GIRO D'ITALIA. Napoli si veste d'azzurro per la corsa rosa

| 23/11/2012 | 13:27
La Conferenza dei Servizi che si è svolta ieri mattina all'Antisala dei Baroni, al Maschio Angioino, nel calendario dei primi sopralluoghi della task force della RCS Sport, in prospettiva Giro 2013, ha sancito realmente una svolta clamorosa, nel disegno noto della partenza da Napoli del Giro.
Alla presenza dell'Assessore allo Sport Pina Tommasielli e del suo braccio destroFabio Mangieri, e dei referenti dei vari enti istituzionali coinvolti nella articolazione di un evento dalle mille sfaccettature come il Giro d' Italia, Stefano Allocchio, il responsabile dell' area tecnico-sportiva della corsa rosa, ha difatti annunciato la variazione del percorso già proposto per la prima frazione, quella inaugurale, interamente vissuta in un circuito da ripetere più volte sulle strade di Npoli.
Fermo restando il punto cardinale della partenza e dell'arrivo della tappa alla Rotonda Diaz, su via Caracciolo, il nuovo itinerario rimuove di netto l'attraversamento della Galleria Laziale, la direttrice Fuorigrotta-Bagnoli e la salita di Coroglio, con il ritorno in discesa su via Posillipo verso il lungomare.
La perplessità del tunnel, sempre rischioso anche per ciclisti professionisti, la incertezza relativa allo stato del costone di Coroglio, che già condizionò la partenza della Napoli-Anagni del 2009, ed ancor più la pericolosità di una Via Posillipo in discesa, da percorrere ad alta velocità, con un fondo stradale accidentato ed irregolare, hanno convinto Allocchio ed il suo staff, con il conforto di un advisor esperto come Carmine Castellano, antico patron del Giro, a ridefinire il circuito. Rendendolo in assoluto più sicuro, almeno sulla carta, ma più affascinante ancora, per la sua totale proiezione sul mare e sullo spettacolo del golfo.
Via Posillipo si farà, d' accordo, ma in salita, a velocità e rischi così molto più contenuti. Si scollinerà in ascesa da via Boccaccio, all'incrocio fra via Manzoni e via Petrarca, dove sarà aggiudicato a metà corsa un primo traguardo della montagna...
Ed il ritorno su via Caracciolo sarà affidato alla ampia promenade di via Petrarca, dall'asfalto molto più affidabile. Prima del ripido di via Orazio, con il tornante finale da scrutare bene in corsa. Ed il rientro, per viale Gramsci e viale Dohrn su Via Caracciolo. Con il giro di boa, come al tempo del Criterium tipo pista del 1 maggio, anni '60, a Piazza Vittoria.
Un circuito che illuminerà di un azzurro mai visto così autentico il Giro, solo all' intuirne la suggestione, per 11,8 chilometri da ripetere più volte. Uno spot per Napoli e la sua magia, ci sembra, da recitare in bici all' infinito.
 
Gian Paolo Porreca
da 'Il Mattino', 23 novembre 2012

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