OSCAR TB. Patrick Facchini: passo professionista o smetto

| 10/11/2012 | 09:57
Patrick Facchini della Casati MI Impianti si è aggiudicato l'Oscar tuttoBICI Gran Premio KeFORMA 2012 riservato alla categoria Elite. Con otto successi stagionali il ventiquattrenne trentino si è dimostrato il dilettante più continuo della stagione da poco conclusa e giovedì prossimo a Verona sarà per questo tra i premiati della Notte degli Oscar. Conosciamo meglio questo ragazzo che dall'anno prossimo potremmo trovare nella massima categoria.

Se ti dovessi presentare, che parole sceglieresti?
«Sono un ragazzo serio, umile e determinato, vado in bici da una vita e la strada mi ha detto che sono un passista scalatore, in realtà più scalatore che passista. Vivo gran parte dell'anno a Roncone (Tn) con la mia famiglia, d'estate per praticità "scendo" ad allenarmi verso il Lago di Garda, nei pressi di Salò. Quando posso vado a sciare o a pescare con gli amici. Mi piace trascorrere il tempo libero all'aria aperta, non stare chiuso in casa davanti al computer con internet e i videogiochi».
Da dove è nata la tua passione per le due ruote? «Vado in bici da quando ho sei anni, ho scoperto questo sport per caso. Sono uscito una, due, tre volte con i ragazzini del Pedale Roncone, la squadra del paese, e da lì non ho più smesso di pedalare. La mia prima gara? Da G1, arrivai 2°. La prima bici? Una Moser piccolina rossa».
Soddisfatto della stagione appena conclusa? «Sì, finalmente sono riuscito ad esprimermi come volevo. A causa della rottura del femore e dei conseguenti due interventi delicati che ho dovuto affrontare nei due anni passati non ho potuto allenarmi come si deve. L'inverno scorso è invece trascorso senza intoppi e così ho raccolto dei buoni risultati. Il ricordo più bello del 2012? La vittoria al Trofeo Balestra a Palazzolo (Bs) perché è una gara che essendo vicino casa mi è sempre piaciuta e perché quel giorno mi sono reso conto di essere andato davvero forte».
Ti vedremo tra i professionisti l'anno prossimo? «Non sai quanto me lo auguro! Fino a oggi ho avuto solo qualche contatto con qualche team della massima categoria, ma nulla di più. Uno che ha vinto l'Oscar tuttoBICI e otto corse nell'arco della stagione credo meriti una chance tra i big, ma non dipende da me. Per ora a tutti gli effetti non ho firmato nessun contratto, spero di concludere in queste settimane. Se non dovessi fare il grande salto quest'anno, detto sinceramente, probabilmente appenderò la bici al chiodo. Fa male dirlo perché, per me come per tutti i ragazzi che gareggiano l'obiettivo è il professionismo, ma non ho più stimoli per trascorrere un altro anno da dilettante. Ci tengo molto, ma non sono uno disposto a tutto per passare. In fin dei conti ho il mio diploma di ragioniere, mal che vado farò altro nella vita».
Quali sono i tuoi idoli sportivi? «Sono cresciuto nel mito di Pantani, ma anno dopo anno, maturando, ho capito che i veri punti di riferimento nella vita di ognuno devono essere le persone che si ha la fortuna di avere accanto. Per dove sono arrivato devo prima di tutto ringraziare mamma Loredana, papà Domenico e mia sorella Alessia. Sono loro i miei idoli».
La tua corsa dei sogni?
«Partecipare al Tour de France, la gara più grande di tutte, sarebbe proprio un bel traguardo».

Giulia De Maio
Copyright © TBW
COMMENTI
un'altro...
10 novembre 2012 12:00 drugodentro
discorso simile a quello di Ruffoni, ha le doti le capacita' anche i risultati ma non mette a disposizione alcun budget per le nostre disastrate squadre proff che gli preferiscono serbi, ungheresi, argentini, panamensi, austriaci, tedeschi ecc, ecc.
Sempre peggio tra due tre anni sparira' il ciclismo professionistico in Italia.
Forse prima...

Mai mollarE
10 novembre 2012 13:21 rimba59
Non disperdere il tuo talento e porta ancora un poco di pazienza; ogni cosa ha il suo tempo e vedrai che anche il tuo verrà. Rimettiti in gioco e fai vedere quanto vali, il treno può passare anche con lieve ritardo.

Se non ci sono squadre
10 novembre 2012 20:57 Per89
Il problema vero è che Facchini come dice Drugo non ha il budget per passare professionista e non il preparatore perchè ce ne sono anche di peggio e tra le altre cose Facchini proprio perchè era in casati è stato controllato più di altri vincenti di questa stagione. Oltre al budget che Facchini non ha di squadre di professionisti in Italia ce ne sono ben poche sono a piedi corridori che hanno fatto bene tra i pro, Facchini è un giovane interessante, ma ha 24 anni e in pochi son disposti a investire su un corridore ormai considerato vecchio... Ballan è passato a 24 passati e ha vinto un Fiandre ma erano altri tempi....
Una domanda per Luigino se Facchini non passa perchè è seguito da quel preparatore come mai la sua Zalf ha preso tre corridori da quella squadra?

illuminaci..
10 novembre 2012 23:05 drugodentro
luigino tu che sai tutti i gossip dell'ambiente spiegaci anche perche' quest'anno non ci sono stati bonifici tra castelfranco veneto e la svizzera, e come mai nessun corridore della zalf ha fatto la salita di monzuno nel 2012

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Si è svolta aColle Umberto la cerimonia commemorativa in occasione dei 131 anni dalla nascita del Campione Ottavio Bottecchia. Il Team Ottavio Bottecchia, Pro Loco Colle Umberto, ANTEAS, Associazione Gemellaggio di Colle Umberto per la collaborazione all’iniziativa. Al centro della...


Giulio Ciccone torna al successo a San Sebastián. I complimenti di Roberto Pella, Presidente della Lega del Ciclismo Professionistico «A nome mio personale e di tutta la Lega del Ciclismo Professionistico, desidero rivolgere i più sentiti complimenti a Giulio Ciccone...


Il Tour de France Femmes ha una nuova maglia gialla, il suo nome è Pauline Ferrand Prévot. La 33enne capitana della Visma Lease a Bike si è presa il simbolo del primato dopo aver vinto la tappa regina che si...


Al rientro dopo oltre due mesi di assenza dalle corse - i suoi sogni rosa si erano infranti sotto la pioggia di un sabato di maggio a Nova Gorica - Giulio Ciccone ha firmato una bellissima impresa a San Sebastian...


Grande, grandissima impresa di Giulio Ciccone che mette la sua firma sulla 44a edizione della Donostia San Sebastian Klasikoa. L'abruzzese della Lidl Trek è stato protagonista sulle salite basche e da solo ha messo in scacco la UAE staccando prima...


Bel podio di Simone Zanini nella quarta tappa del Tour Alsace in Francia. Il nipote di Zazà chiude infatti al terzo posto la frazione impegnativa di Altkirch che ha visto il successo del norvegese Halvor Dolven davanti al compagno di...


E' il diciannovenne Nicola Zumsteg a mettere la propria firma sulla 43sima edizione della Zanè-Monte Cengio classifca per dilettanti che si è svolta nel Vicentino. L'elvetico del Velo Club Mendrisio, che il prossimo anno correrà in Italia per la Biesse...


Un brivido è corso lungo la schiena dei tanti tifosi di Kim Le Court  che, riuniti a L’Ile Maurice, stanno guardando in televisione l' ottava tappa del Tour de France Femmes quando la 29enne capitana della AG Insurance - Soudal Team...


Dopo l'impresa compiuta a Parigi nell'ultima tappa del Tour de France, Wout van Aert è rientrato a Herentals, la sua città, per una festa con tutti i tifosi ed è stato accolto come una rock star o un attore di...


Rinomato per la sua imprevedibilità, il Tour de Pologne spesso si decide per pochi secondi e anche quest’anno promette spettacolo. L’82ª edizione della corsa UCI WorldTour prenderà il via lunedì e si concluderà domenica. Durante le sette tappe in programma,...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024