Di Rocco: il punto di svolta c'è stato, ma qualcuno...
DOPING | 03/06/2013 | 17:57 Pronta la presa di posizione del presidente federale Renato Di Rocco sul caso Santambrogio: «Non voglio ripetermi. Vale quanto ho dichiarato per Di Luca. Evidentemente ci sono alcuni ciclisti che non hanno capito e sperano ancora di farla franca a spese di tutti gli altri. Proprio oggi la nostra Procura Federale guidata dal Procuratore Giovanni Grauso sta svolgendo le audizioni legate al caso Danilo Di Luca e la notizia che riguarda un suo compagno di squadra induce ad allargare e approfondire l’indagine in modo scrupoloso e determinato. Risponderemo coi fatti per fare piazza pulita di questi residui del passato. Chiedo soltanto che il nostro sforzo sia sostenuto senza strumentalizzazioni e senza fare di tutta l’erba un fascio. C’è stato un punto di svolta oltre il quale abbiamo stabilito di procedere con sanzioni drastiche contro chi sgarra. Ricorreremo anche alle vie legali per tutelare gli interessi e l’immagine del movimento ciclistico italiano."
Sig. Di Rocco, mi ripeto ancora una volta, ma Lei non è quel Signore che prima ha vietato di indossare la maglia della Nazionale agli ex-squalificati per poi ritornare indietro nella decisione?!? Mi pare proprio di si, ecco, io penso che Lei non abbia mai spiegato in modo chiaro questa SCELTA, se potesse farlo qui, gliene sarei grato.
Cordialità.
Francesco Conti-Jesi (AN).
P.S.: Sig Di Rocco, le suggerisco, ma non sono l'unico a pensarla così, una parolina per questi ciclisti: RADIAZIONE...forse l'ha già sentita?!? Per ripulire definitivamente l'AMBIENTE, e la butto là, forse anche non tesserare come D.S. o DIRIGENTI di SOCIETA' EX SQUALIFICATI PER DOPING...Le sembra troppo rigido e severo come sistema?!?!
Francesco Conti-Jesi (AN).
Via, fuori dalle gare
3 giugno 2013 20:20sorpeppe
Chi viene trovato positivo deve essere radiato. Punto. Non c'è più tempo.
Il grande campione Luc Versteylen, leader dei ciclisti verdi
3 giugno 2013 20:58ruotone
Non si deve mai sminuire la buona fede e le parole del Sig. Conti rientrano in tal campo.
Ma l'oggetto di tante attenzioni merita cotanta buona e francescana buona fede?
Forse fra francescani ci possiamo fidare, ma a me viene in mente un gesuita fondatore dei "ciclisti verdi", che combatteva i "ciclisti gialli", e che poi si scoprì che negli anni '80 era un ciclista giallo.
Chissà se anche qui qualcuno deciderà di raccontare la storia dei "ciclisti gialli" degli anni 90?
http://www.giornalettismo.com/archives/108781/il-prete-che-combatteva-i-pedofili-sotto-inchiesta-per-abusi-sessuali/
La pulizia fra i ciclisti DEVE andare di pari passo a quella fra i dirigenti.
Al 100%...
4 giugno 2013 02:13vanny
Sono d'accordo con Fra74....vorrei sapere anch'io il perché si convochi in nazionale corridori squalificati x doping?......Cmq il discorso vale anche per i ds!!!! O capite che è ora di cambiare o meritate di chiudere!!!!
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