DOPING. 5 giornali, un manifesto per far ripartire il ciclismo

| 27/10/2012 | 09:19
Cinque grandi quotidiani europei - L’Equipe, The Times, Le Soir, Het Nieuwsblad e La Gazzetta dello Sport - hanno pubblicato in contemporanea stamane un «Manifesto per un ciclismo credibile».
Ve lo proponiamo:

MANIFESTO PER UN CICLISMO CREDIBILE

Siamo un gruppo di 5 giornali di 4 Paesi diversi (Belgio, Francia, Gran Bretagna e  Italia). Abbiamo accompagnato la storia del ciclismo da oltre un secolo. Amiamo appassionatamente questo sport e crediamo fermamente nel suo avvenire.
Siamo però molto preoccupati per la situazione attuale. Alla lunga lista di pagine nere del doping, che da molti anni adombra l’orizzonte del ciclismo, si sono aggiunti: il «Caso Armstrong»,  le confessioni di molti suoi compagni di squadra e il rapporto dell’Agenzia antidoping americana (Usada), che punta il dito contro le disfunzioni se non la complicità dell’Unione ciclistica internazionale (Uci). Dall’inchiesta Padova intanto filtrano altre inquietanti informazioni e a gennaio si aprirà in Spagna il processo all’Operacion Puerto. Queste recenti rivelazioni dimostrano chiaramente che c’era un «sistema ciclismo» malato e non possiamo più dare fiducia all’Uci e ai manager di squadra complici di quegli inganni.
Ma le responsabilità coinvolgono tutte le componenti del ciclismo: istituzioni, dirigenti, sponsor, organizzatori e atleti.
Abbiamo la sensazione che ci sia stato, recentemente, un netto miglioramento. Abbiamo fiducia nelle nuove generazioni di corridori, ma pensiamo che sia impossibile ripartire con le stesse strutture, le stesse regole e gli stessi uomini.

E’ per questo che domandiamo/suggeriamo alle istituzioni, agli sponsor, ai gruppi sportivi, agli organizzatori e agli atleti:

- Che l’Uci riconosca le responsabilità nell’affaire Armstrong e faccia un’ammenda ufficiale.
La costituzione, sotto la responsabilità della Wada di una commissione neutra e indipendente che faccia un’inchiesta sul funzionamento e sulle responsabilità dell’Uci nel «Caso Armstrong» e nella lotta antidoping in generale, al fine di denunciare gli errori, gli abusi ed eventualmente le complicità.

- Che l’organizzazione dei controlli antidoping delle corse più importanti sia direttamente responsabilità della Wada e delle agenzie antidoping nazionali.

- Che le pene di sospensione per il doping «pesante» siano più severe e che i gruppi sportivi si impegnino a interrompere il contratto e non ingaggiare per altri 2 anni i corridori con squalifiche superiori ai 6 mesi.

- Che venga ristabilito il «Gentlemen Agreement» tra le squadre per la sospensione cautelativa dei corridori oggetto di un’inchiesta doping.

- Un intervento diretto e una maggiore assunzione di responsabilità degli sponsor che danno il nome alle squadre.

- La riforma del World Tour, del suo sistema di punteggi e di attribuzione licenze.

- Che si tenga un summit degli «stati generali» del ciclismo prima del via della stagione 2013 per ridefinire la nuova organizzazione e le nuove regole.

Confidiamo che il mondo del  ciclismo colga questa, storica, occasione per riformarsi profondamente.

Het Nieuwsblad (Belgio)
La Gazzetta dello Sport (Italia)
L’Equipe (Francia)
Le Soir (Belgio)
The Times (Gran Bretagna)





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COMMENTI
Per fortuna che parliamo di testate che amano il ciclismo!
27 ottobre 2012 10:32 valentissimo
Come si può dire che non si devono ingaggiare per 2 anni ciclisti che hanno avuto squalifiche superiori ai 6 mesi? Sarebbe più serio dire che le squalifiche per positività accertate a sostanza pesanti, devono indiscutibilmente avere la radiazione. Se si tratta di categorie giovanili, si devono squalificare e denunciare penalmente squadre e/o genitori.
Non esiste che un atleta debba essere sospeso solo perchè si sta indagando su di lui. La carriera è troppo breve per rovinarla con una semplice indagine che potrebbe portare alla piena assoluzione. In via alternativa si dovrebbe prevedere un equo risarcimento in caso di assoluzione.
Un nessun organo nazionale o UCI si deve poter ricoprire cariche superiori ai due mandati.
Il resto lo sposo in toto!!!!

5? Giornali
27 ottobre 2012 12:07 dany74
Mi pare che di grandi giornali ce ne siano solo 4, poichè il quotidiano che si trova preferibilmente sopra il bancone dei gelati dei bar, abbia perso qualsiasi autorevolezza dopo la grandissima prova di capacità professionale dimostrata nel cosiddetto filone giudiziario denominato "Calciopoli"

Saluti

Daniele

CESSI L'OMERTA' DELLA STAMPA MNDIALE !
27 ottobre 2012 12:08 renzobarde



Sono restio ad intervenire su questo sito dove spadroneggiano gli anonimi i al 98% …..Stavolta l’argomento è importante. La grande stampa europea scende in piazza e cerca di dare il via ad una svolta che si imponeva. Positivo. Ma essa stessa ( per esempio “La Gazzetta dello Sport” ) vada a rileggere gli “osanna, osanna” ad un corridore ( Armstrong) che per anni ed anni correva UNA SOLA GARA o quasi ( il Giro di Francia) dove imponeva la sua legge e la sua “forza” ben dopata ( si può dire ormai sulla base di ammissioni generalizzate ).
Personalmente in due miei libri ( non posso non citarli !) ovvero “Generazione Epo“ del 2004 ( col quale vinsi il “Premio Coni” del 2005) il e “Mondo Doping-Chi e come ha distrutto il ciclismo” del 2009 , avevo sostenuto che a mio parere “ARMSTRONG NON ERA UN CORRIDORE! “ perché i corridori VERI erano quelli che gareggiavano da marzo ad ottobre, con continuità, tra classiche e Giri vari .
Lo snaturamento del ciclismo ha trovato in lui il “vessillifero in negativo” esaltato dalla stampa mondiale !!!
Guai a dimenticare questi FATTI STORICI, di cui mi farò carico di evidenziare le responsabilità in un prossimo libro ( entro 5-6 mesi) proprio per dare conto di quel che oggi sostengono ancora con COERENZA e la convinzione di chi è stato costretto a lasciare ogni incarico sportivo per il venire meno di una passione distrutta dai dopati e dai dopatori ( medici e compagnia che ruotano attorno alle squadre di ciclismo).
I grandi giornali europei affondino nella VERITA’ e DICANO QUEL CHE SANNO ! Perché SANNO TUTTO DA TEMPO ! Renzo Bardelli- Pistoia

27 ottobre 2012 15:43 limatore
giornali ok, ma anche organizzatori che controllano il ciclismo. io ricordo solo che al Giro 2011 l'organizzatore si è prostituito pur di avere Contador alla partenza. ed ora lo vorrebbero fermare solo per il sospetto. Ma che vadano tutti in ..... ! fate il manifesto per il calcio per le sue ingiustizie fiscali e di scommesse. Tutte le offese che potete immaginare.... sono per voi!

ipocrisia
27 ottobre 2012 16:20 excalibur
un capolavoro di ipocrisia. intanto è copiato di sana pianta dalla lettera della federazione olandese che abbiamo letto ieri su questo sito; poi che senso ha chiedere 4 anni di squalifica più due di non ingaggio con i team più forti? perché non si ha il coraggio di chiedere la radiazione? avete paura di doverlo scrivere? e infine: chiedere ai corridori di non doparsi, no?
e per finire, una vergogna: come si fa a chiedere la sospensione immediata dei corridori indagati per doping quando l'inchiesta di padova va avanti da due anni e di quella di mantova si sono perse le tracce?
se fossero state chiacchiere da bar, ci avremmo riso su, scritte da cinque quotidiani danno l'idea esatta del mondo n cui viviamo. un mondo di tristezza

27 ottobre 2012 18:19 ciclismodelsud
Come mai solo adesso una presa di posizione cosi'???forse hanno avuto un calo di vendita anche i giornali con i loro giornalisti che hanno sempre spavoneggiato accanto ai campioni invece di raccontare gli eventi x quelli che erano ,hanno sempre esatato prima e poi puntato il dito dopo i fatti negativi
e anche adesso fanno presa di potere.Cari giornali e giornalisti voi dovete raccontare e basta non sentirvi protagonisti e pretendere,qui gli unici che ci rimettono sono sempre i corridori e non mi sembra che qualche manager o direttore sportivo sia stato licenziato o dimesso ,loro scendono sempre dalle nuvole x me ci vuole un regolamento che punisca severamente i manager e soprattutto i DS e poi tiriamo la linea-.

Critica ossesiva
27 ottobre 2012 19:04 CotturTS
Sembra che alcune persone scambino il link COMMENTARE con quello di CRITICARE!

Sono veramente stufo delle continue critiche e del sviscerante senso di negatività che alcuni individui versano costantemente nei confronti del ciclismo!

Se nel ciclismo si faccia uso di doping, si denunci l'uso di doping, ho si ammetta di non aver ma assunto doping, ci sarà sempre qualche commento scritto da una mano convinta della propria saggezza e superiorità senza il minimo senso costruivo.

Almeno che non vogliamo andare in massa a protestare sotto gli uffici del UCI, ha me sembra che questa sia stata una mossa strategicamente fondamentale nella battaglia contro quello che e stato l'UCI nel caso Amstrong.
Ma se i lor Singiori hanno oppinioni contrastanti ed idee migliori ce ne rendino partecipi piuttosto di critiche ossessive verso qualsiasi cosa venga scritta qu questo forum.

vergogna! vergogna!
27 ottobre 2012 19:05 claudino
3 pagine tt i giorni per soccombere il ciclismo lo trovate!per parlare di doping ok!ma tt le porcate del calcio perche nn dite niente? se volete sotterare solo il ciclismo l abbiamo capito! vero giallanella?a èarlare di doping sei bravissimo!

telegraficamente
27 ottobre 2012 21:06 geom54
mi permetto un consiglio alle succitate "illeggibili e ridicole" testate bertuccianti:
occupatevi come sempre avete fatto dello stupidissimo e "moralmente innocuo" GIOCO DEL PALLONE" con contorno di super eroi e velinette varie.


Ennesima pagliacciata targata RCS Sport
27 ottobre 2012 22:17 glennpeter
Questo manifesto rappresenta l'ennesima pagliacciata della RCS Sport. Una pagina di assoluta ipocrisia da parte di un gruppo editoriale che ha sposato una linea che tende giorno dopo giorno a distruggere il ciclismo, altro che aiutarlo. Basta vedere come si stanno comportando nel ruolo di organizzatori. Ciliegina sulla torta la richiesta di sospensione dei corridori sotto inchiesta. A parte che vorrei ricordare che esiste la presunzione di "innocenza" e non di "colpevolezza", mi piacerebbe di vedere una pagina nella quale si invochi la sospensione del calciatore della Lazio Stefano Mauri, sotto inchiesta a Cremona. Ah, ma che stupido. Mauri è un calciatore, mica un corridore.........

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