| 18/12/2012 | 09:18 Passato professionista nel 2012, nel suo primo anno nella massima categoria Sonny Cobrelli ha avuto una costanza di rendimento incredibile, competitivo da Gennaio fino a metà Ottobre. Qualcosa di poco comune per un neoprofessionista. Alle porte della nuova stagione che affronterà con la maglia del Bardiani Valvole – CSF Inox Pro Team, il giovane atleta bresciano traccia un’analisi del suo 2012 e racconta le aspettative per il nuovo anno.
Sonny, nella tua prima esperienza da professionista hai corso tanto, esordendo a Gennaio in Argentina e terminando la stagione GP Beghelli. Che voto dai al tuo 2012? «Alla mia prima stagione da professionista do un bel 7. Durante l’inverno scorso mi ero preparato bene per assorbire il salto di categoria ed infatti già al Tour de San Luis, ho colto ad esempio un buon sesto posto nella prima tappa, vestendo per alcuni giorni la maglia di migliore giovane, classifica dove alla fine sono arrivato secondo. Nel proseguo dell’anno penso di essere stato sempre constante aiutando i miei compagni ed in particolare Modolo. Il massimo risultato l’abbiamo raggiunto alla Coppa Bernocchi quando abbiamo conquistato una fantastica doppietta. Avevo una buona gamba anche al Giro di Padania, dove abbiamo vinto due tappe e personalmente ho indossato per un paio di giorni la maglia di leader della generale. Alla fine nel 2012 ho colto tanti piazzamenti (ben 19 tra i primi dieci, ndr), dimostrando di essere lì con i migliori quando la corsa entrava nel vivo».
Sei un corridore per molti ancora tutto da scoprire: molto veloce ma anche capace di tenere sugli strappi. Che atleta pensi di essere? «Questa è una bella domanda. Sinceramente non lo so nemmeno io che corridore sono perché sono si veloce, ma non come uno sprinter puro e allo tempo stesso tengo bene sulle brevi salite. Un mix di caratteristiche che mi ha permesso di emergere prepotentemente a livello Under 23. In teoria mi reputo un passista veloce, ma a 22 anni ho ancora diverse stagioni davanti per capire bene quali sono i miei limiti e soprattutto i miei punti di forza».
Nel 2012 sei stato l’atleta più giovane al Giro d’Italia. Che sensazioni hai provato e che effetto ha fatto prendere parte al più importante evento sportivo italiano? «I Reverberi mi hanno dato la grande opportunità di essere al via del Giro d’Italia da neoprofessionista e addirittura come il più giovane in gruppo. È stata molto dura portare a termine le tre settimane di corsa, ma alla fine ci sono riuscito. L’emozione più grande è stato sentire il calore della tanta gente sulle strade, una sensazione indescrivibile. A livello di prestazioni sono partito per aiutare Modolo in volata. Non è stato per niente facile specie negli sprint più concitati, ma non mi sono fatto mettere i piedi in testa da nessuno e anche dopo due cadute in altrettanti arrivi ero ancora li, come nella tappa di Torino dove ho lanciato Sacha e chiuso comunque nono al traguardo».
Nel 2013 sarai uno degli atleti di punta del Bardiani Valvole – CSF Inox Pro Team. Come sta proseguendo la preparazione invernale e cosa prevede il tuo inizio di stagione? «Quest'anno avrò un ruolo più preciso dentro alla squadra, rispetto al 2012 dove dovevo fare essenzialmente esperienza. Partirò cercando di aiutare sempre Modolo in volata ma ho la consapevolezza di potermi giocare le mie carte in diversi arrivi e quando la squadra deciderà di farmi fare la corsa. A livello di preparazione, mi sto allenando molto già da alcune settimane, neve permettendo, perché avrò un inizio di stagione impegnativo: Tour de San Luis dal 20 di Gennaio e poi in rapida successione Tour of Qatar e Tour of Oman. Successivamente mi concentrerò, se saremo invitati, sulla Tirreno – Adriatico e la Milano – Sanremo dove punto a fare molto bene. Specie in quest’ultima che è una corsa adatta alle mia caratteristiche e dove vorrei un giorno partire con importanti ambizioni».
Ci sono tanti atleti veloci in squadra quest’anno. Oltre a Modolo e Delle Stelle è arrivato anche Fortin. Com'è il rapporto con gli altri sprinter e come riuscirete a convivere insieme? «Prima di tutto penso che la sana competizione dentro ad una squadra sia un elemento di forza e non di debolezza e quindi sono felice di avere accanto altri compagni con caratteristiche simili. Nello specifico secondo me, Delle Stelle e Fortin sono due velocisti puri, con un grande picco di velocità. Mentre tanto io che Modolo abbiamo la capacità di reggere su diverse tipologie di salite ed essere poi competitivi allo sprint. Comunque con i Reverberi ognuno avrà il suo spazio durante la stagione e tutti ci metteremo a disposizione di chi starà meglio. L’importante è fare il bene della squadra».
Hai già segnato degli obiettivi precisi per il 2013? «Il più importante obiettivo nella prossima stagione è di vincere la mia prima corsa da professionista. Lo scorso anno ho colto tanti piazzamenti in gare di differenti tipologie e quest’anno vorrei tramutarli in almeno una vittoria. Ad esempio ad inizio stagione ci sono diverse gare adatte alle mie caratteristiche dove posso fare molto bene. Non ne indico una in particolare perché per ora l’importante è iniziare a vincere».
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