Mazzanti e l'invalidità "omaggio" dei lanciatori di puntine

VINI FANTINI | 13/03/2013 | 15:23
10 settembre 2011, ultima tappa del Giro di Padania. Degli autentici delinquenti - attenzione: non dei contestatori - seminano puntine da disegno lungo la discesa del Pian delle Fugazze. Va male, anzi malissimo a Luca Mazzanti: il suo tubolare viene lacerato da una puntina, lui cade, si frattura il setto nasale, riporta un taglio sul collo vicino alla giugulare, perde conoscenza. In poche parole, rischia la vita. E oggi il corridore bolognese twitta: «La visita legale ha stabilito che quella puntina mi ha lasciato una invalidità permanente del 3,5%». Con tante grazie alla mano anonima di qualche cretino.
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COMMENTI
Noooooo
13 marzo 2013 16:27 The rider
Non ci sono parole, mi dispiace moltissimo per Mazzanti, certe persone andrebbero denunciate e rinchiuse in galera per tentato omicidio!

Pontimau.

RICORDO
13 marzo 2013 16:39 cimo
Ricordo che i signori che si davano da fare contro i corridori avevano dei connotati politici ben precisi, si scagliavano contro i corridori con delle belle bandiere rosse in vista.....non dimentichiamolo.......grazie.

Ricordo anch'io
13 marzo 2013 18:48 roby2010
Si ricordo benissimno anche io e il colore delle bandiere e ricordo anche che i carabinieri stavano a guardare anzichè dargli delle slegnate nella testa e invece erano loro a darle a queli poveri ciclisti che passavano da li, mi dispiace tantissimo per Mazzanti che è stato vittima di questi delinquenti

Per gli osannatori
14 marzo 2013 08:51 emmemme53
Pienamente d'accordo con cimo e roby2010. Purtroppo, se vi ricordate, anche dai commenti che apparivano su queste pagine c'erano tantissimi "presunti amanti del ciclismo" che osannavano i comportamenti dei vari Ferrero, autonomi ed insurrezzionalisti vari, perché bastava parlare male della eventuale connotazione politica dell'evento e non parlare bene, invece, dello svolgimento sportivo. Chissà se adesso quegli osannatori delle contestazioni riescono a farsi un esame di coscienza. Io farei pagare l'invalidità di Luca Mazzanti anche a quei ineffabili commentatori, mettendogli le mani nel loro portafoglio.

Leghisti del menga...
14 marzo 2013 14:15 Bartoli64
... gli imbecilli che lanciano puntine sulla strada non hanno colore e forse a voi è sfuggito che NON erano dei contestatori (c'è scritto nell'articolo).

Così come vi devono essere sfuggite alcune (gravi) malefatte di politici mooolto vicini alle posizioni di chi ha organizzato quella corsa per meri fini di propaganda politica.

Meno male che la gente (e non voi) se ne è finalmente acccorta, ed ha quasi cancellato quella gente dal Parlamento italiano.

Bartoli64

bravo
14 marzo 2013 14:35 cimo
ecco che uno dei "tantissimi presunti amanti del ciclismo" si è palesato.....il mitiko kompagno Bartoli.....complimenti....

x Bartoli64
14 marzo 2013 18:25 emmemme53
Chissà se il "nostro mitico" si ricorda la frase: di un bel tacer non fu mai scritto. Ma vaa a ciapàa i ratt "mitico".

Mò parlano pure il Cimo e Emmemme53?
14 marzo 2013 19:30 Bartoli64
Ah, ora parla anche il Cimo che però non sa nemmeno leggere cosa c’è scritto in questo articolo?

Bartoli64

P.S. x Emmemme53: scrivi in italiano non in ostrogoto, che non si capisce una sega di quello che dici (sempre ammesso che tu capisca quello che pensi).

15 marzo 2013 08:43 emmemme53
Egregio Signor Bartoli, evidentemente lei è una persona che non pensa e non ragiona, considerato che non conosce alcuni particolari modo di dire tipici del "milanese purosangue" indipendentemente dalla sua collocazione politica. Pertanto la consiglierei di ascoltare alcune canzoni di un famoso artista: Nanni Svampa, per capire quali emozioni ci sono nelle canzoni dialettali. Le ricordo che le canzoni dialettali fanno parte dell'italica cultura, di qualunque regione esse siano. Infine questi modi di dire sono lontano anni luce dai momenti politici passati ed attuali, ergo di nessuna fazione e quindi sono simpatiche espressioni che la persona un poco colta capisce al volo.

Resta pure nel tuo piccolo mondo "padano"
15 marzo 2013 09:38 Bartoli64
Egregio Signor Emmemme53,
mi spiace deluderLa ma conosco (e apprezzo) più dialetti italiani io di quanto Lei possa lontanamente immaginare e, viste le Sue “simpatie”, credo dovrebbe interrogare la sua poca coerenza prima di parlare di “antica cultura italica”; una cultura che è nata è si è sviluppata quando dalle Sue parti, molto probabilmente, si andava ancora in giro con la clava.

Va poi detto che Lei non voleva fare affatto il “milanese purosangue” con quella frase (offensiva) che mi ha rivolto, bensì dare forza alla Sua connotazione politica ed alla Sua provenienza geografica. Chi crede di prendere in giro?

Quanto alla mia di “connotazione” Le posso assicurare che è lontana anni luce da quella che Lei ed il Suo compagno di fazione immaginate, ma io non me ne curo.

Di certo c’è che chi ha sfruttato il ciclismo per bassi fini di propaganda politica si è poi trovato di fronte a rimostranze più che prevedibili, per di più corroborate da prese di posizione molto forti ed autorevoli, come quelle del Sindaco di Piacenza che non diede il permesso di far transitare la corsa (o per meglio dire lo “spot”) sulle strade del suo Comune.

Restano poi sempre due dati inconfutabili:

il primo legato al fatto che chi ha gettato le puntine, che poi hanno causato l’incidente del povero Mazzanti, NON erano dei contestatori (come nella totalità dei casi non lo sono quelli che commettono di questi gesti in altre corse), con buona pace di quello che ha scritto Lei ed altri “illuminati” come Lei;

il secondo è che chi ha sfruttato il ciclismo per farsi il suo bravo “spottone elettorale” ora si trova a sedersi in Parlamento insieme a soli 4 gatti di verde vestiti.

Come vede, c’è per fortuna tanta gente che comprende queste cose (e se ne ricorda in cabina elettorale).

Ma questo deve essere sfuggito ad una persona gretta e chiusa nel suo piccolo mondo “padano” quale certamente Lei è.


Bartoli64


Ri-Bartoli64
16 marzo 2013 14:41 emmemme53
Caro Bartoli54, mi scuso se non ho risposto subito alla sua chilometrica lettera, non pensavo di suscitare in Lei i rancori che probabilmente continua ostinatamente vivere. In merito alla mia presunta "frase fortemente offensiva" La invito a cercare su Google tale frase milanese, e troverà spessissimo che questo modo di dire non significa altro che "andare a perdere tempo da altra parte". Dunque nessuna parola che possa ledere la personalità altrui. Ah dimenticavo: probabilmente Lei ritiene offensivi tutti coloro che non la pensano come la sua mancata serenità d'animo, ma capisco anche perché Lei riduce tutto a sembianze di offese: E' LEI CHE NEI COMMENTI E' SEMPRE UNA PERSONA CHE OFFENDE GLI ALTRI QUINDI NEL SUO IO E' MOLTO IN USO QUESTO INUTILE COMPORTAMENTO.

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