Pozzato: ho sprecato energie nella discesa della Cipressa

LAMPRE MERIDA | 18/03/2013 | 11:18
E' lucida l'analisi di Filippo Pozzato al termine di una Milano-Sanremo inusuale, vinta dal tedesco Ciolek al termine di una corsa disputata in due riprese sotto la neve (stop ad Ovada e ripartenza da Arenzano, transito annullato su Turchino e Le Manie).

"E' stata una Sanreno condizionata dalla neve e dalla ripartenza, però va anche detto che davanti, a giocarsi la vittoria, c'erano alla fine tutti i corridori che contavano, compresi i due favotiti Sagan e Cancellara - ha spiegato Pozzato - Peccato per come è andata, perché ho forse sprecato energie dopo la discesa della Cipressa per chiudere un buco su un gruppetto di atleti favoriti. Senza quello sforzo, penso che avrei potuto rimanere davanti con loro a giocarmela. Ho scollinato sul Poggio a qualche metro da un drappello allungato dall'azione di Paolini, poi in discesa non sono riuscito a riagganciarmi".

Sulla squadra: "Ringrazio i miei compagni perché sono stati grandi, come sempre. Non era facile, con questo freddo, essere brillanti, anche io avevo le gambe ghiacciate. Malori, caduto stamattina, è stato spettacolare sulla Cipressa, quando ha scandito un grande ritmo. Tutti hanno comunque dato il loro contributo, mi dispiace non aver finalizzato il loro lavoro. Con questa squadra, in una corsa non battuta dal maltempo,  avremmo potuto fare qualcosa di veramente bello".

Su Ciolek, vincitore della Classicissima: "Non pensavo potesse rientrare tra i favoriti della vigilia, ma in corsa l'ho guardato e ho capito che stava bene. E' un corridore che non molla mai, l'ho visto scollinare sul Poggio in ottima posizione e lì ho capito che avrebbe potuto giocarsela fino alla fine".

Ciolek ha regolata un drappello di 6 atleti, precedendo Sagan. Pozzato ha provato ad anticipare il plotone all'ultimo chilometro, venendo però rimontato a 100 metri dal traguardo (33° posto, +14" dal vincitore).

Le impressioni di Petacchi: "Ho perso contatto dai migliori sulla Cipressa, avevo le gambe dure per il freddo. E' stata una gara davvero inusuale, sono stati molto bravi tutti i corridori che sono riusciti ad arrivare davanti. Peccato perché ero arrivato a questo appuntamento in buona condizione e ambivo a una grande corsa".

Gara dai due volti per Malori: "La giornata era iniziata male, con la caduta in Milano nel tratto di trasferimento, ed era proseguita anche peggio, dato che a Ovada ero quasi congelato. Alla ripartenza mi sentivo meglio e con l'avvicinarsi dei momenti cruciali è cresciuta in me una grande convinzione".

Problemi di freddo hanno invece frenato Ulissi e Pietropolli nel finale.




Clear analysis by Pozzato at the end of a unusual Milano-Sanremo, that was won by Ciolek: no Passo del Turchino and Le Manie climbs. The bunch stopped in Ovada and then the race started again in Arenzano.

"The snow and the stop changed the race, but it's also important to point out that, at the end, the key riders were in the head of the race battling for the victory - Pozzato said - I have regrets, because I maybe spent too many energies after Cipresso downhill to fill the gap to a little bunch of favourite cyclists. Without that effort, I think I could have had chance to battle for a top result".

About the team: "My mates were fantastic! It was not so easy in the snow and in the cold, but they made huge efforts. Malori, who had also crashed this morning, made something outstanding on Cipressa. I'm sorry I could not complete their work".

About Ciolek: "He was not in my group of favourites but, when I looked at him during the second part of the race, I understood he could be very competitive".

Ciolek won the sprint of a 6 cyclists group, preceding Sagan. Pozzato tried in the final kilometers to anticipate the bunch, but he was recovered ad 100 mt to go, obtaining the 33rd place.

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COMMENTI
Mah...
18 marzo 2013 15:57 Fra74
..i soliti comunicati stampa, quanto è preferibile la spontaneità di PETER SAGAN, il quale ha ammesso un suo "errore", il ragazzo PETER è un vero FENOMENO, anche a parole: Bravo, seriamente.
Ce ne fossero di PETER SAGAN a parole e fatti!!!
Francesco Conti-Jesi (AN)

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