Marostica, quella chiesetta sulla Rosina

INIZIATIVE | 12/06/2013 | 09:08
“C’è una chiesetta amor, nascosta in mezzo ai fior…”, così cantava nel 1940 Alberto Rabagliati accompagnato dalla mitica orchestra del maestro Cinico Angelini. Una canzone che è stata il simbolo di un’epoca.
L’attacco della canzone potrebbe intonarsi alla rappresentazione e all’ambientazione di una nuova, assai recente, moderna chiesetta che, inaugurata nel 2007, sorge alla sommità della Rosina, in località Valle San Floriano, la collina nel comune di Marostica che è uno spettacolare balcone che offre una stupenda visione sulla sottostante Marostica, la vicina Bassano del Grappa e la cerchia di montagne che fanno da scenografico anfiteatro, costituendo anche una delle porte d’accesso alle molteplici attrattive dell’altopiano d’Asiago. Un luogo di riconosciuta nobiltà e tradizione ciclistica che ha visto il passaggio dei più celebrati campioni in competizioni di massimo rilievo e che, quotidianamente si può dire, senza tema di smentite, è la “palestra” degli appassionati ciclisti, di ogni formazione, età, propensione, della zona – e sono tanti, tantissimi – oltre ai molti amanti delle due ruote provenienti da varie regioni d’Italia e pure dall’estero.
E’ la chiesetta Madonna del ciclista la cui costruzione è iniziata nel 2004 e che, pur con la sua struttura moderna, s’inserisce armonicamente nel quadro dell’incantevole paesaggio tra ciliegi, olivi, pini marittimi e cipressi. Il tema compositivo presenta l’asse della costruzione in direzione della famosa piazza “a scacchiera” di Marostica dove, ogni due anni, si svolge la famosissima e seguitissima partita a scacchi a personaggi viventi, in costume.
“Volano”, ma ancora di più, ideatore, propugnatore e realizzatore dell’iniziativa della costruzione della chiesetta è stato Gaetano Lunardon, il titolare della Rosina, ristorante e albergo che, dal 1917, grazie alla laboriosa intraprendenza di donna Rosina, la nonna di Gaetano Lunardon, spinta a mettere in piedi una modesta locanda per dare qualche assistenza ai militari della prima guerra mondiale,  è diventato l’attività e la passione di famiglia con risultati d’eccellenza.
E’ nota la passione di Gaetano Lunardon per il ciclismo e la bicicletta che ha sempre affiancato alla sua attività di ristoratore attento alla cucina utilizzando l’eccellenza dei prodotti del territorio. Già buon corridore dilettante Gaetano non ha mai abbandonato la bicicletta, anzi! Da qualche tempo, oltre alle uscite in bici da corsa nel tempo libero che gli lascia la sua attività di ristoratore e la sua passione per il lavoro della terra, si cimenta in raid a lungo raggio, con finalità benefiche, vuoi in Africa, vuoi nell’America del Sud, sempre con amici che condividono il medesimo ideale, sia in sella, sia giù di sella. E la moglie, la gentile signora Nadia, e i tre figli, glielo consentono….  E’ stato lui a inaugurare la tradizione dei cuochi al seguito delle spedizioni dei campionati del mondo e da qui è nata la sua amicizia, una venerazione per lui, per il C.T. storico Alfredo Martini, fra l’altro coetaneo del suo ancor attivissimo e vigoroso papà Angelo. Un’amicizia che continua e che è rafforzata dalle visite del grande Alfredo alla Rosina come in occasione dell’arrivo della tappa del Giro d’Italia a Vicenza dove si è ritrovato a cena con il suo coetaneo e con alcuni dei molti amici, ciclisti e non, di Gaetano Lunardon fra i quali il vivacissimo cantante Roberto “Apo” Ambrosi, ai quali ha regalato, con la sua presenza e la sua parola, una magnifica serata “in famiglia”.
E’ stata anche l’occasione per una visita alla chiesetta della Madonna del ciclista, dove Martini, sul libro dei visitatori, ha lasciato testimonianza del suo pensiero. Gli appassionati che qui fanno sempre sosta e i visitatori anche d’altro tipo possono apprezzare le parole, le parole sempre “giuste”, di un grande saggio, sia per il ciclismo, sia e soprattutto, per la vita, come Alfredo Martini.
La chiesetta è sempre aperta e pertanto è sempre possibile, a ogni ora, sostare e visitare la bella e moderna struttura con contenuti di valore religioso e ciclistico. Nella parte sottostante la chiesetta sono operative le sedi di blasonate società ciclistiche di Marostica e di Bassano del Grappa.
Gaetano Lunardon è giustamente orgoglioso di questa realizzazione che ha fortemente voluto e finalizzato con un gruppo di amici e ringrazia tutti coloro che – aziende e privati – hanno in varie forme contribuito alla realizzazione. Esprime anche un accorato desiderio. Si augura che, quanto prima, il passaggio di un’importante corsa, magari la corsa per eccellenza, la “corsa rosa”, ritorni a percorrere la Rosina per salutare la chiesetta della Madonna del ciclista.
Per maggiori informazioni e immagini  si rimanda al sito www.chiesetta-del-ciclista.com
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