Di Rocco: GiroBio, posizione dei team chiara e condivisibile
DILETTANTI | 12/04/2013 | 11:09 La lettera delle 13 squadre, che hanno risposto "picche" alla richiesta di aiuto finanziario avanzata dall'organizzatore del GiroBio Giancarlo Brocci, ha alzato il velo sul futuro della più importante corsa a tappe italiana di categoria giovanile. E chiama alla ribalta il presidente federale Renato Di Rocco, che abbiamo contattato per conoscere la sua opinione in merito. «Sono molto preoccupato e non potrebbe essere diversamente - spiega a tuttobiciweb il numero uno del ciclismo italiano -: mi spiace per Giancarlo Brocci, che è sicuramente un grande animatore del ciclismo, ma la posizione assunta dalle squadre mi sembra chiara e condivisibile. In questi anni, la Federazione ha appoggiato in tutto e per tutto l'attività e la vitalità dello staff di Brocci e ci apprestiamo a farlo ancora pagando ai corridori - che li aspettano - i premi del'edizione 2012 che ammontano a 42.000 euro».
Il futuro? «Per l'organizzazione del Giro d'Italia è stato fatto un bando pubblico, Brocci l'ha accettato e quindi deve farsene carico in ogni punto. Forse il modello GiroBio - che ha rappresentato comunque una svolta, permettendo di portare avanti uno studio importante su una corsa a tappe importante - non è più proponibile, visto che non sembrano più esserci le condizioni. Non possiamo accettare che una manifestazione come il Giro, deputata ad essere un eccellenza per il ciclismo e per l'intero Paese, si trasformi in generatrice di debiti in giro per l'Italia. Ci sono ancora da pagare gli alberghi, c'è ancora da saldare il pregresso della Polizia Stradale...». In risposta alla lettera delle squadre, Brocci ha detto di essere pronto ad organizzare il GiroBio con le formazioni Continental e le piccole squadre dilettantistiche: cosa ne pensa? «Idea inaccettabile. O ci sono le condizioni per fare un Giro d'Italia di alto livello o non se ne fa nulla. Basta guardarsi attorno per capire che il valore di tante formazioni Continental non è nemmeno paragonabile a quello dei migliori team dilettantistici italiani: di avere una corsetta a noi non interessa».
Se la federazione conosceva da tempo le difficoltà finanziarie dell'ASD GIROBIO perchè ha inserito la gara in calendario? Perchè già a gennaio non ha tolto l'assegnazione del Giro a Brocci & co. e non ha provato a cercare altri organizzatori per tempo? Se il criterio deve essere quello del merito (come è giusto che sia) perchè alla famosa riunione di Mercatale i rappresentanti della Federazione non hanno battuto ciglio quando Brocci ha detto che avrebbe partecipato solo chi cacciava la grana?
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