Euskaltel 2013. La responsabilità non è solo di Sanchez!

PROFESSIONISTI | 28/03/2013 | 16:56
«Altri corridori della squadra avrebbero dovuto iniziare la stagione più forte e non l'hanno fatto». Samuel Sánchez non è riuscito a trattenersi e nei giorni scorsi si è così lasciato andare nell'intervista concessa al sito Vavel.com. La Vuelta al País Vasco si avvicina e per la Euskaltel-Euskadi questa corsa è tanto importante quanto il Tour de France o addirittura di più. Indossare il dorsale numero 1 e gareggiare in casa, in una terra dalla cultura ciclistica ben radicata come i Paesi Baschi, darà al team basco tanta emozione quanta pressione.
 
La dichiarazione di Sanchez ha le sue ragioni. Fino a una settimana fa Vancasoleil e Euskaltel-Euskadi erano gli unici team World Tour che nei primi tre mesi di questa stagione ancora non erano riuscite a vincere, ma il successo di Thomas de Gendt nell'ultima tappa della Volta Catalunia ha fatto sì che la Euskaltel sia rimasta l'unica formazione a non aver ancora rotto il ghiaccio nel 2013.

«Basta contare i risultati che abbiamo raccolto gli scorsi anni per cancellare qualsiasi dubbio sul nostro valore. Siamo una squadra molto giovane, battagliera, a cui forse manca qualcuno in grado di finalizzare, ma per vederci a braccia alzate è solo questione di tempo» prosegue Samuel nell'intervista in questione.

Gli uomini di punta del team sembrano non essere ancora in condizione per essere tra coloro che potranno regalare la prima foto trionfale della stagione alla Euskaltel. Mikel Nieve in questo periodo sta soffrendo a causa dell'allergia e Samuel Sánchez ha già fatto capire chiaramente, come il proprio manager Igor González de Galdeano, che la sua preparazione è interamente concentrata sul Giro d'Italia.

«Un anno fa era vitale vincere nella corsa di casa, per questo mi preparai a fondo per arrivarci al top. Quest'anno evidentemente non mi sento ancora al meglio perché ho svolto una preparazione completamente diversa. Ho nelle gambe solo nove giorni di corsa e al via del Giro dei Paesi Baschi ci saranno molti altri corridori con un colpo di pedale più efficace del mio. Dire il contrario vorrebbe dire ingannare per primo me stesso» ha spiegato Sánchez.

Stando così le cose sembra che sarà Igor Anton a doversi sobbarcare il peso della squadra in questa settimana cruciale per il ciclismo spagnolo, insieme agli emergenti fratelli Izagirre, che tra l'altro sono i due portacolori della Euskaltel che più hanno brillato in questa prima parte di stagione con le loro buone prove al Tour Down Under - 4º Ion, 7º Gorka nella classifica generale - e alla Parigi-Nizza, dove il minore dei due fratelli fu 10° nella cronoscalata al Col d’Eze e Gorka fu 3° nella terza tappa della stessa corsa francese.
«Se la squadra non ha ancora portato a casa una vittoria non credo sia colpa mia» si difende Sánchez sempre nell'intervista a Vavel.com.

Il suo calendario si è limitato finora alla Clásica de Almería e alla Vuelta a Murcia oltre che alla Tirreno-Adriatico, per un totale di 9 giorni di corsa.
Tutto pianificato, logicamente, per arrivare fresco e nella condizione migliore alla corsa rosa. Negli ultimi anni la responsabilità quasi assoluta di portare avanti la squadra basca è ricaduta sulle spalle dell'asturiano, che in questa stagione ha cambiato il suoi obiettivi, dal Tour al Giro, e di conseguenza raccolto meno che in passato nei primi mesi dell'anno. Questione di programmi e di conoscere se stesso.

Si potrebbero fare paragoni con gli altri favoriti per il Giro d'Italia, come Vincenzo Nibali, e il confronto sarebbe impietoso, considerato che il capitano della Astana come da sua abitudine non ha mai smesso di essere competitivo in tutte le gare a cui ha partecipato, dal debutto nella top 10 al Tour de San Luis (gennaio) fino al trionfo alla Tirreno (marzo), passando per il Tour of Oman in cui fu 7° e gli attacchi nella Roma Maxima.
Le comparazioni non sono mai piacevoli e ognuno conosce se stesso o sa cosa conviene personalmente meglio di chiunque altro. Senza contare l'evidente differenza d'età tra i due corridori.

Quello che è certo è che gli alfieri da cui la Euskaltel si aspettava determinati risultati (e soprattutto punti) sono mancati. Gli stranieri a cui è stata aperta la porta non hanno reso come si sperava e, come ha ribadito lo stesso Igor González de Galdeano a gennaio, il vero peso della squadra resta sulle spalle dei corridori baschi, ma il buon rendimento del team si avrà solo se ognuno si assumerà le proprie responsabilità.

Settimana quindi di tensione per la Euskaltel prima degli appuntamenti cruciali che si avvicinano e, con al via della Vuelta al País Vasco di Alberto Contador o di Alejandro Valverde nella Klasika de Amorebieta, essendo Samuel Sánchez lontano dalla sua miglior condizione, sarà difficile brindare a breve per il primo successo stagionale della Euskaltel-Euskadi. Mette le mani avanti proprio Sanchez che avvisa: «Se riesco a conquistare la prima vittoria della squadra tanto meglio, ma se c'è qualcuno che deve essere nervoso non sono io».

servizio di Ainara Hernando

traduzione italiana a cura di Giulia De Maio

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
E ci frega di brutto, al primo squillo del telefono, noi che volevamo uscirgli di ruota sulla destra per batterlo allo sprint e rimembrare soavi dell'epopea sua e dei radiosi 80 anni da compiere il 17 giugno, Eddy Merckx. «Complimenti...


Remco Evenepoel ha concluso il Delfinato con il quinto posto nell’ultima tappa e il quarto nella classifica finale. Nel suo carniere c’è anche una vittoria nella cronometro individuale, ma questi risultati non possono bastare per salire sul podio finale del...


Appena prima del Tour de France, come di consueto, ci saranno delle maglie Tricolori da assegnare. Quelle maschili (e non solo) saranno messe in palio in Friuli Venezia Giulia, prima con la cronometro del 26 giugno (che vedrà impegnate tutte...


Altimetria alla mano, l’unica tappa che sembra adattarsi ai velocisti è quella odierna, la seconda, da Rho Fiera Milano a Cantù per 146 km, visto che non ci sono vere e proprie difficoltà altimetriche. Per seguire il racconto in diretta...


Il Giro Next Gen 2025, la massima competizione italiana a tappe del ciclismo giovane, ha preso quest’anno l’avvio da Rho, importante comune della prima cintura milanese, sede di rilevanti industrie e poli espositivi di rinomanza internazionale, depositario di molteplici valori...


Sono stati assegnati a Vignate, nel Milanese, i titoli lombardi della categoria esordienti per il 2025. In palio, oltre alla maglia regionale, la settima edizione del Trofeo Effebi. Tra i ragazzi del primo anno (classe 2012) l’ha spuntata il bresciano...


Quarto titolo nazionale finlandese consecutivo su strada per la 21enne Anniina Ahtosalo. Sul traguardo di  Jurva, cittadina a Sud/Ovest del Paese, l’atleta della Uno - X Mobility  ha ottenuto il successo regolando Heidi Antikainen (WV Schijndel) e Maija Pentsinen dopo...


Dopo la pioggia di piazzamenti ottenuti le scorse settimane, continua il momento magico della Scuola Ciclismo Verso L’Iride che dice un immenso Grazie alle proprie atlete perché il loro atteggiamento – serietà e divertimento, miscelati con giusto mix – sta...


Dopo la gara vinta venerdì scorso dallo statunitense Neilson Powless, professionista nel team EF Education – EasyPost, il programma del GP Gippingen è proseguito nel weekend con le gare riservate alle categorie giovanili e ieri, nella categoria Juniores, a conquistare...


Tadej Pogacar ha vinto il Criterium del Delfinato al termine di una settimana nella quale da subito ha fatto vedere la sua superiorità. Sono state otto le giornate di corsa e 3 i successi di tappa conquistati dallo sloveno. Solo...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024