Presentato a Negrar il Palio del Recioto

DILETTANTI | 26/03/2013 | 14:29
Per tutti i giorni dell'anno la Cantina Valpolicella di Negrar è quasi un tempio, in cui vengono alla luce il Recioto e l'Amarone, due vini, o meglio due nettari, apprezzati e noti ai palati di tutto il mondo. In questo teatro gremito di appassionati, suggestivo e ricco di tradizione, è stato presentato il 52° Gran Premio del Recioto, in programma a Negrar (Vr) il prossimo martedì 2 aprile.

Una festa di vino, di popoli e di sport, questo il Palio del Recioto targato 2013, messo in cantiere da Grandi Eventi Valpolicella in collaborazione con l'amministrazione comunale di Negrar e la Pro Loco locale "Oggi possiamo celebrare mezzo secolo di iniziative vinicole e di gare ciclistiche sulle mitiche strade ondulate della Valpolicella" ha ricordato Giorgio Dal Negro sindaco di Negrar "La nostra è una mitica vallata nota per la laboriosità, la buona tavola, l'ottimo vino ed il grande ciclismo. Siamo orgogliosi di questo, e della nostra corsa ciclistica che ogni hanno attira così tanto interesse. Come sempre, il giorno della corsa, sarà una festa per tutto il nostro territorio".

Il territorio della Valpolicella non mente. Qui si estrae la pietra migliore, nasce il buon vino, e si mettono alla prova per la prima volta i campioni del domani. Sulle strade del Palio del Recioto hanno vinto in passato tra gli altri Battaglin, Visentin, Popovych e Cancellara. Il percorso 2013 riproporrà quello che lo scorso anno rese entusiasti tifosi, addetti ai lavori e appassionati, mettendo tutti d'accordo. In programma sei tornate sul selettivo circuito di 18,2 km di Negrar. In totale i chilometri da percorrere saranno 148,200 con poca pianura. In Valpolicella o si sale o si scende, con violenti strappi alternati a ripide discese. Una corsa per fondisti, con pochi spazi per recuperare. Nel percorso inseriti gli storici punti di riferimento che hanno reso la corsa veronese una delle più prestigiose e affermate a livello internazionale: il GPM del Colle Masua e la Curva del Ferar. Terminati i sei giri che nulla hanno da invidiare ad un percorso di una rassegna iridata, il gruppo dovrà muovere verso la salita che conduce ai 689 metri di Santa Cristina, e all'ultima vetta da scalare quella di Corrubbio, dalla quale cima si vedrà il traguardo di Negrar, distante soli 11 km.

Il 52° Palio del Recioto resta fedele alla propria tradizione, dunque, e conferma le innovazioni inserite lo scorso anno  con il premio "Emilio Salgari Corsaro Nero" al corridore che avrà regalato più emozioni e spettacolo. Inserita inoltre una speciale Classifica punti a squadre per i traguardi volanti con un bonus per ogni corridori che terminerà la gara. "Abbiamo deciso che squadra che vince non si cambia" ha raccontato l'anima della corsa, Stefano Bonfioli appoggiato dal neo presidente di Grandi Eventi Valpolicella Tullio Perina "Lo scorso anno ci fu spettacolo e molta selezione. Con questa edizione vogliamo confermare il nostro prestigio e riaffermare la nostra corsa come uno dei migliori eventi U23 a livello nazionale ed internazionale. Qui infatti vengono a gareggiare squadre da tutto il mondo, e crescono i campioni del domani. Salutati ed incitati da un pu bblico sempre numeroso a bordo strada, che poche alte corse possono vantare".

A tenere a battesimo la 52^ edizione del Palio del Recioto, da due grandi personaggi del calibro di Paolo Bettini e Marco Pastonesi. "Il veneto ama il ciclismo e se ne intende, il popolo lo segue. E questa corsa ne è la testimonianza" ha ricordato Bettini che ha ricevuto il Premio Recioto d'oro al merito sportivo "Per questi motivi potete vantare un vivaio ricco e di qualità. Potersi misurare e seguire i ragazzi in corse selettive e ben organizzate come queste, che nulla hanno da invidiare a certi eventi per professionisti, è un valore aggiunto per tutto il nostro movimento nazionale".

Secondo premiato della serata il giornalista Marco Pastonesi, autorevole firma della Gazzetta dello Sport, da anni cantore del ciclismo, delle fatiche dei corridori e delle loro storie: "Le storie sono l'aspetto più bello del ciclismo" ha chiosato Pastonesi che ha ricevuto il Premio Dante Ronchi  "Non sono un tecnico, sfrutto e sto in scia ai corridori. Cerco di far parlare le loro storie. Bellissime da raccontare, perché sono le loro vite. Escono pagine, curiosità, imprese, drammi, cadute. E noi amiamo le storie. Siamo gente che lotta e a volte miracolosamente vinciamo e ci rileggiamo in queste difficoltà. Questo è il sale del ciclismo".

E tutti questi elementi, ingredienti che rendono il ciclismo amato sport popolare, si ritrovano nella ricetta del Palio del Recioto, da mezzo secolo la grande corsa della Valpolicella. Un evento che, come il buon vino, migliora invecchiando e torna ogni anno a scaldare i cuori dei grandi appassionati...
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