| 22/11/2012 | 18:24 È morto questa sera al Policlinico di Milano (dove era ricoverato da mercoledì scorso in seguito ad una caduta domestica) Carlo Rancati, uno dei più apprezzati e forti pistard italiani. Nato a Milano il 28 aprile del 1940, Rancati è stato un ottimo passista veloce (73 kg distribuiti su un fisico di 180 centimetri). È stato professionista con la GBC dal 1964 al 1973, senza ottenere vittorie su strada. Molte invece le soddisfazioni raccolte sugli anelli delle piste del mondo, come Stayer, inseguitore e seigiornista. Campione d'Italia inseguimento dilettanti nel 1963, secondo alle Olimpiadi di Tokio e ai mondiali nel 1964 nell'inseguimento a squadre (Benfatto, Mantovani e Testa Mondiali). Nel 1970 si laurea campione italiano indoor degli Stayer, mentre l'anno successivo è secondo. Campione italiano inseguimento a squadre dilettanti nel 1960, 1961, 1962 e 1964. Terzo ai campionati italiani inseguimento professionisti nel 1966, mentre nel mezzofondo ha ottenuto un secondo (1970) e due terzi ('71 e '72) tra i professionisti. Mercoledì scorso è scivolato in casa picchiando violentemente la testa e procurandosi così la frattura della base cranica. Andato immediatamente in coma, non si è più ripreso. Soffriva da tempo di diabete. La moglie Maria Luisa, il figlio Cristian e la nuora Camilla, hanno disposto il trapianto degli organi. La camera ardente sarà aperta domani presso la Casa Funeraria San Siro dell'amico di una vita Alcide Cerato, davanti al cimitero di Baggio a Milano. I funerali si terranno sabato. Alla famiglia giungano le più sentite condoglianze da parte della redazione di tuttoBICI e tuttobiciweb.it.
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