Una cronosquadre, una individuale e poi Prati di Tivo

TIRRENO-ADRIATICO | 28/01/2013 | 16:44
E’ stata presentata quest’oggi, presso il Teatro Verdi di San Vincenzo, la 48a edizione della Corsa Dei Due Mari alla presenza di tre assi del pedale quali Ivan Basso, Damiano Cunego e Moreno Moser. Presenti inoltre il padrone di casa, il Sindaco di San Vincenzo Michele Biagi e quello di Castagneto Carducci Fabio Tinti, il Direttore Operativo ciclismo di Rcs Sport, Mauro Vegni insieme a Stefano Allocchio, Responsabile della gestione tecnico-sportiva e il Caporedattore della Rubrica Ciclismo de La Gazzetta dello Sport, Luca Gialanella. In sala altri grandi corridori quali Damiano Caruso, Steve Cummings e la leggenda Alfredo Martini.

Il percorso di gara ricorda molto quello che vide vincere Vincenzo Nibali nel 2012. Quest’ultimo ambisce ad aggiudicarsi, per il secondo anno consecutivo, il Sea Master Trophy, ossia il Tridente del Dio Nettuno, il trofeo che spetta al vincitore della “Corsa dei Due Mari” oltre, naturalmente, alla Maglia Azzurra Banca Mediolanum simbolo del primato.

Si parte mercoledì 6 marzo da San Vincenzo con una cronometro a squadre di 16,9 km con arrivo a Donoratico.
La seconda tappa muoverà il giorno successivo, ancora da San Vincenzo, in direzione Indicatore (Arezzo): 232 km e terreno fertile per le ruote veloci del gruppo.
Venerdì 8 marzo la terza frazione, da Indicatore a Narni-Scalo (190 km), appare sulla carta dal profilo piuttosto movimentato ma dovrebbe comunque agevolare ancora i velocisti.
Sabato 9 marzo ecco la quarta tappa: Narni – Prati di Tivo (173 km), con dapprima l’ascesa al Passo delle Capannelle e nel finale l’arrivo in salita ai 1450 metri di Prati di Tivo. Una salita vera di 14.550 metri, con pendenza media del 7,1% e massima del 12%, che lascia spazio agli scalatori. Proprio qui, lo scorso anno, Vincenzo Nibali piazzò una stoccata vincente che fece da preambolo al successo finale.
Il giorno successivo, frazione lunga e impegnativa da Ortona a Chieti: 230 km, con Forchetta di Palena e il Passo Lanciano da scalare, prima di affrontare il terribile strappo finale – con punte di pendenza al 19%, che porta al traguardo di Chieti.
Lunedi 11 marzo sarà il giorno della sesta tappa che prevede un percorso di 209 km con partenza e arrivo a Porto Sant’Elpidio. Un tracciato molto movimentato, mangia e bevi tipico dell’entroterra marchigiano, con continui cambi di pendenza.
Infine, martedì 12, conclusione sul lungomare di San Benedetto del Tronto con la cronometro individuale di 9.2 km.

Le dichiarazioni: Ivan Basso «Il percorso è l’ideale per preparare i Grandi Giri, soprattutto per gli equilibri all’interno del team. A volte le squadre fanno i programmi d’inverno quando i percorsi non sono stati ancora ufficializzati. Ora che conosciamo il nuovo percorso noi del Team Cannondale decideremo quale squadra portare alla Tirreno-Adriatico».

Damiano Cunego: «Parteciperò a questa bellissima corsa. E’ una gara completa: ci sono le cronometro, ci sono le salite, c’è davvero tutto. Cercherò di arrivare preparato al meglio, aiutato nella preparazione da Michele Bartoli».

Moreno Moser: «Quest’anno ci si aspetta molto da me, l’anno scorso andavo alle corse senza pesi sulle spalle. Alla Tirreno-Adriatico arriverò con poche corse nelle gambe ma cercherò comunque di dare tutto. La Tirreno è una delle corse più importanti in Italia insieme al Giro d’Italia, alla Sanremo e al Lombardia. Proverò a dare il meglio nelle tappe più ondulate».

Il Sindaco Michele Biagi: «L’anno scorso pensavamo che la Tirreno-Adriatico fosse un grande investimento, abbiamo però fortemente voluto di nuovo questo evento perchè ha avuto un impatto molto positivo sul nostro territorio. Cercheremo di riportarla qui anche nel 2014».

Mauro Vegni: «Amo particolarmente la Tirreno-Adriatico perchè è la corsa che mi ha lanciato nel mondo del ciclismo. 7 tappe che attraversano 5 regioni, trasmessa in 120 paesi del Mondo per promuovere le bellezze d’Italia. Crediamo che il ciclismo professionistico sia sempre più lo strumento per promuovere il territorio e la mobilità sostenibile».

Stefano Allocchio: «La Tirreno-Adriatico è forse la corsa con il miglior campo di partenti a livello mondiale. Con due tappe a cronometro, due per velocisti, una per scalatori e due per scattisti, i 1.060 km della 48a Tirreno – Adriatico si annunciano molto ricchi di contenuti tecnici, dando la possibilità a tutti gli atleti al via di esprimere al meglio le proprie caratteristiche e rendendo la corsa estremamente combattuta e spettacolare».

Tutte le informazioni sulla corsa (altimetrie e planimetrie) sono consultabili sul sito www.tirrenoadriatico.it

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COMMENTI
assi del pedale
28 gennaio 2013 19:45 SoCarlo
piano con le esagerazioni:
"corridore cui si prospetta un brillante futuro", o qualunque altra descrizione, ma il buon Moreno un asso per ora lo e' stato solo nelle catgorie giovanili.
Gli altri due hanno gia' dimostrato, niente da dire.

probabilmente il futuro di Moreno sara' piu' brillante degli altri due presneti, ma dategli tempo...


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