| 11/08/2004 | 00:00 Vola, la giovane Italia del ciclismo. Dopo aver applaudito ieri Damiano Cunego, oggi è stato Emanuele Sella ad infiammare gli appassionati e a conquistare, al primo anno nella massima categoria, il suo secondo successo da professionista.
All'attacco fin dal mattino, Sella ha contribuito con altri temerarei a spezzare i sogni dei velocisti, attesi al trionfo. In una giornata calda e soprattutto umida, la salita di Loreto si è rivelata ostacolo insormontabile per molti atleti e ha lanciato all'attacco un gruppetto di nove uomini: Glomser e Petrov della saeco, Murro e Muto della Miche, Sella della Panaria, Mervar della Formaggi Fiavè, Ginestri della Tenax, Miorin della De Nardi e Kuchinski della Amore&Vita. La loro azione ha in pratica deciso la corsa.
Nel finale, in un turbinio di scatti e controscatti, è stato Sella ad azzeccare l'azione giusta: il suo attacco ai tre chilometri dal traguardo è stato secco, la sua pedalata potente anche in pianura, il suo triondfo soliario decisamente meritato.
«Ci tenevo a far bene perché ieri ho dormito un po' nel momento decisivo - ha detto sul podio il giovane vicentino - mentre oggi ho sempre corso davanti e credo di aver vinto con merito. Voglio dedicare questo successo alla mia fidanzata Luisa, che ha avuto qualchje problema, e ora spero di riuscire ad essere protagonista in questo finale di stagione».
Sella ha vinto con la solita fantasia creativa che non t'aspetti da un corridore 'normale', ma che nel suo caso puo' diventare una piacevole abitudine: vittorie quindi che restano, e che vengono rafforzate nel dopo corsa, perche' il ragazzo puo' cosi' permettersi un altro sogno: ''Mi candido per il Mondiale di Verona, e non fa niente che sono un neoprofessionista: anche Ivan Basso da neo pro fece il Mondiale di Verona nel 1999. Spero che Ballerini si accorga di me''.
Il tipo non e' male, ed ha una simpaticissima faccia tosta. Non si sente rivale di Cunego, ammette candidamente. Eppure nel ciclismo qualcosa si muove: negli ultimi due mesi, dalla vittoria di Pozzato e Basso al Tour, dal ritorno del giorno prima a Castelfidardo del vincitore del Giro 2004, e la conferma di Sella nelle Marche, il ciclismo italiano sta mettendo in mostra volti nuovi, speranze assolute, certezze rassicuranti.
''Complimenti a Sella - ha ribadito Damiano Cunego - E' uno di quei corridori che ti emozionano, che non hanno paura di andare in fuga al chilometro zero, che piacciono alla gente'', e detto da quel furbacchione emergente di Cunego, c'e' da sperare che i ventenni restino tali per lungo tempo
Nell'ordine d'arrivo, alle spalle di sella, sono giunti alla spicciolata, Mervar, Glomser, Murro, Ginestri e Kuchinsky.
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