DA TUTTOBICI. IL SILENZIO DEI COLPEVOLI

| 24/12/2012 | 09:38
IL SILENZIO DEI COLPEVOLI. Silenzio. Solo silenzio. Sia da parte di Lance Armstrong sia di Pat McQuaid, che qualcosa dovrà pur dire, soprattutto alla luce delle dichiarazioni sempre più forti di Ashenden, uno dei nove saggi del passaporto biologico che si è dimesso un anno fa proprio perché in disaccordo con il Governo della bicicletta. «È offensivo che McQuaid addossi la colpa del caso Armstrong e di altri casi alla inadeguatezza dei metodi scientifici - ha dichiarato il medico australiano -. Gli fu data una prova certa per smascherare l’utilizzo del CERA nel 2008 ma, a differenza del CIO, ha rifiutato di effettuare il test su campioni conservati. Eppure la positività di Davide Rebellin ne è la prova...».
Nessuno parla, anche il texano ha accettato per il momento l’ardua sentenza senza battere ciglio e non ha annunciato nessun ricorso al TAS. Ci aspettiamo da entrambi un sussulto di dignità.

GUIDA SICURA. Non è ufficiale ma è allo studio un progetto che dovrebbe portare tutti coloro che vogliono seguire “da dentro” una corsa ciclistica ad una abilitazione alla guida. È un’idea dell’Uci, per evitare fatti come quelli accaduti lo scorso anno al Tour: vi ricordate la macchina della tv francese (France 2 - France 3) che ha letteralmente abbattuto Johnny Hoogerland e Juan Antonio Flecha, due dei cinque corridori in fuga? Bene, ora è allo studio un patentino specifico per gli autisti che saranno chiamati a seguire le corse: che siano direttori sportivi o macchine della stampa. Teoria (sulle modalità di corsa e i movimenti all’interno del gruppo) e probabilmente pratica di guida sicura. Non si conoscono ancora i dettagli del progetto, ma la strada sembra tracciata. Chi ha il patentino può entrare nel vivo della corsa, seguire i corridori in fuga e superarli, mentre chi non ce l’avrà per forza di cose dovrà stare dietro o davanti alla corsa (in pratica “fuori corsa”). Non so se questo porterà ad una maggiore sicurezza nelle corse, ma penso che non sia un brutto progetto. In ogni caso, in particolare per i giornalisti che non avranno il patentino per guidare in mezzo al gruppo o non dispongono di un autista abilitato, non sarà più un dramma se faranno sosta al ristorante. Saranno felici - a differenza mia di Gatti e di Costa - quelli che in corsa non ci hanno mai messo il naso. Al ristorante per il momento, l’abilitazione non serve: a loro basterà la carta di credito.
            
ADOTTIAMONE UNO. A Natale si è tutti più buoni, o per lo meno cerchiamo di esserlo magari “sfruttando” per una volta i cattivi. È una storia vecchia come il mondo: il bene e il male che s’intrecciano, si inseguono e si confondono. Nel bene spesso si annida il male, ma anche viceversa. Il calcio, è bene dirlo, qualcosa di buono lo farà, dopo aver varato un’iniziativa che corre in aiuto dei più piccini. Gli importi delle multe comminate dal giudice sportivo (nella passata stagione circa un milione di euro) saranno destinate in collaborazione con Tim e Csi, il Centro Sportivo Italiano, a finanziare il calcio degli oratori.
In un momento delicato e di grande difficoltà economica, questa è sicuramente una bellissima iniziativa. Potremmo anche noi - come ciclismo - fare qualcosa di analogo. Faccio mia un’idea dell’amico Silvano Antonelli, grande anima del Giorno della Scorta, e quindi mi limito a fare da megafono: perché non adottare dei corridori a distanza in modo da favorire lo sviluppo del nostro sport sul territorio? Tante sono le cene sociali, le feste per ricordare il campione del passato: rinunciamo a qualcosa, mettiamo a disposizione anche 1.000 euro (dico MILLE) per un’adozione a distanza. Per dare una mano alle società di base. Per fare qualcosa di più, tutti assieme per i nostri ragazzi, per il ciclismo che verrà. Buon Natale e buon anno a tutti. E che per una volta siano buoni per davvero.

Pier Augusto Stagi
editoriale da tuttoBICi di dicembre

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COMMENTI
Dignità
24 dicembre 2012 13:48 pickett
Un sussulto di dignità dovrebbero averlo anche tutti quei giornalisti italiani che per dieci anni hanno incensato Er Siringa.Ho usato il verbo "incensare",invece di espressioni + colorite correlate alla lingua,per evitare di farmi censurare l'intervento.

Per Pickett
24 dicembre 2012 23:13 Berto65
I giornalisti facevano il loro lavoro, che cosa dovevano scrivere secondo lei, se uno vince 7 tour,mi sembra normale scrivere che é stato il più forte ciclista nella storia del tour de france. Sarebbe sbagliato se avessero scritto altre cose . Un giornalista non deve commentare, un giornalista deve raccontare la cronaca

Ma che,scherziamo?
25 dicembre 2012 15:57 pickett
Un giornalista dovrebbe limitarsi a fare la cronaca?Per questo basterebbe uno scrivano.Un giornalista deve andare a fondo delle cose,caro Berto65.Anche i bambini di terza elemntare avevan capito che Er Siringa era un imbroglione e un farabutto.E c'era una quantità di testimonianze contro di lui.I giornalisti italiani avevano paura delle querele?Allora dovevano cambiare mestiere!Saluti.

gb
26 dicembre 2012 09:49 nikko
c'è giornalismo e giornalismo...
dall'altra parte della manica c'è gente che su questo argomento ci ha messo la faccia e di conseguenza anche il portafoglio solo per la verità

Ha ragione Pier Augusto Stagi......
26 dicembre 2012 09:57 renzobarde
....ma ormai i "lamenti" di noi sportivi appassionati ma delusi cozzano contro un sistema di potere nel ciclismo che tollera tutto il peggio, perchè incapace di dare forza al "meglio". I commenti ridicoli dei soliti ignoti contribuiscono a creare opinioni sballate nella pubblica opinione ed è il CICLISMO PULITO che ne soffre e ne paga le conseguenze. "Tuttobici" persegue una linea giusta ma è il "mondo del ciclismo" nelle sue varie sfaccettature che trova difficoltà ad affermare una LINEA ETICA proclamata ed applicata come sarebbe necessario. Renzo Bardelli

Per Pickett
26 dicembre 2012 14:49 Berto65
Ribatto. Scusi ancora...ma un giornalista di fronte ad un ciclista che stravince 7tour e in tutti i controlli antidoping possibili e immaginabili risulta sempre in regola(a differenza dei suoi avversari che ogni tanto venivano pizzicati) cosa dovevano scrivere??? Dovevano essere dei veggenti? Le uniche accuse che gli venivano;erano testimonianza di atleti dopati. Lei cosa avrebbe scritto a quei tempi???

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