DOPING | 22/03/2013 | 11:07 Sei arresti, 10 obblighi di
presentazione alla Polizia giudiziaria, 22 perquisizioni
locali e personali. E' il bilancio dell'operazione 'Amateur', condotta dai
carabinieri nel Nas contro il traffico di sostanze dopanti
nel ciclismo. Dalle prime ore della mattinata, 50 carabinieri dei Nas ed
altrettanti militari dell'Arma territoriale, in Toscana,
Lazio, Campania, Basilicata, Puglia e Calabria, stanno
eseguendo, su disposizione del Gip di Massa Giuseppe
Laghezza, le perquisizioni e i 6 arresti (4 in carcere e 2 ai
domiciliari). Nell'indagine 'Amateur', coordinata dal procuratore capo
di Massa Aldo Giubilaro e dal Pm Alessandra Conforti, sono
indagate 25 persone (7 in stato di liberta') responsabili, a
vario titolo, di associazione per delinquere dedita al
traffico ed al commercio di sostanze vietate per doping,
ricettazione, assunzione di sostanze dopanti, esercizio
abusivo della professione medica e truffa ai danni dello
Stato. (agenzia asca)
Secondo le prime indiscrezioni, tra i fermati ci sarebbe anche un professionista o ex professionista straniero che vive in Toscana. seguono aggiornamenti
Ma quando li cancelleremo questi idioti dal mondo dello sport???
22 marzo 2013 12:03Bastiano
Se continuiamo a rendere le Gran Fondo agonistiche, ci troveremo sempre di più in queste situazioni! Non è possibile pensare che una persona che lavora, riesce a correre le Gran Fondo con distanze e ritmi da professionisti, così come non è possibile che vi siano persone così idiote da pensare di distruggere uno sport per vincere un prosciutto.
Il Presidente Di Rocco aveva fatto un regolamento che di fatto squalificava a vita i professionisti trovati positivi, nei confronti di Campionati italiani e mondiali ma, aveva omesso di mettere una squalifica a vita per gli idioti che di ciclismo non vivono anzi, .................ci si ammazzano!
SCHIFO AUTENTICO
22 marzo 2013 14:14Bartoli64
L’ennesima operazione condotta dai NAS dei Carabinieri a contrasto del doping nel mondo cicloamatoriale dimostra ancora una volta (se mai ce ne fosse bisogno), che questo cancro è ancora lungi dall’essere estirpato nel nostro sport.
I controlli anti-doping, anche a causa dei minori finanziamenti destinati al settore, sono sempre troppo pochi (nelle gare amatoriali poi sono un’autentica rarità), ed anche se ogni tanto capita che prendano positivo l’imbecille di turno questi si fa - al massimo - 2 anni di squalifica e torna a correre con tanto di pacche sulle spalle (anche perché di “zozzi” nell’ambiente ce ne sono parecchi).
Esistono però Enti che hanno già deliberato il divieto di tesserare atleti squalificati per doping, mentre la FCI, invece, continua a far orecchie da mercante per i suoi bassi interessi “di cassetta”.
Personalmente ho deciso già da anni di non tesserarmi più con una Federazione che, dopo aver contribuito per troppo tempo a rendere la categoria amatori un’autentica “fogna” dove ci finiva dentro di tutto (“nazionale amatori” compresa), oggi come oggi non riforma ancora le sanzioni disciplinari nei confronti di chi si rende responsabile di questi gravi comportamenti e continua anche NON tutelare chi vorrebbe fare agonismo nella categoria in maniera sana e nel rispetto delle regole.
E’ UN AUTENTICO SCHIFO!!
Bartoli64
Tuttobiciweb
22 marzo 2013 16:42Fra74
..aspettatevi un tweet di Manuel Quinziato che Vi criticherà per aver pubblicato questa notizia...
Da parte mia, condividendo quanto scritto da Bartoli64, sottolineo che questo MALE va estirpato assolutamente con due proposte: radiazione immediata alla prima occasione e STOP del ciclismo, almeno a livello UNDER e professionistico per UN ANNO...poi ne riparliamo...
Francesco Conti-Jesi (AN).
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