VERSO L'8 GENNAIO. Quenet: «Guardiamo oltre il nostro naso»

| 22/12/2012 | 11:57
Dopo l'appello lanciato da tuttobiciweb (/index.php?page=news&cod=54954&tp=n) si è aperto il dibattito riguardante le wild card del Giro d'Italia 2013. Nella situazione d'emergenza che sta vivendo il ciclismo di casa nostra, la corsa rosa dovrebbe proseguire nella sua mira internazionale o rivolgere un occhio di riguardo verso le squadre italiane? Abbiamo posto questo interrogativo a stimati colleghi e uomini di ciclismo, fino al fatidico 8 gennaio vi proponiamo una ad una le loro risposte. Oggi vi proponiamo una "voce straniera", quella di Jean Francoise Quenet, giornalista freelance, firma del sito di ciclismo più popolare al mondo: cyclingnews.com.

«Visto dall'estero, il ciclismo italiano non sta vivendo una situazione delicata come dite. Guardando al cqranking (http://www.cqranking.com), l'Italia è attualmente la seconda nazione del ciclismo al mondo dietro alla Spagna. É così da anni, l'Italia o è prima o seconda. Anche per il prossimo Giro d'Italia, ci saranno dei corridori di punta in diverse squadre internazionali come l'Astana, la Movistar, la Sky, l'Ag2r, l'Omega Pharma-Quick Step, la BMC... Il ciclismo è uno sport di campioni più che di squadre e non mi sembra che al Giro mancheranno campioni italiani per la prossima edizione, né in termini dì qualità, né di quantità. Invece mi sembra di sentire lo stesso discorso ogni anno: tocca all'organizzatore del Giro salvare le piccole squadre di paese. Un tempo questo discorso aveva senso, ma ora non credo che ogni anno RCS debba dipendere dalle difficoltà economiche delle squadre di serie B, che comunque la si pensi non possono esistere solo per correre il Giro d'Italia. Il calendario mondiale propone tantissimi appuntamenti. Da un punto di vista sportivo, Gianni Savio, Luca Scinto e i Reverberi sono bravissimi, anche migliori di tanti colleghi della seria A. Le loro squadre onorano sempre la corsa, ma secondo me una grandissima manifestazione come il Giro d'Italia può svilupparsi solo guardando oltre i confini, sopratutto europei. Dobbiamo tutti essere pronti a vedere wild cards attribuite a una squadra sud-americana, africana (fra poco arriverà la MTN), asiatica... Inoltre non credo sia corretto dire che solo in Italia non vengono invitate tutte le squadre del paese organizzatore, anzi penso sia la norma. Nel 2011 la Vuelta ha preferito dei team stranieri alla Caja Rural. Nel 2010 la Saur-Sojasun è rimasta fuori dal Tour, la Bretagne-Schuller non è ancora mai stata invitata alla Grande Boucle nonostante l'importanza della Bretagna nel ciclismo francese e spesso nella mappa del Tour».


5° puntata - segue

a cura di Giulia De Maio


LE INTERVISTE PRECEDENTI

21 dicembre - Paolo Viberti
20 dicembre - Paolo Tomaselli

19 dicembre - Angelo Costa
18 dicembre - Cristiano Gatti
Copyright © TBW
COMMENTI
e bravo Quenet ....
23 dicembre 2012 19:04 lattughina
.... squadre di serie B .... squadre di paese .... squadre che non devono vivere in funzione del Giro d'Italia ....
Quenet, stai dicendo delle fesserie stratosferiche. Mi dispiace ma non sei un giornalista obiettivo nell'analisi, cambia mestiere che è meglio!

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Deciso e sereno, Filippo Ganna è pronto a cominciare la sua ottava stagione in maglia Ineos Grenadiers, la decima da professionista. Le idee sono ben chiare, non solo per ciò che l’aspetta nel 2026 ma anche per quello che verrà...


Lucinda Brand conquista anche la quinta prova della Coppa del Mondo donne elite di Ciclocross che oggi si è svolta da Anversa in Belgio. E' il quarto successo in Coppa per la fuori classe olandese della Baloise Glowi Lions che...


Marc Madiot ha deciso di chiudere un capitolo della sua vita professionale lasciando la carica di General Manager della Groupama-FDJ. Il 66enne francese, dal Primo gennaio passerà il testimone a Thierry Cornec ma rimarrà comunque nell’organigramma della squadra con la...


Il Giro bulgaro tira, interessa, fa gola. Diciamocelo quando è il caso di dirlo: la nostra corsa faro, il nostro fiore rosa all’occhiello piace ed è appetibile. Da notizie in nostro possesso ci sono almeno due brand, due colossi dell’industria...


Domenica scorsa, dodicimila appassionati di ciclocross hanno affollato le pendici della Cittadella di Namur per assistere  al debutto stagionale di Mathieu van der Poel e all'avvincente battaglia contro Nys, e compagni. Se a Namur i biglietti si sono esauriti rapidamente, cosa...


Si correva di sabato pomeriggio tra maggio e giugno. Il Trofeo Vittorio Boffi è stata la classica del Velo Club Lentatese società di Lentate sul Seveso presieduta da Damiano Terruzzi. Ventotto furono le edizioni ininterrotamente dal 1977 al 2004. Fior...


E' stato un nuovo debutto quello di ieri al Giro d'Onore per Elia Viviani, il Profeta e simbolo della rinascita della pista azzurra, che adesso è il team manager delle Nazionali strada e pista. A 36 anni, l'olimpionico veronese apre...


I numeri parlano chiaro: 97 medaglie nel 2021, 130 nel 2022, 122 nel 2023, 105 nel 2024 e 106 nel 2025. Sono questi i successi del ciclismo azzurro nelle cinque stagioni di presidenza di Cordiano Dagnoni: 560 podi. Sono 44...


Era il 2015 quando l’Italia festeggiava l’ultima vittoria alla Vuelta España applaudendo l’impresa di un venticinquenne Fabio Aru, superbo nell’occasione a salire sul gradino più alto del podio di Madrid davanti a Joaquim Rodriguez e Rafal Majka. Da allora,...


Campionessa olimpica dell'Americana a Parigi 2024 con Vittoria Guazzini, e adesso ancora iridata del quartetto dell'inseguimento, come già nel 2022, con Fidanza, Alzini, Guazzini e Venturelli. Chiara Consonni è l'anima e il simbolo delle Rocket girls azzurre, che ormai da...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024