Querelle Rujano-Selle Italia, l'affare si complica

| 27/02/2006 | 00:00
Non siamo alle torte in faccia, anche perché ognuno se ne rimane ben coperto tra le proprie mura, ma ad un minuetto alquanto stucchevole e noioso a base di carte bollate e comunicazioni stampa sì. Oggi pomeriggio ecco l'ultimo atto di una vincenda che, purtroppo, regalerà altri colpi di scena e altre note stampa. Quello che vi proponiamo qui di seguito e quello a firma Selle Italia Di Quigiovanni Colombia. Eccolo: «Prendiamo nota che il corridore Josè Rujano non ha risposto alla nostra convocazione e non si è presentato alla partenza del Gran Premio di Chiasso e del Gran Premio di Lugano, corse alle quali era regolarmente iscritto. Abbiamo nuovamente convocato l´atleta per la Milano - Torino e il Giro della Provincia di Lucca. Senza alcun intento polemico, riteniamo doveroso esporre i fatti antecedenti a questa situazione. Il 20 ottobre 2004, Josè Rujano ha firmato con la nostra società un contratto valido fino al 31 dicembre 2006, regolarmente depositato alla Unione Ciclistica Internazionale. Successivamente, il 13 agosto 2005, è stata firmata una scrittura privata che stabilisce quanto segue: 1) l´atleta si impegna a partecipare alle gare ciclistiche alle quali la Selle Italia prenderà parte nel corso della stagione 2006 fino al 31 maggio; 2) l´atleta si impegna ad accettare il medesimo trattamento economico così come stabilito nel contratto sottoscritto il 20 ottobre 2004; 3) La Selle Italia si impegna a concedere il nulla osta e a lasciare libero l´atleta dal 1° giugno 2006; 4) La Selle Italia non pretenderà alcun indennizzo dalla Società Quick Step che accoglierà l´atleta nel proprio organico. La nostra società ha rinunciato all´indennizzo perchè è stato espressamente convenuto che l´equivalente sarebbe stato corrisposto direttamente al corridore. Quindi, per l´attività svolta con la nostra squadra fino al 31 maggio, Josè Rujano percepirà così lo stipendio contrattuale, con l´aggiunta dell'indennizzo che ci sarebbe stato dovuto. Riteniamo questo un "particolare" non trascurabile in quanto si tratta di una somma piuttosto consistente. La nostra società, così come ha sempre fatto, continuerà ad ottemperare a tutti gli impegni contrattuali. Al corridore, chiediamo di rispettare le clausole della scrittura privata siglata il 13 agosto 2005. In caso contrario, saremo costretti, nostro malgrado, in quanto stimiamo la Quick Step e il suo Team Manager Patrick Lefevre, a non concedere il nulla osta per il passaggio alla societa belga. Speriamo che questa spiacevole vicenda possa concludersi al più presto».
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