LUNIGIANA. La regione Lazio trascinata da un'inerzia distruttiva

JUNIORES | 02/09/2013 | 11:25

In questi giorni in cui  vengono annunciate le rappresentative regionali che prenderanno parte al 39° Giro della Lunigiana,  gli atleti laziali, i loro direttori sportivi e i loro dirigenti devono ingoiare il boccone amaro della “non partecipazione” a quello che è da sempre considerato uno degli appuntamenti più importanti ed attesi della categoria juniores.


Un appuntamento che ogni Comitato Regionale, ogni società, ogni direttore sportivo e ogni ragazzo che svolgono attività nella categoria juniores cerchiano in rosso sul calendario agonistico.


Un appuntamento per il quale le squadre iniziano a lavorare da gennaio programmando allenamenti e gare, un appuntamento per il quale società e famiglie  spendono soldi per portare i ragazzi in ritiro in montagna durante l’estate per farli trovare al top della condizione agonistica in questo periodo, un appuntamento che porta i ragazzi alla ribalta internazionale e che può aprire loro le porte del ciclismo professionistico.

Il problema però è spiegare tutto questo ai Dirigenti del Comitato Regionale Lazio, perché quando telefoni per chiedere chiarimenti sulla mancata partecipazione ti senti rispondere: “e qual’ è il problema se un anno non andiamo?” e meschinamente ti motivano la scelta con il mancato rendimento dei ragazzi.

Ma quello che viene spontaneo chiedersi è come facciano a rendersi conto del rendimento dei ragazzi se i responsabili della struttura tecnica regionale non visionano neanche le gare che si svolgono sul territorio. Su sette gare fino ad oggi disputate nel Lazio si è avuta la presenza della struttura tecnica regionale solo a tre gare (24 marzo Memorial Falcone-Terracina (LT), 9 giugno Memorial Nardoni-Campionato Regionale-Latina, 16 giugno Memorial Cingolani-Ciampino (RM).

O forse pensano che corridori come Alessio Magon, Michael Capati, Andrea Cacciotti, Daniel Marcellusi (solo per citare quelli con il miglior rendimento) siano tesserati in un’altra regione?

Peggio ancora quando la scelta viene motivata dalla mancanza di fondi. Già perché questi solerti Dirigenti forse pensano che i soldi vadano da soli a bussare alle porte del Comitato Regionale e che non occorra invece adoperarsi nel miglior modo possibile, magari coinvolgendo anche le società interessate, per reperire le risorse che, si sa, in questo periodo non è facile trovare.

Niente di tutto questo. Il silenzio e l’inerzia più assoluta.

Ecco che allora lunedì mattina (26 agosto) le società preoccupate di questa “inerzia” da parte  di coloro che ne hanno il   dovere istituzionale, si mettono in moto, contattano direttamente gli organizzatori del Giro i quali sono ancora disponibili ad accettare l’iscrizione e in 24 ore si assicurano, gratuitamente, ammiraglia, camper, massaggiatore e meccanico  nonché la disponibilità finanziaria di un’azienda che copre le spese vive della trasferta.

Martedì mattina, di nuovo al telefono con il Presidente Antonio Pirone: ”Presidente abbiamo tutto, il Comitato Regionale non deve spendere un euro, ci dia la possibilità di partecipare, faccia l’iscrizione, per favore”.

La risposta del Presidente: ”Vi ringraziamo dell’interessamento, ci teniamo che i ragazzi facciano attività, ma per quest’anno abbiamo deciso così!”

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COMMENTI
bisogna essere obbiettivi!!!!
2 settembre 2013 13:40 TPXP
La struttura tecnica avrà le sue colpe, ma di questi tempi spendere dei soldi per portare una rappresentativa che rischia di non partire alla 2 tappa è chiedere troppo!
Poi parlate di preparazione, programmazione, altura!!! Ma sono professionisti o Junior? Ma Fatemi il piacere!!!

TPXP
2 settembre 2013 16:03 Fra74
Scusami, ma allora, al Giro dovrebbero presentarsi solo i vari Velasco, Fortunato, Trippi, Rota, Pacinotti, Carboni, insomma, solo coloro che sono al top della categoria?!? Boh, il tuo ragionamento mi pare illogico e pure poco sportivo: ora, è vero che andare per fare delle "brutte" figure non piace a nessuno, per carità, poi, non conosco bene la situazione della FCI Lazio, ma se è vero, che avrebbero trovato tutto questo senza alcun esborso per la Fci Laziale, perchè non andare?!? Poi, scusami di nuovo, ma Capati e Marcellusi hanno già vinto, quest'ultimo l'ho visto in diverse occasioni e pure nella vittoria di PRETOLA (PG), pertanto, sarebbe stata una esperienza importante e gratificante, poi, se vogliamo solo portare i ciclisti quando sono CAMPIONI di ITALIA è un altro conto...per me, la FCI Lazio, se le cose stessero così, non ci azzecca molto, speriamo chiarisca con un comunicato, ma ne dubito...
Francesco Conti-Jesi (AN).

P.S.: Ah, certo che se però la FCI LAZIO quest'anno si ritrovava un Laziale come Valerio Conti che spopolava nella categoria juniores...mi sà che ce lo avrebbero portato con i mezzi propri dei dirigenti della FCI...

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