PANTANI. McQuaid scrive alla famiglia: Marco non si tocca
UCI | 10/07/2013 | 17:41 Abbiamo ricevuto con grande piacere la seguente email dal presidente dell'Uci Pat McQuaid, il quale ha raccolto e condiviso la nostra istanza, avanzata nella lettera/diffida, inviata immediatamente dopo le voci provenienti dal Tour de France su nostro figlio Marco. Ve la inviamo perché possiate farne sulle vostre testate l'uso che ritenete più adatto. In fede, Tonina e Paolo Pantani Gentili signora e signor Pantani, desidero ringraziarvi personalmente per la vostra lettera del 1° luglio 2013. Come presidente dell'UCI, ma soprattutto come padre, posso solo immaginare quanto sia pesante la perdita di vostro figlio, il grande ciclista Marco Pantani. Capisco anche quanto sia importante per voi difendere la sua memoria e il suo nome. Se il nome di Marco Pantani dovesse emergere durante le attività del Senato della Repubblica francese, secondo le nostre informazioni non sussisterebbero motivi di compiere alcun passo. Infatti, poiché le analisi scientifiche svolte dal laboratorio francese nel 2004 non erano conformi agli standard tecnici per le analisi antidoping, tali risultati non possono essere accettati come prova in un contesto antidoping e pertanto non consentirebbero l'apertura di un procedimento disciplinare. Inoltre, non sono stati rispettati i principi dell'anonimato e del previo consenso alle analisi espresso dai ciclisti. Spero sinceramente che queste parole siano state di chiarimento e conforto e che sia possibile conservare la magnifica immagine e gli stupendi ricordi che abbiamo di Marco Pantani. Cordiali saluti Pat McQuaid
Almeno un atto dovuto. Comunque ricordo come già in passato avevo anticipato in un vecchio commento, le analisi avevano solo un autorizzazione da parte dei ciclisti alla condizione di test anonimi ai fini scentifici. Pertanto non è che fanno nessuno sconto, ma si stanno tutelando perchè potrebbe esserci il rovescio della medagli, con una grave denuncia per violazione della privacy ed ingente danno all'immagine da parte di coloro che fossero nominati.
Non capisco
10 luglio 2013 19:16Per89
Voglio provocare, ma che differenza ci sarebbe tra Armstrong, Ullrich, Riis, Jalabert e Pantani (sempre che sia nella famosa lista) i primi 4 sono i cattivi quindi possiamo toglierli il Tour e tutte le vittorie, mentre a Pantani no... L'amnistia o è valida per tutti o non è valida per nessuno!!!!! Voglio una persona che mi risponda che differenza tra l'uso di EPO di Pantani (sempre con il condizionale parlo ma il 23 di luglio lo scopriremo) e l'uso certo di EPO da parte di Armstrong, Ullrich e Riis....
Caro Mc Quaid
10 luglio 2013 19:18angelofrancini
30 giugno 2013
http://www.tuttobiciweb.it/index.php?page=news&cod=60132
Nell'articolo sopra indicato caro Pat sostenevi esattamente l'opposto.
Oggi hai cambiato idea. Dopo la lettera ricevuta dalla Mamma e dal Papa di Marco Pantani e rispondi parlando di garanzie?
Come lo sapevano noi che i risultati, dell'inchiesta del Senato francese, non potevano essere usati (per i motivi che oggi citi e che sono scritti nei regolamenti UCI), lo dovevi sapere anche tu e quindi avresti dovuto fare a meno di fare le dichiarazioni che hai rilasciato a fine giugno all'Equipe.
Quindi caro McQuaid questa è solo una mossa elettorale di cui dovresti vergognarti, ancor più della tua irregolare ed irricevibile candidatura alla presidenza dell'UCI.
10 luglio 2013 19:51foxmulder
Quest'uomo è fantastico. Mi ricorda un nostro Presidente del Consiglio che si accorgeva di aver detto una c@gata e poi diceva di essere stato frainteso. Questa retromarcia però è a mio avviso sintomatica del fatto che la famiglia sa qualcosa che l'UCI non vuol sapere. Che bel modo di onorare Marco sarebbe scoperchiare il calderone...
10 luglio 2013 20:30angelofrancini
a Per89 ed a Foxmulder
Sbagliate. Quei risultati non possono essere usati per nessuno: non vi sono buoni o cattivi! E' concesso pensarlo da tifosi: i risultati validi ai fini antidoping (quindi sportivi) sono quelli fatti dai controlli in corsa.
Quelli cui si riferisce il Senato francese, sono controlli che non possono essere usati (come dice oggi McQuaid) perché fatti in modo irregolare rispetto ai regolamenti vigenti.
La vergogna è perché lui cambia idea dopo soli 10 giorni circa!
A Foxmulder: perché vuoi cercare quello che non è?
Marco Pantani è stato fermato a Campiglio sulla base di una regola sulla tutela della salute. Non è mai stato dichiarato positivo perché in nessun controllo antidoping è risultato positivo.
Oggi è questo che vale. Il resto sono solo chiacchere: del Senato francese, di McQuaid....
Anch'io non capisco come Per89
10 luglio 2013 22:31Berto65
La stessa domanda di Per89 me la chiedo anch'io
10 luglio 2013 23:09nemecsek
Ed infatti Pantani non si dopava: erano solo cene eleganti.
non è difficile da capire
10 luglio 2013 23:25excalibur
a per89 e berto65: non è difficile da capire. a tutti i corridori che nonminate non è stato tolto nulla, nemmeno a riis che ha confessato, se non ad armstrong. che ha una differenza: su di lui hanno indagato negli stati uniti perché accusato di aver frodato, attraverso il doping, lo stato. se così non fosse stato, il ciclismo non avrebbe mai tolto nulla neanche al texano. la giustizia - o l'ingiustizia - in questo caso sono uguali per tutti e non solo per Pantani
X Excalibur
11 luglio 2013 09:55Per89
Lo so benissimo che dei quattro corridori nominati da me in precedenza solo ad Armstrong hanno tolto tutto violando i regolamenti WADA e UCI. Ti ricordo che a Riis volevano riprendersi la maglia gialla e toglierlo dall'albo d'oro del Tour, ma non hanno potuto farlo solo per una fatto legale, mentre dopo la confessione di Ullrich e la positività di Jalabert fatti molto più recenti molti hanno pensato di toglierli tutte le vittorie. Ed è vero che Pantani non è mai stato trovato positivo all'EPO, ma ricordo che il test dell'EPO venne introdotto nel 2000. Poi sono d'accordo con voi sul fatto che i francesi non erano autorizzati a conservare le urine, che nel 2004 era stata fatta una ricerca non hai fini dell'antidoping etc, etc... Provo a riformulare la domanda:" Perchè Pantani è intoccabile mentre gli altri no?" su altri corridori positivi se ne son dette di tutti i colori da parte di giornalisti, UCI (poi che sia una manovra politica o meno non lo so).
Quelle che sto facendo sono solo ipotesi e stiamo discutendo magari per niente visto che la lista io non la conosco e non credo siano solo chiacchere.
TUTTI DIMENTICANO
11 luglio 2013 11:15jaguar
A spararle grosse non ci vuole nulla..... ricordo a tutti che Pantani già a 15 anni spopolava in salita e dimostrava di essere un vero fenomeno...era notissimo per questo .......secondo certi si dopava anche allora?
Basta panzane
11 luglio 2013 14:09ruotone
Perché fino al 1998 erano tutti dopati allo stesso modo, mentre dopo il 1999 alcuni lo hanno fatto senza misura e controllo (in tutti i sensi) con la copertura dell'Uci.
La menzogna del doping giovanile di Pantani è stata smentita ed esclusa totalmente dall'esame autoptico del povero Marco che mostrava un midollo assolutamente integro, cosa incompatibile con pratiche del genere reiterate per anni.
Quindi leggetevi tutto l'enorme materiale pubblicato senza ripetere le bufale messe in giro ad arte, uso e consumo delle varie suocere del baffino, che tengono famiglia e devono vendere libri.
non ci sono buoni e cattivi
11 luglio 2013 14:45Rockins
...le prove non possono essere usate perchè non conformi ai regolamenti vigenti all'epoca di quando sono stati fatti i controlli. Se però uno dei coinvolti confessa allora è un altra storia. Pantani non si tocca perchè non può chiaramente confessare e le prove non si possono usare. Cavilli legali non certo differeza di trattamento solo per il suo nome.
11 luglio 2013 19:03angelofrancini
Non ci sono cavilli legali, non c'entra nulla il fatto che Marco Pantani sia morto.
Il Regolamento antidoping UCI, che segue il protocollo WADA e tutte le altre complicate regole in materia, prevede che i controlli in corsa disposti da organi diversi dall'UCI e dalle Federazioni nazionali se non sono fatti nel rispetto del regolamento UCI, sono privi di valore per l’applicazione delle sanzioni disciplinari stabilite dallo stesso regolamento antidoping UCI.
Ora è evidente che quei fatti non hanno alcun valore, perché ai corridori all'epoca "era stato richiesto il prelievo" per fini di studio scientifico.
Dopo quindici anni non è possibile cambiare la motivazione che ne ha permesso l'effettuazione.
E anche per il fatto che non vi è alcuna possibilità di effettuare le controanalisi.
Inoltre un ulteriore motivo discende dalla normativa stabilita anche dal Regolamento di giustizia della FCI che stabilisce che i reati sportivi, connessi a fatti legati a mancati rispetti della normativa antidoping, cadano in prescrizione dopo OTTO anni dalla data del reato.
Va infine ricordato che ad oggi, NESSUNA CONTESTAZIONE DI POSITIVITA’ DOPING, è stata contestata a Marco Pantani ed agli altri.
Diverso il caso di ARMSTRONG, per il fatto che lui è stato processato negli USA e che il reato sportivo, almeno per alcuni dei suoi ultimi Tour, non sia ancora PRESCRITTO: ci vuole però non la decisione del direttivo UCI, ma la dichiarazione di positività, che non gli può essere mossa sulla base dei risultati dell’inchiesta del Senato francese, perché come detto priva di validità regolamentare.
Tutelare il ricordo e la verità
11 luglio 2013 20:52Bartoli64
Non starò qui a prendere le difese di quei giornalisti e scrittori che fanno inchiesta e che, proprio da questo lavoro di ricerca sulle fonti (sempre dotati delle dovute “pezze d’appoggio”), traggono la base per i loro scritti.
A chi oggi (assai meschinamente) li apostrofa come “congiunti” di Di Rocco dico solo di farsi un giro su internet e leggere quanto della vicenda Pantani questi giornalisti o questi autori hanno realmente scritto, identificando sempre la figura del povero Marco come una vittima (una vittima vera però) e non certo come un qualcuno che dal doping ne ha tratto un beneficio.
Per quanto mi riguarda, penso che il vero Pantani è quello che tutti abbiamo potuto ammirare al suo primo anno da Prof., e quello già bastava a capire quale fosse la stoffa, sopraffina, dell’indimenticabile Pirata.
Ciò che l’autopsia accertò sulle cause del suo decesso è noto, meno noto è però il terribile rebound psicologico derivante dall’ambiente ciclistico che Marco aveva frequentato, con tutto (ma proprio tutto) quello che ne era conseguito e di cui gli onori e le vittorie, purtroppo, non bastarono a salvarlo dal baratro dove era sprofondato.
Per quanto riguarda la lettera di Mc Quaid penso che, sia pur mossa probabile interesse politico, questa abbia comunque contenuti giusti e difficilmente opinabili, soprattutto sotto il punto di vista delle garanzie che gli esami antidoping necessariamente debbono avere ma che, in questo caso, sembrano NON essere state rispettate.
Il problema finale di tutta questa triste vicenda è che il Senato Francese, facendosi garante di un vero e proprio “monumento” nazionale qual è il Tour, andrà avanti sino a rendere noti i risultati della propria inchiesta, a seguito della quale tutti gli appassionati veri si augurano finalmente una bella pietra tombale sul ciclismo di quegli anni, con le sue prestazioni troppo incredibili per far considerare il ciclismo un sport davvero credibile.
Personalmente, proprio in virtù della volontà espressa dall’UCI sul caso Pantani, spero che l’Autorità politica transalpina faccia dietro-front su quanto ha detto di voler fare a fine Tour, anche se mi rendo conto, conoscendo i francesi, che ben difficilmente lo faranno.
In tal senso concordo con quanto ha scritto nel suo post Rockins, e ne voglio anche ricordare un altro di qualche giorno fa (di Sermonetan) il quale scrisse che - doping o non doping - Marco Pantani in salita era comunque il più forte di tutti…
Credo che questo sia un dato di fatto inconfutabile che nessuna inchiesta potrà smentire mai.
Bartoli64
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