lasciare indifferenti. Detto ciò non sono uno che si ispira a qualcuno in particolare, mi limito a fare il meglio che posso». Macchina o moto? «Moooto (leggasi con pronuncia bresciana, ndr)». Birra o vino? «Birra e vino (ride, ndr)». Pizza o sushi? «Pizza di sicuro». Giro d’Italia o Tour de France? «Giro! Credo che parteciparvi sia il sogno di tutti i corridori italiani». Hai animali domestici? «Sì. Il cane che senti abbaiare, si chiama Black». Sogno nel cassetto? «Conquistare una tappa al Giro o la Milano-Sanremo, la classica a cui ambiscono tutti i velocisti, ed essere felice nella vita». Secondo anno alla Utensilnord, due vittore. Soddisfatto? «Abbastanza, le due tappe alla Vuelta a Colombia la scorsa stagione mi hanno dato fiducia al debutto tra i big, ma quest’anno avrei voluto ottenere di più per dimostrare il mio valore. Purtroppo, per problemi economici della squadra e del movimento in generale abbiamo potuto partecipare a un calendario ristretto». L’anno prossimo? «Non so se cambierò squadra o meno, non ho ancora preso una decisione. Proposte concrete non ne ho ricevute, solo tante parole. Spero che i sacrifici che sto affrontando prima o poi paghino». Chi è il tuo compagno di stanza abituale? «In genere Alessandro Mazzi». E di allenamento? «Sul lago c’è un bel gruppetto di professionisti composto da Roberto Ferrari, Sonny Colbrelli, Patrick Facchini e Marco Frapporti, a cui si aggrega sempre qualche amatore della zona». Che musica ascolti? «Mi piace molto Vasco Rossi, ma niente musica in allenamento». Hai piercing o tatuaggi? «No, sono come mamma mi ha fatto». Cosa sognavi di diventare da bambino? «Giocavo a pallone, quindi mi immaginavo calciatore. Poi ho scoperto la bici e cambiato programma, non me ne sono pentito per niente». E ora guardando al futuro come ti vedi? «A breve mi vedo impegnato nelle prove del calendario italiano di fine stagione. Non so quante volate ci saranno, ma cercherò di portare a casa qualcosa. Per il resto, di questi tempi non è semplice fare progetti a lungo termine. Vorrei rimanere in questo ambiente il più a lungo possibile perchè lo sento mio, ma mal che vada andrò a lavorare con papà».
Il campione del mondo Mathieu van der Poel domenica sarà al via della Liegi-Bastogne-Liegi per la seconda volta nella sua carriera. L’olandese non si considera un favorito per la vittoria e, dopo aver passato qualche giorno in Spagna per recuperare,...
Ha tirato per buona parte della salita finale, ma ciò non gli ha impedito di sprintare per la vittoria sul traguardo di Levico Terme. Aurélien Paret-Peintre ha vinto la tappa finale del Tour of the Alps 2024, centrando la sua...
Il norvegese Kristoff Orn ha vinto oggi a Siena la seconda tappa di Eroica Juniores – Coppa delle Nazioni 2024, da Cinigiano (GR) a Siena di 108 chilometri. Il norvegese ha battuto sul traguardo di Piazza del Campo lo spagnolo...
Vittoria per Davide Toneatti in Serbia. Il friulano, della Astana Qazaqstan Development, ha conquistato la seconda tappa della Belgrade Banjaluka (Zvornik - Vlasenica) in svolgimento in Serbia. A tagliare per primo il traguardo è stato l'olandese Jerome Meijers, della Victoria Sport, poi squalificato...
Vittoria straniera anche nella quinta e ultima tappa del Tour of the Alps 2024, la Levico Terme - Levico Terme di 118 km: a regolare nettamente in volata il gruppetto dei migliori è stato Aurelien Paret-Peintre della Decathlon AG2r la...
Una volata regale, in salita. Una dimostrazione di forza per vincere la prima tappa del Giro Mediterraneo in Rosa e conquistare la maglia amaranto, simbolo della leadership in classifica. Festa grande per Giada Borghesi, 22enne della Btc City Ljubljana Zhiraf,...
Giulio Ciccone finalmente vede la luce in fondo al tunnel. Due mesi fa è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per rimuovere una ciste perineale e, fortunatamente, il suo recupero procede senza intoppi e senza intoppi. Il Re delle Montagne...
Stilato il nuovo calendario della Coppa del Mondo di Ciclocross 2024-2025. La novità è rappresentata dalla prova in Italia che si svolgerà a Oristano, in Sardegna, in data 8 dicembre 2024 e andrà quindi a sostiture Val di Sole. Dodici...
Il messaggio che arriva dal Tour of the Alps, una volta di più, è diretto a chi la bici la pratica per diletto, per sport, per passione. Indossate il casco perché il casco può salvare la vita: come accaduto alla...
È una storia che viene scritta dal 1997 sulle strade della Francia e del mondo. Una storia di coesione, sudore, superamento di se stessi, aiuto reciproco ed emozioni forti. Da 27 anni, Cofidis è protagonista chiave nel ciclismo mondiale. Cofidis,...
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.