Riccardo Verza,
portacolori del Team EsteBosaro ha vinto
in solitaria la gara in linea riservata alla categoria Allievi, il classico 61.
Trofeo Veterani Veronesi con arrivo sulla salita delle Torricelle, quella dove
vissero i campionati mondiali. Lo start da Verona con 106 atleti da tutto il Veneto,
presente anche il pluri vincitore di categoria, Realdo Ramaliu, dopo un tratto
in piano, ricco di scatti per provare ad anticipare il gruppo, si giunge ad
affrontare per quattro volte lo strappo di Novaglie dove era posto il gran
premio della Montagna. Dopo un primo passaggio al GPM in cui il gruppo è
sfilacciato, Riccardo Verza, figlio d’arte dello “scoiattolo di Granze”,
Fabrizio Verza, che nel 1982 vinse la maglia bianca dei neo professionisti al
Giro di’Italia e che fu sfortunato per un’incredibile incidente stradale
durante gli allenamenti nell’anticipo della prima tappa del “Giro” nell’anno
seguente. Riccardo, rompe gli indugi vincendo il secondo passaggio sul GPM e
proseguendo di slancio verso la discesa e su di lui l'unico a rinvenire è
l'allievo del primo anno, Alberto Zannoni della Cage. Insieme guadagnano
dapprima venti secondi al terzo passaggio a Novaglie, per portarli a 40 all'
ultimo passaggio. Sono pochi però questi secondi ed il vantaggio non è di
sicurezza per pensare di arrivare ai piedi della salita delle Torricelle e
portare un discreto vantaggio all' arrivo. Ma i due di testa continuano di buon
accordo sapendo che questa è l'unica maniera per non farsi raggiugere. A metà
salita seguendo il consiglio del suo DS Alberto Barbirato, lo scatenato Verza
apre il gas e lascia sui pedali il compagno di fuga, che giungerà all' arrivo
con una ventina di secondi dal vincitore, complimenti anche a lui perchè non si
è risparmiato, anche se forse in cuor suo contro lo scatenato Verza, sapeva che
le sue chance erano poche, Riccardo Verza giunge così a braccia alzate davanti
al folto pubblico ed alla commossa mamma Stefania Paluello, presidente del Club
Ciclistico Este, parte anche lei di una famiglia che come si è capito mangia
pane e ciclismo. Inutile la reazione del gruppo guidata da
uno straordinario Marco Negrente (B. Gaiga Campi Antincendi): lo scalatore del
sodalizio giallo-blu, negli ultimi chilometri in salita riesce a rosicare buona
parte del vantaggio accumulato in precedenza dalla coppia di testa ma la sua
rimonta, forse un pò tardiva, gli vale "solo" la medaglia di bronzo. Come dicevamo, il papà di Riccardo,
Fabrizio professionista ed azzurro ai mondiali negli anni 80 è presente nell'albo
d'oro di questa classica che ha vinto nel 1974,
era da un pò che suo figlio “Riki” aveva messo il cerchietto su questo
appuntamento, non voleva essere da meno del papà e difatti lo scatenato
Riccardo, ieri che ci ha provato dalla distanza, ha fatto filotto vincendo
anche la classifica dei GPM. Ordine d'arrivo: 1) Riccardo Verza (Team EsteBosaro) che percorre
km.59,700 in 1h 34'
Livio Fornasiero
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