Savio: l'Uci ci impone di far correre Reda

ANDRONI | 07/09/2013 | 11:19
Il 13 marzo avevamo fermato il corridore Francesco Reda a tutela della sua salute, lo avevamo successivamente reintegrato e poi sospeso il 21 giugno in quanto la Unione Ciclistica Internazionale aveva richiesto alla Federazione Ciclistica Italiana l’apertura di una procedura disciplinare nei sui confronti per potenziale violazione del regolamento antidoping.

Anche se sospeso l’atleta ha continuato a ricevere regolarmente il salario mensile.

Ora la U.C.I. ci ha imposto di reintegrare il corridore, nonostante sia sempre aperta la procedura disciplinare nei suoi confronti. Ne prendiamo atto e, nel rispetto di una decisione, che riteniamo davvero singolare e che non condividiamo assolutamente, iscriveremo il corridore al Grand Prix de Fourmies in programma domenica 8 settembre.

Gianni Savio


COMMENTO

Le squadre devono controllare, vigilare, prevedere e prevenire e poi? E poi ognuno gioca allo scarica barile. Le squadre come quella di Gianni Savio, cercano di prevedere, vigilare e prevenire, ma poi basta che un corridore si rivolga al proprio avvocato e questo prenda carta penna e calamaio e il gioco e fatto: l’Uci si smarca. Di fronte alle carte bollate c’è poco da fare. Allora, cari amici, facciamo tutti un passo indietro. Basta codici etici, Movimenti per un ciclismo incredibile, surrogati o similari: basterebbe semplificare per reprimere. E nel dubbio, se non si hanno gli strumenti, si lascia fare. Perché è così. Oggi la vicenda Reda e un arbitrato imposto dall’UCI  (sono semplicemente geniali), mentre qualche giorno fa la questione dell’ape di Nibali, con molti media a scrivere che l’Uci non consentiva nessun medicamento. Scrive «Il Corriere della Sera»: «ieri Nibali ha gareggiato col volto gonfio come un pallone: un regalo dell’impatto con un'ape il giorno precedente. Il siciliano ha deciso di non usare una risolutiva pomata al cortisone (pur consentita in questo tipo di patologia dall'Uci) perché la sostanza è bandita dal Movimento per il Ciclismo Credibile cui la sua Astana aderisce». Due cose: la pomata al cortisone è consentita sia dall’Uci che dal MPCC (leggere il regolamento che pubblichiamo a margine*). Sono vietate capsule e infiltrazioni, a meno che eventuali infiltrazioni locali di corticosteroidi siano convalidate ed approvate dal responsabile sanitario del Team che, in ogni caso, dovrà prescrivere all’atleta OTTO giorni di riposo senza alcuna competizione: quindi per Nibali sarebbe stato impossibile. L’unica strada per lui percorribile era la pomata.

Ad ogni modo, anche questa storia, ci induce a tornare al punto di partenza: bisogna uscire dal labirinto dei Movimenti e dei codici etici. Esistono regolamenti, seguiamo questi. Quando c’è confusione è bene semplificare e intensificare: con chiarezza e trasparenza. Dei surrogati di giustizia non sappiamo che farcene. E l’Astana e chi come loro pensano di uscire da questo equivoco fanno solo bene. E bene, molto bene,  ha fatto chi non ha mai aderito.          p.a.s.


REGOLAMENTO MPCC

* Les AUT seront obligatoirement validées par le médecin responsable de l’équipe

Les infiltrations locales de corticoïdes seront obligatoirement validées par le médecin responsable de l’équipe, qui prescrira obligatoirement 8 jours minimum d’arrêt de travail et de compétition.

En cas de cortisolémie effondrée, le retour à la compétition se fera au moins après 8 jours de repos, sous réserve d’une prise de sang normale.

Les équipes membres informeront le MPCC dès la connaissance d’un contrôle positif de l’échantillon A.

Pour éviter le même jour, un double contrôle sanguin UCI et MPCC, les dispositions suivantes seront appliquées :
•    1er cas : toute l’équipe est contrôlée UCI, il n’y a pas de contrôle MPCC
•    2ème cas : en cas de contrôle partiel de l’UCI, le contrôle MPCC se fera uniquement sur les autres coureurs engagés.
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COMMENTI
Incredibile!
7 settembre 2013 12:32 LampoJet
Non ho parole! Il MPPC vieta l'uso di una pomata al cortisone per una puntura d'insetto e non spiega come si fa a fare i 54 di media in un a crono??

....."la mente è qualcosa di stupefacente...."

7 settembre 2013 14:42 limatore
integrarlo vuol dire convocarlo ad una gara..... non necessariamente a tutte. E il prossimo anno vediamo chi lo tessera. A febbraio "sgommava", ora si capisce come mai!

La solita UCI.
7 settembre 2013 15:52 valentissimo
Ma è possibile che l'UCI debba sempre mantenere un comportamento pilatesco e contro ogni buonsenso? Se poi un atleta esce positivo, di chi è la colpa? ............................Dei team ovviamente!!!!! E ci sarà sempre qualche represso su questo blog che avrà da ridire sul Gianni Savio della situazione!
Presidente Di Rocco, perchè non attivi il tuo carissimo Dr. Grauso per fargli fare questa indagine?

Calma calma
7 settembre 2013 16:40 venetacyclismo
Andate piano a sparare, sparare sui ragazzi è facile troppo facile, bisognerebbe sapere bene i fatti di tutti questa vicenda, poi potremo aprire una discussione, noi tutti siamo la maggior parte dei tifosi per la radiazione subito in fragranza, ma se cominciamo ad accusare e squalificare con le sole motivazioni e valutarle se veritiere o no , non mi sembra giusta, una commissione valuterà il tutto, no al doping ma attenti alla caccia alle streghe , potrebbe essere pericoloso .

Potrebbe...................
7 settembre 2013 17:51 gass53
é si.............Arrampicarsi sugli specchi spalmati di vasellina, può essere pericoloso davvero!!!

Quel gran genio dell'UCI
7 settembre 2013 18:38 sasa
Condivido parola per parola il commento, avrei scritto le stesse identiche cose se fossi stato bravo come i vostri giornalisti. Condivido soprattutto quando raccontate quello che riguarda il modo di fare dell'UCI che ha incaricato un suo genio per decidere in merito alla situazione Androni-Reda ed ecco cosa viene fuori. La federazione italiana non si pronuncia? Piena solidarietà a Savio, per quanto continua a fare dando credibilità al ciclismo. A voi di tuttobici dico semplicemente: Bravi e complimenti, dal commento che ho letto viene fuori che siete una delle poche voci ancora libere di un ciclismo sempre meno credibile perchè, come si dice?, il pesce puzza dalla testa...

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